FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
1 - COSA È ANDATO A FARE MARIO DRAGHI IN LIBIA? NON SOLO AFFARI E GESTIONE DEGLI SBARCHI - SUPERMARIO HA STRETTO UN ACCORDO DI "PAX PETROLIERA" CON MACRON: ENI E TOTAL SI SPARTIRANNO IL BOTTINO SENZA FARSI PIU' LA GUERRA (LA FRANCIA HA SEMPRE PROVATO A SCIPPARCI TRIPOLI, ANCHE CON LA GUERRA DI SARKOZY A GHEDDAFI) - IL PORTAGIOIE DI BRIGITTE DEVE SCENDERE A PATTI CON L'ITALIA: NON PUO' FARE IL GALLETTO PERCHE' NON E' CERTO DELLA RIELEZIONE…
2 - IN GERMANIA I FAN DELL'AUSTERITÀ TEMONO L'ITALIA RAFFORZATA DA DRAGHI
Testo di Luca Steinmann pubblicato da “La Verità”
Visto dalla Germania l' ingresso di Mario Draghi a Palazzo Chigi segna uno spartiacque geopolitico per tutto il sistema di potere europeo. [...] Per l' Italia, dalla prospettiva di Berlino, si tratta probabilmente dell' ultima chance.
In base ai risultati di questo governo i decisori tedeschi stabiliranno se continuare ad accettare l' aggancio del Belpaese all' Eurozona oppure se favorirne l' espulsione. Ciò non condurrebbe allo sganciamento dell' Italia dall' Occidente. Al contrario, il disallineamento italiano dagli interessi tedeschi potrebbe incentivare gli Stati Uniti a utilizzare lo Stivale come piattaforma di attacco alla Bundesrepublik e al suo spazio geoeconomico mitteleuropeo [...].
L' avvento del governo Draghi è stato accolto con cauta freddezza dai decisori politici tedeschi. Al di là dei complimenti di forma di Angela Merkel e Ursula von der Leyen, nessun esponente politico di rilievo ha espresso pubblicamente un giudizio. Il mondo economico-finanziario è stato meno diplomatico.
[...] Le politiche monetarie espansive messe in campo da Draghi ai tempi della Banca centrale europea (Bce) e il suo salvataggio dell' euro a ogni costo non vengono considerati propriamente conformi all' interesse tedesco. Anzi.
[...] La presenza di Draghi a Palazzo Chigi è una potenziale minaccia per gli interessi geoeconomici tedeschi anche perché aumenta il peso specifico dell' Italia, che diventa il luogo in cui «si prendono le decisioni più importanti per il futuro dell' Europa». Essendo la terza economia dell' Eurozona, il maggiore peso italiano nell' Unione europea metterebbe in discussione la posizione (egemonica) tedesca.
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[...] Oggi l' ex banchiere centrale viene osservato attentamente dai decisori tedeschi, che in base alle performance del suo governo decideranno se e come intervenire in Italia. [...] L' esibito allineamento fra Italia e Francia sulla politica fiscale espansionista, perfettamente opposto all' approccio tedesco, rende ancora più aspra la partita.
E alimenta i sospetti di Berlino nei confronti di Draghi, che porterebbe l' Italia a schierarsi con la Francia nella vitale partita dell' Eurozona, da cui dipende il futuro delle tre maggiori economie continentali e dei loro stessi sistemi politico-istituzionali.
Negli ultimi anni sta emergendo, seppur lentamente, la consapevolezza tedesca di dover superare la dimensione geoeconomica determinata dalla catastrofe bellica per rielevare la Germania ad attore geopolitico in senso compiuto. Ovvero un soggetto che tenga in considerazione non soltanto i conti ma che eserciti anche una influenza geopolitica sugli spazi economici che già controlla.
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Scopo per cui l' Italia è indispensabile. [...] Chiara la discrepanza tra l' ortodossia monetaria della Bundesbank e la tentazione del ritorno alla geopolitica. Mentre il rigorismo dei banchieri francofortesi prevede la possibilità di espulsione dell' Italia dall' Eurozona qualora Roma non mettesse in atto le riforme strutturali richieste, l' agganciamento del Belpaese al sistema di potere europeo diventa invece priorità tattica della geopolitica tedesca. [...] Non è un caso che Merkel si sia imposta a favore dell' Italia in occasione dei negoziati per il Recovery fund.
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In ballo non c' è solo il salvataggio del Settentrione italiano, parte integrante del Kerneuropa, ma di tutto il Paese. Per non cedere ai falchi di Francoforte e custodire invece gli interessi geopolitici germanici serve tenere la Penisola integrata nella sfera d' influenza geoeconomica tedesca, che si vorrebbe elevare di grado.
I rapporti fra le priorità geopolitiche e il rigorismo monetario tedesco verranno calibrati dai risultati del governo Draghi. Se questo riuscirà a riformare l' Italia secondo quanto dettato dalla Germania attraverso Bruxelles, allora indebolirà anche le pulsioni di quei tedeschi che preferirebbero liberarsi delle «cicale». Ma in tal caso alimenterà le spinte euroscettiche e germanofobe in Italia.
In questo contesto cresce l' interesse dei decisori germanici a identificare nel Belpaese interlocutori ai quali affidarsi per promuovere i propri specifici interessi, se non per orientarne attivamente l' operato. Vale soprattutto per la Cdu/Csu, oggi costretta a interessarsi alla Lega. Agli occhi di cristiano-democratici tedeschi e cristiano-sociali bavaresi diventa quindi geopoliticamente rilevante la capacità di Draghi di rendere il Carroccio accettabile nel contesto europeo. [...]
Pur guardando all' Italia da una posizione di forza dal punto di vista economico-finanziario e non solo, la Bundesrepublik cela una profonda vulnerabilità legata all' incertezza di quale strada imboccare domani. Tentare il salto di qualità geopolitico oppure continuare a temporeggiare come fatto finora da Merkel? [...]
Lo sviluppo di un pensiero strategico è oggi necessario per salvaguardare gli equilibri europei in cui la Bundesrepublik esercita il ruolo di potenza geoeconomica condizionante. Per esserne all' altezza la Germania ha bisogno di partner, in quanto «troppo piccola per l' egemonia esplicita e troppo grande per l' equilibrio autentico».
Né potendo più contare sulla certezza dell' aiuto americano, ammesso sia mai realmente esistito. L' Italia di Mario Draghi diventa così troppo importante per essere sacrificata sull' altare del rigore economico di retaggio weimariano. [...]
Da Draghi le élite germaniche vorrebbero insieme riforme strutturali dell' economia e annacquamento della vena nazional-populista della Lega. Così da ridurre la forbice tra rigorismo monetario e accenni di ritorno alla geopolitica. E isolare al contempo i propri nazional-populisti sul fronte sia domestico sia internazionale. Forse un po' troppo.
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