25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA…
I RICCONI RUSSI VOLTANO LE SPALLE A PUTIN – IL MILIARDARIO YURI MILNER HA RINUNCIATO ALLA CITTADINANZA RUSSA. FONDATORE DELLA SOCIETÀ DI INVESTIMENTI DST GLOBAL, CON UN PATRIMONIO DI OLTRE 7 MILIARDI DI DOLLARI, MILNER AVEVA GIA' LASCIATO MOSCA NEL 2014 DOPO L'ANNESSIONE DELLA CRIMEA DECISA DA MAD VLAD – È IL TERZO CASO DI MAGNATE CHE TAGLIA I PONTI CON LA RUSSIA DOPO L'INVASIONE DELL'UCRAINA...
Il miliardario russo Yuri Milner ha rinunciato alla cittadinanza. Lo ha annunciato lo stesso Milner. Sessanta anni, ha cofondato la società di investimenti Dst Global, con cui ha inizialmente investito in aziende come Facebook.
"Io e la mia famiglia abbiamo lasciato una volta e per tutte la Russia nel 2014 dopo l'annessione russa della Crimea. E questa estate, abbiamo completato formalmente il procedimento per rinunciare alla nostra cittadinanza russa", ha scritto su Twitter Milner che vanta un patrimonio valutato in 7,3 miliardi di dollari.
Dal 1999, Milner, che è nato a Mosca, ha cittadinanza israeliana. Si era in un primo momento trasferito in Israele prima di spostarsi negli Stati Uniti. E' il terzo miliardario che ha pubblicamente annunciato di aver tagliato definitivamente i ponti con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina lo scorso febbraio, in seguito a Ruben Vardanian, a capo della banca di investimenti Troika Dialog e Timur Turlov, fondatore della società di investimenti Freedom Finance.
25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA…
DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA…
DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ…
A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA…
DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI…
DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE…