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HOLLYWOOD DA MEDIOEVO - DIETRO LA FACCIATA LIBERAL, PACIFISTA E PRO-LGBT DI ATTORI E REGISTI C’È UN MONDO CAPITALISTA E GUERRAFONDAIO CHE PRODUCE “AMERICAN SNIPER” E CERCA DI RISCRIVERE LA STORIA DEI MOVIMENTI GAY CON “STONEWALL”

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Amy Zimmermann per http://www.thedailybeast.com/

 

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Il liberalismo Hollywoodiano è in crisi. L’industria del cinema e della televisione non è quel paradiso di diritti e uguaglianza che attori, produttori e registi vogliono fare credere al mondo, ma un luogo dove vigono le stesse leggi del capitalismo amorale e della discriminazione sessuale e razziale che si incontrano nel resto d’America.

 

american sniper scena del bambino e della madreamerican sniper scena del bambino e della madre

Lo star system si è sempre proposto come lo zoccolo duro progressista che ha promosso l’elezione di Obama, che si batte per i diritti della comunità LGBT, per la pace e l’uguaglianza, insomma, un’“elite” liberal che farà del mondo un posto migliore. Ma per ogni regista, attore, o produttore che vorrebbe vedere Bernie Sanders alla Casa Bianca ce n’è uno che spera di mandarci un repubblicano. Allo stesso modo, per ogni reality su Caitlyn Jenner che apre le porte al mondo dei trans gender viene prodotto un film che celebra la guerra come “American Sniper” o uno “Stonewall” che pretende di riscrivere la storia del movimento gay mettendovi a capo un protagonista bianco e occidentale.

jeremy irvine in stonewalljeremy irvine in stonewallellen pageellen page caitlyn jenner caitlyn jennerbernie sanders a hollywoodbernie sanders a hollywoodmatt damon alle nozze di clooneymatt damon alle nozze di clooneyhollywood 2hollywood 2Paramount logo Paramount logo

 

La settimana scorsa Matt Damon ha detto al Guardian che “un attore che non rivela i suoi orientamenti sessuali è un attore migliore”. La minaccia, o il suggerimento, di Damon fa capire che essere gay a Hollywood non è facile. Ellen Page ha descritto la sua vita prima del coming out come un “vero e proprio incubo” in un’intervista e, secondo il GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation), su 102 film prodotti dalle major nel 2013 solo 17 avevano dei personaggi gay.

 

Il Guardian scrive che nel 2013 solo il 16,7% degli attori protagonisti erano di colore, nonostante i neri rappresentino il 37,4% della popolazione americana. Queste percentuali fanno sembrare l’America più bianca ed etero di quello che è realmente, oltre a dimostrare terribile supremazia della cultura bianca, occidentale e etero.