paolo fiorentino banca progetto

PRESTITI FACILI E AFFARI IN FAMIGLIA: CHE GRAN BEL “PROGETTO” – NEL DOCUMENTO “RISERVATISSIMO” CON CUI BANKITALIA A MARZO HA COMMISSARIATO "BANCA PROGETTO", L’ISTITUTO DI CREDITO SOTTO INCHIESTA, CHE NEGLI ANNI SCORSI HA CONCESSO PRESTITI MILIARDARI COPERTI DA GARANZIA PUBBLICA, SI ELENCANO I NOMI DELLE SOCIETÀ E DELLE AZIENDE CHE AVREBBERO OTTENUTO FINANZIAMENTI SOSPETTI, CHE PRESENTANO “DIFFUSE E GRAVI ANOMALIE”. TRA QUESTI I TRE FONDATORI DI "STARDUST", LA “FABBRICA DEGLI INFLUENCER” – I RAPPORTI CON L’EX UFFICIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, ANDREA CENTOFANTI, E CON LA MOGLIE…

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Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti ed Enrica Riera per “Domani”

 

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Affari di famiglia. E una rete di relazioni eccellenti che porta / dritto nelle stanze del potere. Nel documento «riservatissimo» con cui Bankitalia a marzo 2025 ha commissariato Banca Progetto – l’istituto di credito che negli anni scorsi ha concesso prestiti miliardari coperti da garanzia pubblica – si elencano i nomi delle società e delle aziende che nel tempo avrebbero ottenuto finanziamenti sospetti dalla banca sotto inchiesta, finanziamenti che presentano «diffuse e gravi anomalie».

 

La lista comprende anche la società romana Atlas consulting, che fa capo a Simone Giacomini, Antonino Maira e Ettore Dore, i tre manager che hanno portato al successo la Stardust spa, marchio molto noto nel mondo della comunicazione digitale, una sorta di scuola per influencer, com’è stata definita, che crea contenuti digitali al servizio di campagne promozionali.

 

Paolo Fiorentino Banca Progetto

L’indagine a Roma Su Atlas, dunque, ha acceso un faro la Banca d’Italia che entro fine mese completerà la sua attività ispettiva su Banca Progetto, fino a febbraio scorso guidata da Paolo Fiorentino, rinviato a giudizio per violazione di legge bancaria nell’ambito di una prima inchiesta, oggi in fase dibattimentale, sull’istituto di credito, nonché condannato a dicembre 2024 a quattro anni di reclusione per irregolarità nei conti di Carige, di cui è stato amministratore delegato fino al 2018.

 

Nella primavera di tre anni fa, Giacomini, Maira e Dore hanno ceduto il controllo di Stardust a Gedi, il gruppo editoriale controllato dalla Exor di John Elkann. I tre imprenditori sono rimasti come azionisti di minoranza, con Giacomini e Maira nel ruolo di amministratori delegati.

Simone Giacomini - Fabrizio Ferraguzzo - Antonino Maira - Alan Tonetti - Ettore Dore

 

Pochi mesi dopo, però, a settembre, i tre soci di Atlas hanno aperto le porte del gruppo a un nuovo azionista. Entra così in scena la Race advisory, società di consulenza che ha rilevato una quota di minoranza, circa l’11 per cento, di Stardust srl che controlla l’omonima società operativa. A chi fa capo Race Advisory? La risposta al quesito ci riporta a Banca Progetto.

 

Già, perché il capitale della società è spartito in parti uguali tra l’avvocato Giuseppe Rappazzo e Andrea Centofanti, ex ufficiale della Guardia di Finanza e fratello del più noto Fabrizio, finito al centro delle cronache negli anni scorsi per i suoi rapporti con l’ex magistrato Luca Palamara.

banca progetto 2

 

Secondo quanto Domani ha ricostruito, il collegamento con Banca Progetto è Ida Ruggiero, moglie di Andrea Centofanti e in passato anche socia e amministratrice di Race Advisory. Ruggiero ha lavorato per conto della banca ora commissariata, con il compito di trovare clienti, aziende da finanziare.

