"ILARIA SULA È STATA UCCISA BARBARAMENTE E GETTATA COME UN RIFIUTO" - A DIRLO È FABRIZIO GALLO, EX AVVOCATO DI MARK SAMSON A CUI IL 23ENNE FILIPPINO HA REVOCATO L'INCARICO - IL LEGALE AVEVA CONSIGLIATO A MARK DI RACCONTARE AGLI INQUIRENTI COME HA AMMAZZATO LA SUA EX RAGAZZA, MA IL GIOVANE HA PREFERITO TACERE - È POSSIBILE CHE SAMSON ABBIA SCELTO DI AVVALERSI DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE PER COPRIRE LA MAMMA, NORS MANLAPAZ, CHE AVREBBE AIUTATO IL FIGLIO A PULIRE LE MACCHIE DI SANGUE DALLA STANZA DOVE È STATO COMPIUTO L'OMICIDIO...

Da www.roma.repubblica.it

FABRIZIO GALLO

Colpo di scena nel caso del femminicidio di Ilaria Sula, Mark Samson, il 24enne filippino in carcere per aver ucciso l’ex fidanzata, ha revocato l’incarico all’avvocato Fabrizio Gallo, il legale che lo aveva convinto a collaborare con le forze dell’ordine, consentendo il ritrovamento del telefono della ragazza.

Dopo essere stata uccisa, Ilaria Sula era stata chiusa in una valigia e gettata in un dirupo a Capranica Prenestina. Nell’indagine, oltre a Samson — detenuto con l’accusa di omicidio — è coinvolta anche la madre, Nors Manlapaz, che avrebbe aiutato il figlio a ripulire le tracce di sangue nella casa di via Homs, dove il giovane viveva con la famiglia.

A comunicare la revoca dell’incarico è stato lo stesso avvocato Fabrizio Gallo con una nota: “Avevo suggerito a Mark nel diritto sacrosanto di difendersi nel processo, di porre in essere quel percorso di verità in un contesto già grave dove la sua responsabilità oltre ad essere già acclarata è inequivocabile.

ILARIA SULA MARK SAMSON

La decisione di revocare il mandato al sottoscritto, colui che gli ha sempre suggerito di dire la verità, coincide con il rispettoso silenzio che ha un imputato, soprattutto quando la rivelazione di particolari potrebbe mettere in difficoltà altri soggetti potenzialmente coinvolti”.

Ilaria Sula è stata uccisa la notte del 25 marzo dall’ex fidanzato Mark Samson, che inizialmente aveva dichiarato alla polizia di aver gettato il telefono della ragazza in un tombino. In realtà, lo smartphone era stato trovato un mese dopo sotto il materasso dei genitori, grazie alle indicazioni fornite da Samson su suggerimento dell’avvocato Gallo. “Esco dal processo profondamente convinto di aver svolto il mio incarico secondo i canoni deontologici", ha aggiunto il legale.

MARK SAMSON

"Ma avevo sentito la responsabilità, soprattutto in memoria della povera Ilaria, uccisa barbaramente e gettata come un rifiuto, di permettere a Mark un percorso di revisione più credibile, che avrebbe potuto consentirgli una valutazione più equilibrata. Credevo che tale strategia difensiva potesse giovargli, se non giuridicamente, almeno sul piano morale. Ma l’imputato ha scelto il diritto sacrosanto di optare per una propria strategia”.

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