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MADURO NON PERDONA – IN VENEZUELA, LA 65ENNE MARGGIE OROZCO È STATA CONDANNATA A 30 ANNI DI CARCERE PER AVER DIFFUSO IN UN GRUPPO WHATSAPP UN AUDIO CRITICO SULLA CRISI DEL PAESE SUDAMERICANO – LA DONNA, ACCUSATA DI TRADIMENTO ALLA PATRIA, INCITAMENTO ALL'ODIO E COSPIRAZIONE, HA AVUTO UN INFARTO MENTRE ERA DETENUTA IN UNA STRUTTURA DELLA POLIZIA, MA INVECE DI ESSERE PORTATA IN OSPEDALE, È STATA TRASFERITA IN UN PENITENZIARIO FEMMINILE…

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Marggie Orozco

(ANSA) - La giustizia venezuelana ha condannato a 30 anni di carcere la medica Marggie Orozco, 65 anni, accusata di aver diffuso in un gruppo WhatsApp un audio critico sulla crisi del Paese sudamericano. La sentenza, emessa il 14 novembre, si basa sui reati di tradimento alla patria, incitamento all'odio e cospirazione, dopo una denuncia presentata da una rappresentante dei Clap, i comitati di distribuzione alimentare utilizzati dal chavismo come strumento di controllo sociale.   

 

Orozco era stata arrestata il 5 agosto 2024 a San Juan de Colón, nello stato di Táchira, dopo aver invitato i vicini a partecipare alle presidenziali del 28 luglio. Durante la detenzione in una struttura della polizia bolivariana era stata vittima di un infarto, ma nonostante le condizioni di salute precarie è stata trasferita in un penitenziario femminile, secondo quanto denunciato dal marito.   

NICOLAS MADURO

 

Organizzazioni umanitarie come il Comitato per la libertà dei prigionieri politici, il Clippve, e il Comitato per la Libertà dei combattenti sociali denunciano gravi irregolarità nel processo, tra cui la negazione del diritto alla difesa.   

 

L'ex governatore di Táchira, César Pérez Vivas, ha definito la condanna "un atto perverso" contro una persona vulnerabile ed Ong internazionali come Amnesty International segnalano un aumento della repressione digitale, con applicazioni del governo come VenApp che raccolgono dati personali e sono usate per monitorare proteste e attività politiche.