CHIUSA L'INCHIESTA SULLA SCOMPARSA DEI GIOIELLI DI MARIA ANGIOLILLO. SAREBBERO STATI VENDUTI DAL FIGLIO DELLA REGINA DEI SALOTTI ROMANI CON L'AIUTO DI UN SUO COMPLICE DI NAZIONALITA' SVIZZERA - LE TRE INTERCETTAZIONI CHE INCHIODANO I DUE INDAGATI


DAGOREPORT

Un'indagine penale importante non più coperta da segreto istruttorio, salita nel 2012 alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali. Il pm Fabio Papa, titolare del fascicolo (composto da oltre 4.000 pagine) sulla sparizione di un tesoro che vale oltre cento milioni di euro, ha notificato nel mese di gennaio 2014 ai due indagati la chiusura delle indagini preliminari e gli avvisi di garanzia.

Nel 2010 l'avv. Luigi Iosa ha depositato in Procura a Campobasso una denuncia contro ignoti per tutelare gli interessi degli eredi del senatore Renato Angiolillo, fondatore del quotidiano "Il Tempo" e proprietario dei preziosi, scomparsi all'improvviso nel 2009 dopo la morte di Maria Girani sua seconda moglie.

L'inchiesta giudiziaria vede come indagati il figlio di primo letto di madame Maria, Marco Bianchi Milella e un gemmologo svizzero residente a Montecarlo, Hervè Louis Fontaine. Sono tre le telefonate intercettate nel 2010 dalla Procura di Firenze e trasmesse alla Procura di Campobasso per competenza, al fine di individuare chi avesse materialmente fatto sparire il tesoro milionario in gioielli di Renato Angiolillo.

La prima telefonata del 9 novembre 2010 è tra Teresa Ciancone (governante storica di Maria Angiolillo) e Cicci Locatelli (figlia di Wanda Osiris e amica di vecchia data di Maria Angiolillo); in questa conversazione intercettata le due donne confermano che parte dei gioielli, indossati un tempo da Maria Angiolillo, ora sono indossati da Corinne Persenda, compagna di Marco Bianchi Milella.

La seconda telefonata del 23 novembre 2010 è tra i due indagati, Marco Bianchi Milella e Hervè Louis Fontaine; in essa i due complici parlano del diamante rosa (il Princie Diamond), pezzo forte della collezione di preziosi appartenuta a Renato Angiolillo. La terza telefonata, intercettata in data 26 novembre 2010, intercorre tra la governante Teresa Ciancone e Vincenza Carle (governante di Maria Angiolillo a Montecarlo); in questa intercettazione le due donne parlano in confidenza di Maria Angiolillo, dei gioielli e della compagna del figlio di Maria-Saura.

 

 

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