marisa laurito

LA GRANDE SCOPATA DI MARISA LAURITO - L’ARTISTA GUIDA LE VOLONTARIE DI FORCELLA CHE PULISCONO LE STRADE: “LA CITTÀ È ANCHE CASA NOSTRA” - A PROMUOVERE L’INIZIATIVA IL TEATRO TRIANON INSIEME A FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI, ASSOCIAZIONI, RETE DEI COMMERCIANTI, PARROCCHIE E CITTADINI, TUTTI ARMATI DI SCOPE E PALETTE: “IL COMUNE NON PULISCE. C’È SEMPRE LA PAURA CHE TUTTO RITORNI COME PRIMA”

Elena Scarico per www.corriere.it

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«Forcella pulisce Forcella»: tutti in strada per spazzare il quartiere. Ieri mattina una manifestazione simbolica per dire no al degrado e all’inciviltà. A promuoverla il Teatro Trianon insieme a Fondazione Banco di Napoli, associazioni, la rete dei commercianti, le parrocchie, i cittadini. Non è la prima volta che accade in zona, esempio virtuoso di come si possa agire insieme per il bene comune.

 

E così, tutti si sono armati di scope e palette. A partire da Marisa Laurito, che ha cominciato a ripulire proprio piazza Calenda, dove ha sede il Trianon: «La città è il salotto di casa nostra, dove non butteremmo mai una lattina o una cicca a terra – ha detto l’attrice - dobbiamo ricordarcelo quando usciamo, sentirci a casa anche in una piazza o in una strada. Questa manifestazione è tesa a mobilitare i cittadini affinché capiscano che lo Stato siamo noi».

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In piazza Calenda fanno capolino gli spazzini dell’Asìa che il venerdì vengono a pulire lo storico “cippo”: «È un risultato che siamo riusciti ad ottenere – ha proseguito la Laurito - perché il cippo era diventato un ricettacolo di immondizia, ma ci sono altri punti di Forcella che sono delle vere e proprie discariche».

 

Uno di questi è via Annunziata, dove proprio di fronte alla splendida basilica vanvitelliana viene sversato di tutto a qualunque ora. Qui sta spazzando il parroco, don Luigi Calemme, che qualche giorno fa aveva denunciato sul Corriere del Mezzogiorno il degrado della strada. «C’è sempre la paura che tutto ritorni come prima, a meno che questo gesto fortemente simbolico non riesca veramente a smuovere le acque, la perplessità anche dei cittadini di Forcella viene da decenni di incuria, se la gente trattasse la strada così come mi auguro trattino casa loro, sarebbe già un altro discorso» osserva il sacerdote.

 

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A darsi da fare con la ramazza c’è anche Rossella Paliotto, presidente della Fondazione Banco di Napoli: «Partiamo da uno dei luoghi meno curati della città e invitiamo con questo gesto i cittadini ad averne cura. Riscopriamo la dignità di essere dei cittadini di serie A». Il corteo fa tappa anche in via Forcella, dove davanti alla chiesa di Santa Maria a Piazza c’è l’esempio più eloquente di cosa sia una discarica a cielo aperto, complice anche la presenza di ponteggi.

 

Qui alcune donne del quartiere, insieme all’attrice Marina Rippa, inscenano una breve performance che fa nascere rose dai sacchetti della spazzatura. Insomma per un giorno si respira un’aria nuova.

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«Con tutta la popolazione e i commercianti stiamo cercando di dare una mano, possiamo realizzare qualcosa di buono», sottolinea il presidente dei commercianti, Antonio Raio, mentre l’altro parroco della zona, don Angelo Berselli precisa: «Per ora solo un segno simbolico che speriamo faccia capire che chi dovrebbe certe cose non le fa».

 

Mentre sulla differenziata che a Forcella non è mai partita, aggiunge: «Qui abbiamo una concentrazione di popolazione molto densa, non puoi risolvere il problema con un bidoncino sotto al palazzo, il 60 per cento dei miei parrocchiani abita in un solo palazzo, vico Zuroli, con 11 piani e una marea di gente. Bisogna attrezzarsi tenendo conto dei bisogni del posto».

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