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Ferruccio Pinotti per il “Corriere della Sera”
Stroncato dal Covid, è morto il leader dei no vax dell'Abruzzo, Luigi Marilli, 63 anni. L'attivista si è spento all'ospedale di Pescara, dove è era ricoverato. Referente regionale del movimento «Liberiamo l'Italia» (nonché membro del direttivo nazionale e tra i fondatori della Marcia della Liberazione di Roma), era stato tra i primi a combattere contro i vaccini e l'obbligo di green pass.
Originario di Taranto, da tempo viveva in Abruzzo dove aveva presieduto tutti i principali eventi di protesta di piazza degli ultimi mesi. I compagni del comitato hanno dato la notizia della morte del loro leader su Facebook; ma senza mai citarne le cause: «La sua forza d'animo, testimoniata dall'instancabile attività di guida e di coordinamento - hanno scritto - proveniva dalla certezza e dall'orgoglio di star lottando sempre per la giustizia, per l'uguaglianza e per la libertà dei popoli e in particolare del suo popolo».
È stato un amico, e compagno di lavoro di Marilli, Marino Recchiuti, a scoprire le carte: «Luigi è morto di Covid - si è sfogato l'uomo proprio sotto al post che annunciava la morte del collega -. È morto un amico vero che conoscevo da oltre 15 anni e che lavorava con me. E che si sarebbe salvato se non avesse seguito le vostre ideologie anziché i consigli della sua famiglia e dei suoi amici. Una famiglia ora distrutta. Gli amici quelli veri distrutti... Vi dovreste vergognare tutti solo a citare il suo nome. Lo avete sulla coscienza. Non ho parole ma solo profondo ribrezzo.
Le vostre idee lo hanno portato alla morte». Nel giro di pochi minuti il suo commento è stato rimosso; ma intanto la notizia ha cominciato a girare, suscitando tra l'altro anche lo sconcerto di altri utenti. Al Corriere Recchiuti, che guida un importante studio di professionisti dell'edilizia a Pescara, ha confermato: «Quello che mi ha scatenato l'emozione è stato proprio il fatto che i suoi compagni non abbiano scritto che Luigi è morto di Covid. Lui era una persona cara, correttissima, un bravissimo geometra - racconta -. Al lavoro veniva sempre con il tampone. Delle sue battaglie, con noi colleghi, non faceva menzione. Bisognerebbe essere obiettivi».
Marilli lascia la moglie e due figli: anche loro, non vaccinati, si sarebbero contagiati; ma il Covid, pur in forma grave, li avrebbe risparmiati. Luigi, il leader, invece non ce l'ha fatta. Dopo essere stato dimesso dall'ospedale una prima volta, ha accusato una ricaduta fatale. In serata la controreplica del movimento: «Vaccinati e non vaccinati si contagiano e si ammalano allo stesso modo, basta sciacallaggio».
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