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UNA BRUTTA NOTIZIA PER GLI AUTOMOBILISTI – IL GOVERNO PROVA A METTERE ORDINE NELLA GIUNGLA DEGLI AUTOVELOX: TUTTI I DISPOSITIVI, APPROVATI DAL 13 AGOSTO 2017 IN POI, POTRANNO RESTARE IN FUNZIONE, SENZA BISOGNO DI ULTERIORI PASSAGGI PER L'OMOLOGAZIONE – LO PREVEDE IL DECRETO ATTUATIVO CHE IL MIT HA INVIATO A BRUXELLES – LUIGI ALTAMURA, COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI VERONA: “È UNA PIETRA TOMBALE SU MIGLIAIA DI RICORSI A PIOGGIA CHE SONO ARRIVATI IN QUESTI MESI...”
Estratto dell’articolo di Alessio Ribaudo per www.corriere.it
Il governo ha deciso di mettere ordine nella giungla degli autovelox. E, stavolta, fa sul serio. Tutti i dispositivi, approvati dal 13 agosto 2017 in poi, potranno restare in funzione: senza bisogno di ulteriori passaggi. Sono quelli che rispettano già le norme sulla taratura introdotte proprio quell’anno. Il Corriere della Sera è in grado di anticiparlo, dopo aver letto il testo del decreto attuativo che il ministero dei trasporti e delle infrastrutture ha appena inviato a Bruxelles […]
Il decreto
L'Unione europea avrà tempo sino al 24 giugno per inviare a palazzo Chigi eventuali osservazioni. Se non ce ne saranno, il provvedimento potrà essere pubblicato direttamente sulla Gazzetta Ufficiale italiana e, quindi, entrare definitivamente in vigore entro l'estate. Con questo testo di fatto per una decina di modelli di autovelox, già allineati con le normative, non servirà alcuna formalità in più.
Gli altri dispositivi
Per tutti gli altri misuratori di velocità scatterà invece un doppio binario. Chi ha già la documentazione che dimostra che il proprio autovelox rispetta i nuovi standard avrà trenta giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto per inviarla al ministero. Chi ne è sprovvisto, cioè i dispositivi più datati, dovrà invece essere spento. Potrà tornare a funzionare solo dopo aver superato un nuovo esame tecnico. […]
I ricorsi
«È una pietra tombale su migliaia di ricorsi a pioggia che sono arrivati in questi mesi che puntavano a sottolineare come i dispositivi fossero approvati ma non omologati», commenta Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e componente di Anci in Viabilità Italia. «Peccato solo che il decreto arrivi con trentatré anni di ritardo: da allora si attendevano regole chiare come queste. E intanto, ricordiamolo, la velocità resta una delle prime tre cause di morte sulle strade».
La ricaduta
Una stretta che potrebbe avere ricadute immediate: molti Comuni rischiano di dover disattivare una parte consistente della propria rete di rilevamento perché se utilizzassero dispositivi che non rispettano questi nuovi paletti ministeriali, le multe verrebbero certamente cassate dai prefetti o dai giudici di pace.
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