NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
Mario Ajello per “il Messaggero”
In rima, si potrebbe dire così: «Quante parole / quante polemiche / quanto agitarsi / per risultati così scarsi». Uno stanco blob su Grillo giovane, finito in prima serata ma sarebbe stato meglio nella terza. Tutto molto anni 80 questo C' è Grillo, tra Baudo e Sandra Milo, Fantastico e Ve la do io l' America, e viene quasi da rimpiangere - ma neanche tanto - il Beppe anziano, casaleggista, contundente. Invece ha vinto l' espediente di monumentalizzare Grillo, di sterilizzarlo nella statua del comico pre-politico e dell' intrattenitore da vecchio varietà.
E 30mila euro di diritti per questi vecchi spezzoni lucidati non è una brutta cifra per Beppe.
Il quale la tratta così, parlando - stavolta in diretta, ieri sera - durante il suo spettacolo Insomnia in scena a Milano : «Trentamila euro sono i diritti d' autore e immagine che la Rai non aveva. Glieli ho dati io ed è la regola. Salvini è intervenuto e ha detto: li darà in beneficenza. E questo mi ha messo in agitazione».
Risate del pubblico in teatro. Quindi ha aggiunto ironicamente: «Sto giusto pensando di fare un versamento alla Casa del Fanciullo di Sant' Ilario, a Genova. Che, combinazione, è casa mia». Poi ha obiettato: «Nessuno ti può dire che devi fare beneficenza. Uno la fa in silenzio; è un percorso intimo, non televisivo o giornalistico».
Quanto al fatto politico, anche ieri Michele Anzaldi, segretario dem della commissione di Vigilanza Rai, è andato all' assalto: «Quello dato dalla Rai a Grillo è un compenso vero e proprio. Qualcuno potrebbe addirittura leggerlo come finanziamento illecito ai partiti, visto che Grillo ricopre carica ufficiale di garante del Movimento 5 Stelle».
I VECCHI LEADER
A rivederli oggi, gli attacchi politici di Beppe a Craxi e agli altri hanno la forza attenuata dal passare del tempo. Craxi? «Il suo partito è aumentato dell'uno per cento. Saranno stati i voti degli avvocati a cui dà lavoro». In un'altra scheggia, Grillo legge beffardamente Una storia italiana, il fotoromanzo agiografico di Sandro Bondi sul Cavaliere, e commenta: «Berlusconi ama così tanto la famiglia, che ne ha due».
Occhio a lui e Baudo. Pippo: «Vogliono la nostra testa». Beppe: «Diamogli quella di Emilio Fede». Non male quando immagina, trent'anni prima, la Roma di Virginia Raggi. Così: «Pare che la Capitale sia sporchissima, perché gli spazzini stanno sette-otto ore al bar. Infatti i bar sono pulitissimi».
E comunque, chi ha sempre amato Grillo avrà trovato nei filmati la conferma della propria passione. Ad altri, viceversa, questa puntata celebrativa può suscitare l' impressione che il Grillo di allora è molto datato, ossia stenta a diventare davvero un classico.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…
FLASH – COME MAI IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE VIKTOR ORBAN, PUR INVITATO, NON È VOLATO A WASHINGTON…
DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A…