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I CÉSARS DEI GIUSTI - DISASTRO AGLI OSCAR FRANCESI.  UN CORO DI “VERGOGNA”, “FATE SCHIFO”, “VI VOMITO ADDOSSO”, “VERGOGNA”, “BANDA DI MERDE”, “VIOLANSKI”, HA SALUTATO LA NOTIZIA DELLA VITTORIA PER LA MIGLIORE REGIA A ROMAN POLANSKI PER “J’ACCUSE- UFFICIALE E SPIA” - LA SUA GRANDE ACCUSATRICE, ADÈLE HAENEL, VITTIMA LEI STESSA DI VIOLENZA SUL SET DA BAMBINA, SI È ALZATA ASSIEME ALLA SUA REGISTA E AL GRIDO DI “VERGOGNA”, “BRAVO IL PEDOFILO, BRAVO!”, SE NE È ANDATA FURIOSA… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

le femministe contro polanski 18

Disastro ai Césars, gli Oscar francesi.  Un coro di “vergogna”, “fate schifo”, “vi vomito addosso”, “vergogna”, “banda di merde”, “violanski”, ha salutato la notizia della vittoria per la migliore regia a Roman Polanski per “J’accuse- Ufficiale e spia”, che assieme a tutta la sua troupe aveva già detto due giorni fa che non si sarebbe presentato alla cerimonia per evitare situazioni incresciose.

 

adele haenel

Che si sono puntualmente verificate. La sua grande accusatrice, Adèle Haenel, vittima lei stessa di violenza sul set da bambina, candidata come attrice per “Ritratto di ragazza in fiamme” di Celine Sciamma, al momento della vittoria di Polanski, si è alzata assieme alla sua regista e al grido di “Vergogna”, “Bravo il pedofilo, bravo!”, se ne è andata furiosa.

adele haenel 2

 

Altre attrici presenti in sala l’hanno seguita e si è scatenato un coro di insulti da ogni parte del mondo nei riguardi di Polanski, “E’ lo stesso corpo che stupra e che filma!”, e del cinema francese che non è riuscito a evitare l’inevitabile trappolone, “ridicoli”, “ci facciamo sempre riconoscere”.

 

Certo, dopo la chiusura dei “Cahiers du Cinéma”, questo disastro dei Césars non è il massimo per il cinema francese. Il premio a Polanski e l’uscita clamorosa di Adéle Haenel, hanno inoltre tolto la scena agli stessi premi, soprattutto a quello del Miglior Film per l’esordiente Lady Lj e il suo bellissimo e combattivo “Les miserables”, che ha vinto anche il miglior montaggio e il miglior attore rivelazione, Alexis Manenti.

 

roman polanski sul set di j'accuse

“J’accuse” ha vinto anche, oltre alla regia, la miglior sceneggiatura non originale e i costumi. “Ritratto di ragazza in fiamme” di Celine Sciamma, malgrado le dieci nominations, ha vinto solo la miglior fotografia, ma soprattutto non ha vinto il premio per la migliore attrice per il quale era stata nominata Adéle Haenel, che è andato a Anais Desmoustier per “Alice e il sindaco”.

 

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Diciamo che il premio alla Haenel non avrebbe cambiato il corso della serata, magari però se ne sarebbe andata col premio sottobraccio o lo avrebbe tirato in testa a qualcuno. Tre Cèsars vanno a “La belle epoque” di Nicolas Bedos, sceneggiatura, scenografia e attrice non protagonista, Fanny Ardant. Miglior attore protagonista è Roschdy Zem per “Oh mercy” di Arnaud Desplechin, miglior opera prima “Papicha” di Mounia Meddour, miglior cartone animato “Ho perso il mio corpo” di Jeremy Chapin. 

 

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