DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Gerardo Adinolfi e Laura Montanari per “la Repubblica”
Il lupo lo hanno trovato appeso a zampe all' ingiù ad un cartello stradale. Ucciso, scuoiato e buttato così sotto gli occhi di tutti lungo la strada che corre fra le province di Livorno e Grosseto. Come fosse un avvertimento, un messaggio diretto a qualcuno. Comune di Suvereto, tremila abitanti, molti allevatori, molti agricoltori. Una zona di campi e cacciatori ai confini della provincia livornese.
«Però da noi ci sono pochi lupi» dice il sindaco Giuliano Parodi che ieri mattina su Facebook ha postato la foto del povero animale («per decenza tagliata») e condannato il gesto: «Un atto infame è accaduto nel nostro territorio ». Il sindaco poi è andato subito a incontrare allevatori e agricoltori, i primi sospettati della lista.
La questione lupo in Toscana è infatti un campo di battaglia: da una parte gli animalisti, dall' altra chi si vede sbranare le pecore. È anche una guerra di cifre, non esiste una stima precisa: i lupi in tutta la regione sono oltre 600, ma poi ci sono gli ibridi. Ed è anche una questione di investimenti.
La Toscana in tre anni ha speso 3 milioni di euro per i rimborsi agli allevatori, i piani di cattura dei cani vaganti e degli ibridi. Ma gli attacchi denunciati dai pastori, nello stesso periodo, sono stati 1.500, in aumento. Il lupo a Suvereto è stato trovato ieri alle 7 con attaccato un cartello scritto a mano sul quale si leggeva: "No agli abbattimenti - sì alla prevenzione". Che cosa significa? «Forse è un messaggio alla politica - dice il sindaco Parodi - un avvertimento, quasi una minaccia».
Sul caso stanno indagando i carabinieri forestali che ieri hanno sequestrato il cartello, la salma del lupo e anche i pali a cui era stato appeso all' incrocio con la strada che porta a Monterotondo, in provincia di Grosseto con l' inchiesta che è stata aperta proprio dalla procura grossetana. I militari hanno anche scritto una dettagliata relazione richiesta dal ministro all' Ambiente Gianluca Galletti: «Bisogna individuare i responsabili di un gesto criminale e di insensata violenza nei confronti della biodiversità e di una specie colpita dal bracconaggi»" ha detto il ministro.
«Queste sono reazioni a un problema vera che abbiamo in Toscana - dice invece l' assessore regionale all' agricoltura Marco Remaschi - ci sono numeri di attacchi enormi anche di giorno, con effetti devastanti. Capisco che tra gli allevatori c' è esasperazione». A Suvereto, ora, tutti sono sorpresi e spaventati: «I pastori con cui ho parlato sono indignati e amareggiati per l' essere stati tirati in ballo - dice il sindaco - qui da noi l' ultimo attacco di un lupo ad un allevamento è avvenuto nel 2013, quattro anni fa. Ora siamo una fase di tranquillità ».
Non è così, invece, nel grossetano: lì a gennaio un lupo era stato trovato decapitato: «E altri 7 casi di bracconaggio sono stati accertati in Liguria e nelle Marche», denuncia il Wwf. Secondo la quale ogni anno in Italia muoiono 300 lupi a causa della «caccia illegale, di trappole, bocconi avvelenati e incidenti stradali». Condanne contro «l' atto criminale » anche da Legambiente, dall' Enpa e dalla Lav.
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