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“IN QUEL MOMENTO LAURA PAUSINI NON È STATA UN’AMICA” - GIANLUCA GRIGNANI TORNA A PARLARE DELLO SCAZZO CON LA CANTANTE CHE HA FATTO UNA SUA VERSIONE DI “LA MIA STORIA TRA LE DITA”, FACENDO MODIFICHE NON GRADITE: “LAURA HA FATTO L’ERRORE DI NON FARMI SENTIRE IL BRANO E CAMBIARNE IL TESTO, DALLA PRIMA ALLA TERZA PERSONA, CAMBIA IL SIGNIFICATO. È UNA QUESTIONE TECNICA”. POI RIVELA: "MI HANNO PROPOSTO UN FILM PORNO..."
Estratto dell’articolo di Barbara Visentin per www.corriere.it
GIANLUCA GRIGNANI LAURA PAUSINI
«Si sono un po’ ristabilite le cose, sono io per come ero veramente», dice Gianluca Grignani nel commentare la nuova edizione speciale di «Destinazione paradiso» in uscita il 5 dicembre, in occasione dei 30 anni di quello che è il suo disco-capolavoro.
«La casa discografica di allora voleva fare più soldi possibile con me e io ne soffrivo. Ma quelle canzoni sono state più forti della promozione che ha tentato di distruggerle».
[…] diatriba dei mesi scorsi, ora risolta, con Laura Pausini che ha pubblicato la sua versione di «La mia storia fra le dita». Disturbato da una musica di fondo mentre parlava, è stato lui stesso, in primis, a evocarla: «È la Pausini da qualche parte - ha scherzato -. Ma mi fa piacere, adesso mi fa piacere».
Quel brano, ha detto poco dopo, «[…] È una canzone fortunata che è della gente, c’è una versione punk, una reggae, anche la Vanoni ne ha fatto una sua versione, e io non ho mai detto assolutamente niente».
Anche della diffida a Pausini dice di non voler raccontare nulla: «Ho chiesto che non fosse possibile parlare di tutto quello che riguarda l’argomento, né da parte mia né da parte di Laura». Ma poi spiega: «Semplicemente Laura Pausini ha fatto l’errore di non farmi sentire il brano e cambiarne il testo, dalla prima alla terza persona, cambiandone il significato.
È una questione tecnica e voglio bene a Laura, è una mia amica. In quel momento non lo è stata, ma se abbiamo risolto velocemente la questione è perché forse quel che ho detto non era lontano la verità».
Incalzato, prosegue: «Certo che è risolta la questione, non è stata così difficile da gestire, più che altro fastidiosa.
Non voglio alimentarla, potrei farlo e mi farebbe anche comodo a quanto pare, ma non sono il tipo. Ho dovuto essere pubblico per il rispetto della gente, perché mi sono arrivate valanghe di rotture sul fatto che quella canzone era sbagliata, quindi ho pensato fosse il caso di dirglielo».
[...]
Riguardandosi indietro, sostiene di non provare tenerezza: «No, io tenero non mi sono mai visto. Mi fa incazzare l'età, come per tutti. E mi fa piacere che oggi la casa discografica prenda con favore le mie proposte. Lo diceva anche Vasco Rossi che ero ingestibile.
All'epoca dissero anche che avevo scritto "Destinazione paradiso" perché volevo suicidarmi. Cazzate. Sono riusciti a darmi del maledetto a 23 anni, succedesse adesso sarebbe da internarli, dare un marchio così a un ragazzino può essere pesante, se ci avessi creduto sarei stato rovinato».
gianluca grignani a domenica in 2
All'epoca la sua popolarità era enorme: «Mi hanno proposto anche un film porno, lo giuro. Allora, non adesso» racconta fra il serio e il faceto.
E indecifrabile è anche il consiglio che darebbe al se stesso di 30 anni fa: «Stai lontano dalle donne dello spettacolo è quel che mi sono detto allora ed è l'unico consiglio buono che ho seguito.
Adesso sono separato felicemente, ma non avrei mai potuto stare con una donna di spettacolo, ho cercato di evitare di essere preso fra le grinfie, non sarei stato me stesso. So che sembra strano, ma vi assicuro che non è un consiglio stupido».
A Sanremo, quest'anno, aveva mandato una canzone? «No, no, perché avrei dovuto? L'album nuovo è mio, i pezzi ci sarebbero anche. Ma sono andato con "Quando ti manca il fiato" nel 2023 e non mi hanno dato nemmeno il premio della critica, perché regalargli un pezzo?».
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