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Marco Carta e Andrea Ossino per roma.repubblica.it -Estratti
È stato fermato in meno di 24 ore il presunto assassino di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni trovata lunedì pomeriggio senza vita nell’androne di un palazzo in via Giuseppe Allievo al civico 63 della palazzina in zona Trionfale da due studenti e da un uomo che abita nello stabile.
A uccidere la donna con diverse coltellate, secondo la polizia, è stato l’ex fidanzato, un 45enne di origine marocchina con cui la donna in passato avrebbe intrattenuto una relazione. Gli investigatori sono arrivati all’uomo dopo aver interrogato, per tutta la notte, diversi sospettati. L’uomo, che è stato trovato nel suo appartamento dai poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, è stato portato a Regina Coeli.
Infermiera uccisa a Roma, il post della sorella di Rossella Nappini: “Questa volta non sono riuscita a salvarti”
Intanto sui social la sorella Monica Nappini ha salutato Rossella con un post: «Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti, ma una cosa è certa: starai vicino a papà come volevi. Riposa in pace sorellina mia», scrive la donna su Facebook. Sotto il post della sorella della vittima c’è anche quello del cognato, Francesco: «Cavolo Rosse’ nn trovo una foto che stiamo insieme. Voglio ricordarti così Cognata Mia. Ricordo perfettamente quando stampammo sta foto assieme. T’ho voluto bene malgrado i nostri litigi. Mi mancherai tantissimo capocciona mia!! Che la terra ti sia lieve», scrive l’uomo.
Infermiera uccisa a Roma: agguato o lite degenerata
Un agguato, oppure una lite furibonda degenerata. Due sono le ipotesi su cui lavorano gli inquirenti: che Rossella Nappini e il suo assassino stessero uscendo insieme. Oppure che l'uomo l'abbia attesa nell'androne delle scale del palazzo dove la donna abitava insieme alla madre Teresa.
È soprattutto questo uno dei punti da chiarire. La donna, come ha raccontato sua zia Elisa, stava andando all'ufficio postale per prelevare dei soldi. All'uomo viene contestata la premeditazione poiché si è presentato all'incontro con un coltello. Rossella e il suo presunto assassino si erano conosciuti anni fa. L'uomo, un muratore, aveva fatto alcuni lavori di ristrutturazione nell'appartamento della donna. Poi tra i due sarebbe nata una relazione su cui i familiari al momento preferiscono non parlare.
Infermiera uccisa a Roma, la zia: “In questo periodo Rossella era preoccupata”
"Mio figlio l'aveva sentita proprio ieri, Rossella era un periodo che non era tranquilla. Era preoccupata. Lui era molto legato a lei", racconta sotto l'appartamento di via Allievo la zia della vittima."Ieri pomeriggio Rossella era andata al bancomat, doveva andare alla posta a prendere dei soldi. Noi non sappiamo molto. Ho chiesto a mio figlio se sapeva di una relazione con qualcuno, ma lui non sapeva nulla".
OMICIDIO Rossella Nappini A ROMA
Infermiera uccisa a Roma: si cerca l’arma del delitto
Sul luogo dell'omicidio si continua a cercare l'arma del delitto, il coltello con cui la donna è stata uccisa. Ieri gli operai dell’Ama avevano svuotato i cassonetti della spazzatura presenti in zona. Oggi invece i poliziotti hanno setacciato un’area verde a ridosso di un parcheggio, distante pochi metri dalla casa.
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INFERMIERA UCCISA
Erica Dellapasqua e Rinaldo Frignani per corriere.it - Estratti
(…) Il movente rimane un mistero, ed è probabile che il 45enne si avvalga della facoltà di non rispondere.
Non si esclude che Harrati volesse trasferirsi proprio da lei e che la figlia dell’anziana inquilina si sia opposta ai suoi piani. Gli investigatori della Mobile hanno lavorato nelle ultime ore per confermare la sua presenza lunedì pomeriggio al Trionfale attraverso testimonianze, riprese delle telecamere di sicurezza ma anche l’analisi delle celle telefoniche. Il cellulare dell’uomo, a Roma almeno da una decina d’anni, è stato sequestrato e sarà sottoposto a perizie tecniche per ricostruire i contatti con la vittima. Lo stesso sarà fatto con il telefonino dell’infermiera.
L’arma del delitto, invece, almeno per il momento non sarebbe stata trovata. Tanti ancora i punti da chiarire in una vicenda dove secondo la polizia il femminicidio potrebbe non essere collegato solo alla relazione sentimentale finita da qualche mese fra l’infermiera e il presunto killer, ma anche ai loro rapporti personali degli ultimi tempi. Fra le ipotesi anche quella di una questione economica degenerata.
auto di rossella nappini vandalizzata
Di certo il 45enne continuava a frequentare l’abitazione di Teresa, l’anziana madre dell’infermiera che quest’ultima assisteva dall’inizio dell’estate. Un’altra storia complicata quella con il manovale nella vita già difficile di Rossella, che comunque aveva tentato più volte di riprendersi non soltanto da relazioni complesse finite male, ma anche dall’assenza dei due figli che invece avrebbe voluto accanto a sé.
«Nostra nipote era molto preoccupata negli ultimi tempi - spiegano gli zii Lisa e Bruno -, si era anche confidata con nostro figlio, che era suo cugino, con il quale si sentiva per messaggio praticamente tutti i giorni. Il marocchino non lo conoscevamo, ma era evidente che Rossella soffrisse per qualche motivo. E lunedì pomeriggio era uscita di casa per andare al bancomat delle Poste lì vicino a prelevare soldi».
OMICIDIO Rossella Nappini A ROMA
Una somma da consegnare proprio al suo ex?
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