democrazia italia

CHE BRUTTA FINE HA FATTO LA DEMOCRAZIA - ILVO DIAMANTI: “NEL RAPPORTO ‘GLI ITALIANI E LO STATO’ EMERGE CHE 6 PERSONE SU 10 RITENGONO CHE LA DEMOCRAZIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI SI SIA INDEBOLITA. ATTRAVERSATA DALLE MINACCE CHE PROVENGONO DALL'ESTERNO E DALL'INTERNO. CRESCE LA PERCEZIONE DI DECLINO, CHE COINVOLGE, SOPRATTUTTO, LE PERSONE DELLE CLASSI POPOLARI E DEL CETO MEDIO. LO SPIRITO DEMOCRATICO È ALIMENTATO DALLA CONDIZIONE SOCIALE. E, PARALLELAMENTE, SI INDEBOLISCE QUANDO L'ASCENSORE SOCIALE INVECE DI SALIRE DISCENDE…”

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Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

DEMOCRAZIA MUMMIFICATA

Il rapporto su "Gli italiani e lo Stato" è giunto alla XXVIII edizione. È, dunque, da quasi 30 anni che LaPolis – il Laboratorio di studi politici e sociali dell'Università di Urbino Carlo Bo – conduce, in collaborazione con Demos e Avviso Pubblico, questa indagine.

 

[…] È legittimo, per questo, interrogarsi sul futuro della nostra democrazia. E del nostro futuro. È significativo, al proposito, osservare come quasi 6 italiani su 10 ritengano che la democrazia in Italia negli ultimi anni si sia indebolita. E si stia indebolendo ulteriormente. Attraversata dalle minacce che provengono dall'esterno e dall'interno.

il rapporto gli italiani e lo stato 1

 

Da guerre vicine e lontane. E da cambiamenti profondi che mettono in discussione i riferimenti su cui si fondava la nostra sicurezza. L'Europa e l'Occidente, in particolare. Oggi entrambi questi riferimenti sono messi in discussione. E, quindi, è messa in discussione anche la nostra sicurezza. La nostra stabilità.

 

Il nostro futuro. Perché è difficile sentirsi sicuri quando il mondo intorno a noi è insicuro. Così, i soggetti e le istituzioni che guidano il Paese rimangono in fondo alla graduatoria della fiducia espressa dai cittadini. I partiti in particolare […]

 

appare difficile guardare avanti, progettare il futuro se il futuro appare così incerto.

[…]

 

DEMOCRAZIA E ELEZIONI

assistiamo a un sensibile indebolimento delle basi su cui si fonda la nostra democrazia. Anzitutto, la partecipazione sociale e associativa, che non mostra segni di crescita diffusa, come in passato, ad eccezione del volontariato.

 

Ma, al contrario, esprime percezione di declino. In particolare, per quel che riguarda le attività culturali, sportive, ricreative. O l'acquisto di prodotti di consumo etico come forma di impegno. Così, la partecipazione si traduce, talora, in protesta accesa.

il rapporto gli italiani e lo stato 3

 

Mentre cresce la percezione di declino, che coinvolge, soprattutto, le persone delle classi popolari e del ceto medio. E allarga il distacco nei confronti delle istituzioni e dello Stato. Perché lo spirito democratico è alimentato dalla condizione sociale. E, parallelamente, si indebolisce quando l'ascensore sociale invece di salire discende. Per questo motivo le ragioni che alimentano la democrazia non sono solamente politiche.

Ma riguardano, anzitutto, la condizione di vita delle persone. Perché è difficile esprimere fiducia verso il sistema e i soggetti che guidano il Paese e le istituzioni, quando nella società prevale un senso di incertezza. E di insicurezza.

 

Per queste ragioni il modo più efficace per sostenere la democrazia è garantire condizioni di vita adeguate alle persone.  […]

burocrazia e democrazia - ue - vignetta the economist

è importante costruire legami personali e associativi. Che favoriscono la costruzione di relazioni reali. Per questo motivo la democrazia ha bisogno di partecipazione e non solo di comunicazione. O meglio, ha bisogno di comunicazione attraverso la partecipazione. Attraverso le associazioni.

 […]. Perché la partecipazione, anche quando esprime protesta, è uno strumento di sostegno e rafforzamento della democrazia.

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