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(ANSA) - Nel 2024 la domanda mondiale di petrolio è aumentata di quasi 1 milione di barili al giorno rispetto al 2023, un incremento più basso di quello dell'anno precedente, a causa del raffreddamento dell'economia cinese. La crescita è stata sostenuta comunque dai Paesi non Ocse come l'India. L'offerta di petrolio è rimasta stabile e in grado di soddisfare la domanda, con gli Stati Uniti che sono diventati il primo produttore al mondo.
Il prezzo del greggio è rimasto stabile a 70-80 dollari, nonostante le tensioni internazionali. Sono aumentati gli investimenti nell'oil&gas, ma anche nelle rinnovabili). Lo rende noto l'Unem, l'associazione delle imprese dei carburanti, nel suo Preconsuntivo petrolifero 2024, presentato oggi a Roma. Secondo l'Unem, nel 2024 la domanda di petrolio è stata pari a 102,8 milioni di barili al giorno, ovvero 0,9 milioni di barili al giorno in più rispetto al 2023, un rallentamento rispetto 2,1 milioni dell'anno precedente, ma comunque in linea con la media degli ultimi 10 anni.
Quest'anno si registra una frenata per la Cina, che ha contribuito solo per il 14% all'incremento totale della domanda rispetto al 67% del 2023. Ma la domanda cinese è stata compensata da Africa, Medio Oriente, America del Sud e dagli altri Paesi asiatici. Nel periodo 2000-2024 la crescita della domanda è stata di 25,6 milioni di barili al giorno, quale saldo tra il calo di 2,9 milioni dei Paesi Ocse e l'aumento di 28,5 milioni per quelli non-Ocse. Nel 2024 l'offerta di petrolio è stata in grado di incontrare la domanda.
L'offerta è stata pari a 102,9 milioni di barili al giorno, solo 600.000 barili in più del 2023, effetto della gestione dei tagli da parte dei Paesi Opec Plus, confermati in parte fino a dicembre 2026, rispetto all'evoluzione della domanda. Gli Stati Uniti sempre più protagonisti del mercato, con una produzione superiore a quella di Arabia Saudita e Russia messe insieme.
I prezzi del petrolio nel corso dell'anno hanno risentito solo in parte delle molteplici criticità in aree decisive come Medio Oriente e Mar Rosso, oscillando nella forchetta 70-90 dollari/barile. Gli investimenti nell'oil&gas nel 2024 sono in aumento del 7% rispetto al 2023 e del 17% al 2022. In crescita anche gli investimenti in energia pulita, che hanno rappresentato i due terzi del totale investito nell'energia, inclusi i biofuels destinati al traporto.
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