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“INTERVENITE SUBITO, DIECI ANNI FA HA FERITO DUE PERSONE IN POCHE ORE” - LA TELEFONATA AI CARABINIERI DI MARIAGRAZIA LANNI, SORELLA GEMELLA DI VINCENZO, L’UOMO CHE HA ACCOLTELLATO ALLE SPALLE UNA 43ENNE A MILANO: HA RICONOSCIUTO IL FRATELLO DAL VIDEO E HA AVVISATO LE FORZE DELL’ORDINE CHE LO HANNO RINTRACCIATO POCHE ORE DOPO - TRA I DUE I RAPPORTI SI SONO FREDDATI DOPO L’AGGRESSIONE DEL 2015: LEI HA CONTINUATO LA SUA VITA DA IMPIEGATA AMMINISTRATIVA NELLA PROVINCIA DI BERGAMO E LUI, DOPO IL CARCERE…
Estratto dell’articolo di Armando Di Landro per il “Corriere della Sera”
Ha pensato subito alla possibilità, da scongiurare, che potessero esserci altri bersagli casuali, altre persone colpite in modo grave per strada, senza colpe. E ai carabinieri, al telefono, la sorella di Vincenzo Lanni l’ha detto: «Ho chiamato subito anche perché l’altra volta, dieci anni fa, lui aveva ferito due persone in poche ore. Intervenite!».
Bisogna immaginarla, questa sorella gemella, Mariagrazia Lanni, impiegata amministrativa che vive in un condominio nella tranquilla periferia di Bergamo […] Dieci anni fa subisce uno choc, quando ha 49 anni, nel momento in cui la informano che il fratello gemello, carattere difficile, da mesi chiuso in se stesso e disoccupato, ha ferito con un coltello, per strada, due anziani scelti a caso, perché, come ha sostenuto in caserma, voleva provare a uccidere.
[…] un’onta per una famiglia che si riteneva normale […] E un sospiro di triste sollievo: nessuno è morto, per fortuna. Ma tutto cambia.
[…] I rapporti fra loro a poco a poco si diradano, Vincenzo sembra volersi rifare una vita su binari nuovi, non quelli del passato, sceglie di confrontarsi con persone che non aveva mai incontrato, fossero pure gli educatori della 4Exodus di Varese. Sempre meno contatti, ma il punto di riferimento anche per gli operatori resta sempre lei, Mariagrazia, la parente più prossima. E in cuor suo, pur in una lontananza ormai consolidata, lei spera che qualcosa cambi, che quel male schizoide di Vincenzo possa essere cancellato, o almeno contenuto.
Ma è un grande ostacolo. E quel sottile filo di speranza, infatti, si spezza improvvisamente il 3 novembre 2025 con il coltello piantato nel fianco di una madre di 43 anni, ancora da lui, dal fratello gemello. I fotogrammi delle telecamere finiscono in rete, in televisione, e appena li vede Mariagrazia non ha dubbi: è lui.
Questa volta, però, il suo è uno choc diverso, è disillusione che corre veloce, il primo pensiero va all’idea dolorosa che in dieci anni non è cambiato nulla, che nulla in realtà è servito, ma è un pensiero che lascia subito posto al secondo: bisogna evitare altri guai. E lei ai carabinieri lo dice subito, al 112, poi lo ripete quando la richiamano da una linea separata: «L’altra volta aveva accoltellato una seconda persona nello stesso giorno».
Così […] I carabinieri arrivano in tempo, anche grazie a lei, la sorella gemella che non ha esitato un attimo e ha pensato ai rischi di ogni potenziale altra vittima
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