FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Davide Frattini per il “Corriere della Sera”
Il governo di Naftali Bennett perde una deputata e gli israeliani rischiano di tornare alle elezioni anticipate per un pugno di briciole. Quelle che gli ebrei osservanti cercano al lume di candela e ripuliscono dalle case fino alle più minuscole raccogliendole anche con le piume. Lo impongono le norme religiose nei giorni che precedono Pesach, durante la settimana delle festività pasquali è consentito solo mangiare pane azzimo senza lievito, il vecchio va bruciato.
Così Idit Silman - del partito del premier, Yamina, a destra - ha lasciato la coalizione perché Nathan Horowitz - ministro della Sanità, di sinistra e laico - ha concesso ai parenti in visita negli ospedali di portarsi le pita o le pagnotte da casa in contravvenzione alle regole rispettate dalla parlamentare che ha paragonato la scelta alle repressioni all'epoca dell'Olocausto.
Horowitz si è attenuto a una sentenza della Corte Suprema che nel 2019 ha proibito alle guardie delle cliniche di perquisire le borse dei visitatori per cercare il pane profano, una decisione seguita anche dai precedenti governi. Il ministro e Salman si erano già scontrati per l'appoggio della parlamentare a un'organizzazione anti-abortista.
Bennett si ritrova con gli stessi numeri dell'opposizione (60 a 60) ma promette che il suo governo andrà avanti. Agli analisti sembra difficile che Benjamin Netanyahu possa mettere insieme una maggioranza per sostituirlo senza andare alle elezioni, con lui all'opposizione ci sono altri gruppi arabi che non lo sosterrebbero. L'ex premier ha già offerto alla transfuga un posto nel suo Likud assieme alla promessa della poltrona che adesso appartiene ad Horowitz.
In due anni, fino a maggio del 2021, gli israeliani sono andati e riandati a votare senza che nessun leader riuscisse a soppiantare Netanyahu, al potere dal 2009. Bennett - osservante e a capo del partito dei coloni - ha messo insieme una coalizione che comprende la sinistra radicale e di cui per la prima volta fa parte un partito arabo. Il rischio per lui è subire altre defezioni, da mesi la destra attacca i suoi come traditori per queste alleanze.
Olaf Scholz e il primo ministro israeliano Naftali Bennett visitano lo Yad VashemNAFTALI BENNETT VLADIMIR PUTIN
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