 

Le segnalazioni della Banca d’Italia non sono passate inosservate anche in procura a Roma, che ha già cominciato le verifiche sull’attività nella capitale dell’istituto guidato fino a pochi mesi fa da Fiorentino, un banchiere di lungo corso che è stato in prima linea nel gruppo Capitalia, poi in Unicredit e infine in Carige.

 

PAOLO FIORENTINO

Sempre secondo quanto risulta a Domani, ci sarebbe già un fascicolo d’indagine con almeno tre indagati. Va poi segnalato un altro fatto: a luglio del 2024 Race Advisory ha restituito la sua quota di Stardust srl ai venditori, cioè la Atlas di Giacomini, Maira e Dore, che a loro volta si sono impegnati a pagare, in ventiquattro rate, la somma di 290mila euro.

 

Nel frattempo, Stardust ha proseguito la sua attività, forte anche di rapporti in alto loco come quelli con Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, al Turismo, allo Sport e alla Moda di Roma Capitale. A marzo 2023, Onorato, nato e cresciuto a Ostia, già candidato nella lista civica dell’imprenditore Alfio Marchini, ha presentato in pompa magna in Campidoglio i nuovi progetti di Stardust, controllata da Gedi, con i manager di Atlas come soci di minoranza.

 

................. Stardust records srl, poi accorpata a Stardust spa, ha ottenuto nel 2023, .... 15mila euro da Zetema progetto cultura srl, la società partecipata al cento per cento da Roma Capitale, per la realizzazione della «campagna promozionale tramite creazione di storie e contenuti su Instagram e Tik Tok».

 

Banca Progetto

Altri 30mila euro Stardust records srl li ha pure ottenuti nel 2021 da Sport e Salute spa, che fa capo al ministero dell’Economia e delle Finanze per «Attività di influencer campagna digitale EWoS».

 

A luglio dell’anno scorso nella scuola degli influencer è andato in scena un cambio della guardia. Fuori i due ad, Giacomini e Maira, che lasciano il posto a manager Gedi.

 

La holding Atlas però, tramite Stardust srl, è rimasta azionista dell’omonima spa e, come detto, finisce nelle carte degli ispettori di Banca d’Italia che indagano sulla gestione di Banca Progetto.

 

Indaga anche Milano Intano le inchieste penali sull’istituto ora commissariato potrebbero presto avere nuovi sviluppi.

 

Oltre all’indagine romana sull’istituto di credito e il mondo dei suoi agenti e, ancora, alla “vecchia” inchiesta milanese, condotta dal pubblico ministero Paolo Storari, c’è un’altra indagine che parte dal capoluogo lombardo.

 

L’inchiesta è condotta dal pm Roberto Pellicano che indagherebbe per associazione per delinquere e riciclaggio. In questo filone, sempre in base a quanto apprende Domani, sarebbero al centro di ulteriori accertamenti anche operazioni di vendita e finanziamenti ambigui relativi a una serie di squadre di calcio.

 

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A completare il quadro la (prossima) conclusione dell’ispezione sull’istituto di credito da parte di Banca d’Italia che nel documento di marzo segnala gravi «irregolarità».

 

«Nonostante i ripetuti solleciti e richiami da parte di questo Istituto – scrive Bankitalia – anche in merito alla necessità di gestire la crescita del portafoglio dei crediti deteriorati e ridurre il persistente quanto significativo gap nella classificazione a maggior rischio delle posizioni affidate condivise con il resto del sistema bancario, gli esponenti aziendali e i responsabili delle funzioni di controllo hanno minimizzato il progressivo deterioramento della situazione tecnica della banca, prefigurando soluzioni a livello organizzativo e informatico, la cui attuazione non si configurava nelle tempistiche preventivate».

 

BANKITALIA 2

E, ancora, segnala la Vigilanza di Banca d’Italia: «L’attività di adeguata verifica inoltre è risultata di fatto limitata ad adempimenti formali e non ha intercettato fattori di rischio inerenti le richieste di accesso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica».

 

Come dire che sono stati concessi crediti milionari senza le necessarie garanzie da parte delle aziende beneficiarie. Questa l’accusa di Banca d’Italia. [...]

 

 

STARDUSTPAOLO FIORENTINO