jane fonda donald trump

“HOLLYWOOD DEVE RESISTERE” – POVERA JANE FONDA: A 87 ANNI, MENTRE RITIRAVA IL SAG AWARD, HA ALZATO IL PUGNI AL CIELO CHIAMANDO I COLLEGHI ALLA LOTTA PER ARGINARE TRUMP, MA ANCORA NON HA CAPITO CHE PROBABILMENTE RESTERÀ DA SOLA A COMBATTERE – L’ATTRICE HA ATTACCATO IL TYCOON SENZA MAI NOMINARLO E POI SI È LANCIATA IN DIFESA DELL’IDEOLOGIA WOKE: “VUOL DIRE NON FREGARSENE DEGLI ALTRI. ESSERE EMPATICI NON SIGNIFICA ESSERE DEBOLI” - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Renato Franco per il "Corriere della Sera”

 

jane fonda ai sag award 5

Attacca Trump (senza nominarlo), difende l’ideologia woke («significa che ti importa degli altri»), invita Hollywood a «resistere con successo». Jane Fonda sfodera il pugno chiuso delle sue migliori interpretazioni nel ritirare il premio alla carriera con un discorso appassionato agli Screen Actors Guild Award (Sag Award). «Quello che noi attori creiamo è l’empatia — spiega dal palco l’attrice due volte premio Oscar —. Il nostro lavoro è capire un altro essere umano in modo così profondo da poter toccare la sua anima. E non vi sbagliate: essere empatici non vuole dire essere deboli o woke. Tra l’altro: woke significa solo non fregarsene degli altri».

donald trump a miami - conferenza del fondo sovrano dell Arabia Saudita

 

L’attrice, 87 anni, ha ricordato che il suo primo film, nel 1958, è stato realizzato durante il maccartismo: «Oggi è utile non dimenticare che Hollywood resiste. Avete mai guardato un documentario su uno dei grandi movimenti sociali — contro l’apartheid, per i diritti civili o i moti di Stonewall per gli omosessuali — e vi siete chiesti: “Sarei stato abbastanza coraggioso da espormi?”. Non dobbiamo più chiedercelo, perché il momento del nostro documentario è ora. È questo, e non si tratta di prove!».

 

jane fonda ai sag award 4

[…] L’attrice si è accalorata quando ha parlato del progetto dell’amministrazione Trump di tagliare posti di lavoro federali: «Molte persone saranno danneggiate da quello che sta accadendo. Anche se hanno un diverso orientamento politico, dobbiamo fare appello alla nostra empatia e non giudicare, ma ascoltare con il cuore e accoglierli nella nostra tenda perché avremo bisogno di una grande tenda per resistere con successo a ciò che ci sta per colpire».

Quindi l’invito alla coesione: «Credo molto nei sindacati, ci sostengono. Non dobbiamo isolarci. Dobbiamo trovare modi per proiettare una visione incoraggiante del futuro».

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