DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Davide Frattini per www.corriere.it
Le conchiglie, la sabbia ormai diventata pietra e il sale del mare trasformato in pietre preziose coprono il ferro. Non nascondono che quella reliquia un tempo serviva per difendersi o attaccare e uccidere lungo questa costa che novecento anni fa era un approdo di guerra.
Al largo del monte Carmelo, verso il nord e il Libano, un sommozzatore israeliano ha individuato il reperto che gli archeologi fanno risalire ai tempi dei crociati. In una delle baie più protette fortificarono le mura di San Giovanni d’Acri considerata la porta d’ingresso verso Gerusalemme, i bastioni resistettero anche all’assedio di Napoleone che provò a conquistare la cittadina per due mesi.
Shlomi Katzin era sceso sott’acqua in cerca di metalli, ancore e resti di navi, ha individuato la spada lunga un metro probabilmente emersa da sotto la sabbia per le correnti più forti in questa stagione che porta le prime tempeste autunnali.
Ha deciso di portarla via per evitare che venisse rubata e adesso è conservata al Dipartimento per i tesori nazionali e gli studiosi sono convinti che nella baia si nascondano altri simboli delle tante guerre nel Levante che ancora non finiscono.
SPADA RITROVATA IN ISRAELESPADA RITROVATA IN ISRAELESPADA RITROVATA IN ISRAELESPADA RITROVATA IN ISRAELESPADA RITROVATA IN ISRAELE
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