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HAITI SENZA PACE – LE GANG ARMATE CHE COMANDANO OLTRE IL 90% DI PORT-AU-PRINCE, LA CAPITALE DEL PAESE, PRENDONO D’ASSALTO GLI OSPEDALI PEDIATRICI GESTITI DALLE ONG: RAPISCONO PAZIENTI, DERUBANO I MEDICI E TERRORIZZANO LA POPOLAZIONE – UNA CRISI PRECIPITATA DOPO L'UCCISIONE DEL PRESIDENTE JOVENEL MOISE, NEL 2021, QUANDO LE GANG HANNO PRESO IL SOPRAVVENTO SULLE FRAGILI FORZE DI POLIZIA SOSTENUTE DA UN CONTINGENTE DI SOLDATI...DAL KENYA
Estratto dell’articolo di Michele Farina per il “Corriere della Sera”
ospedale saint damien a port au prince 2
Questa sera nel Duomo di Milano ci sarà musica per Haiti. E a Port-au-Prince, la capitale più violenta del mondo, il «duomo» del Saint Damien terrà le porte aperte per chi ha bisogno, come ogni giorno.
Non è una chiesa ma un ospedale pediatrico, il Saint Damien, l’unico gratuito nel Paese. Una «casa» (duomo viene dal latino domus) costruita dalla Fondazione Francesca Rava, dove vengono curati 80 mila bambini l’anno.
Un’oasi di salute pubblica allargatasi con il tempo e con le energie di tanti italiani fino a diventare un lembo prezioso di tessuto sociale che impiega centinaia di haitiani, con le officine, la panetteria, le scuole, l’ospedale gemello Saint Luc, il centro disabili…
Non era mai stata così assediata, la cittadella del Saint Damien. Nessun luogo più, in città, è immune dalla violenza dilagante, neppure il quartiere Tabarre. «Qui rapiscono la gente ai cancelli dell’ospedale, sparano, derubano i medici, i familiari, i chioschetti delle banane»: in tanti anni, non avevamo mai sentito la voce di Rick Frechette, medico e sacerdote, così asciutta.
È lui l’anima di Nph Haiti, i Nuestros Pequenos Hermanos di cui la Fondazione Rava è la squadra italiana. […] vive sull’isola da 38 anni. Ne ha viste tante e sa che «qui non è mai esistita normalità»: prima la dittatura e gli squadroni della morte, poi la finta democrazia, il terremoto, le illusioni di ricostruzione. E ora, in un crescendo di anni, l’incubo delle gang che controllano il 90% della capitale e terrorizzano la popolazione, violentano, rapiscono, uccidono.
Bande criminali inserite in quella che Rick chiama «una mafia internazionale di armi e droga». Una crisi precipitata dopo l’uccisione del presidente Jovenel Moïse, estate 2021. Le gang hanno preso il sopravvento sulle deboli forze di polizia.
Nel 2024 è arrivato un contingente di soldati dal Kenya, con la scolorita benedizione dell’Onu, ma la situazione non è cambiata, anzi: «Ogni anno va peggio, ogni mese è peggio» racconta al telefono padre Rick. L’ospedale rimane aperto come il resto, ma ci vogliono «mille strategie» per rintuzzare il fuoco di una violenza sempre più spavalda, che sembra interessare all’esterno solo quando i capi gang hanno nomi a effetto come Barbecue.
le gang affamano la gente ad haiti
[…] Nph ha evacuato il centro di Kenscoff, sulla montagna che sembra galleggiare sulle miserie della città. Ad agosto ci sono stati rapimenti perfino là, nel «duomo» dei bambini disabili adottati da tanti «padrini» e «madrine» in Italia.
Sequestri finora impensabili (con otto operatori anche un piccolo di 3 anni) che si sono risolti con la liberazione degli ostaggi, cicatrici personali e allarmi collettivi: centinaia di bambini hanno trovato rifugio a Tabarre, «ma stiamo valutando il trasferimento fuori dalla capitale», dice Frechette, nell’area un po’ più sicura di Cap Haitien.
[…] «La cosa bella che vorrei dire di Haiti alla luce dei nostri 25 anni di impegno», dice Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione che questa sera organizza una serata di musica nel Duomo di Milano («non un anniversario ma un patto rinnovato»), è che «quel povero Paese dimenticato è diventato volano di aiuti che la Fondazione ha sparso in Italia e in altri luoghi del mondo.
[…]
Nel nome di Francesca Rava, che amava la vita e il volontariato, e nel nome dell’Italia qualcosa di prezioso è nato a Haiti, e da Haiti è rimbalzato altrove. Ma ora Haiti brucia come non mai, «e merita di essere risollevata perché i diritti umani sono diritti ovunque» dice Maria Vittoria. A Port-au-Prince, padre Rick è convinto che «nessuna soluzione haitiana potrà funzionare. «Se la mafia di armi e droga è internazionale, la soluzione non può che essere internazionale».[…]
jimmy cherizier detto barbecue foto di fabio bucciarelli
rick frechette 3
fondazione francesca rava
ospedale saint damien a port au prince 1
jimmy cherizier detto barbecue foto di fabio bucciarelli (8)
rick frechette 2
maria vittoria rava 2
maria vittoria rava 3
Jimmy Cherizier detto Barbecue - haiti
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