DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
1 – AMORE & SESSO. «RACCONTO L’EROTISMO MA IO NON SO TRADIRE»
Piero Degli Antoni per “la Nazione”
Irene Cao, di Pordenone, è l' autrice trentottenne della trilogia erotica (anche se lei non ama questa definizione) «Io ti guardo», «Io ti sento», «Io ti voglio» (350mila copie nel primo anno, tradotta in 12 Paesi), di cui a giugno per Rizzoli è uscito il quarto episodio, «Io ti amo».
In che ambiente familiare è nata?
«Semplicissimo, mia mamma casalinga, mio padre ha fatto moltissimi lavori, ma soprattutto camionista.»
Genitori severi?
«Severissimi, soprattutto mio padre. Proprio adesso stavamo litigando. Li sto aiutando a sistemare una vecchia casa che hanno a Tarvisio».
Come è arrivata alla scrittura?
«Ho sempre scritto racconti e diari, ma la sfida del romanzo è arrivata più tardi. Vengo da un percorso di studio accademico-scientifico, sono laureata in lettere classiche con un dottorato in storia antica.
Quando ho espresso l' intenzione di scrivere sono andata contro tutto e contro tutti. Mi dicevano: ma figurati, pubblicare è impossibile. Ho cercato su Google i nomi degli editor di varie case editrici e ho spedito il manoscritto.
Dopo un anno ho ricevuto una risposta da Michele Rossi della Rizzoli che non era proprio incoraggiante, mi diceva che era scritto bene ma che la storia in alcuni punti si ripeteva. Così ho buttato via tutto - ho proprio bruciato il manoscritto nella stufa, è stato un gesto catartico - e ho ricominciato da capo. È un consiglio che do sempre agli aspiranti scrittori: abbiate il coraggio di buttare via e ricominciare.»
So che non ama la definizione di scrittrice erotica, ma insomma parliamo di genere. Perché ha scelto proprio questo?
«Quando ho scritto il primo romanzo della trilogia, in Italia non erano ancora arrivate le Cinquanta sfumature. Io volevo raccontare semplici storie d' amore ma senza fermarmi sulla soglia della camera da letto. Gli editori mi hanno incoraggiato nell' insistere su queste scene».
Ha qualche modello?
«Non leggo niente di questo genere, non mi interessa. Penso che le mie lettrici siano state attratte da altri elementi, per esempio dalle città che racconto - Venezia, Roma, l' isola di Stromboli - e dai personaggi. Lui è uno chef, lei una restauratrice».
I suoi genitori hanno letto i libri? Che ne pensano?
«Non lo so. I romanzi girano per casa, ma mio padre non ha la passione della lettura. Mia madre non so, è molto riservata, discreta, molto dolce, vede sempre il mondo in rosa. Comunque sono felici, sanno che ho lottato molto per riuscire a pubblicare. Ma certo mio padre non lo dà a vedere: per sentirgli pronunciare un complimento ce ne vuole...»
Ho letto in una sua intervista che ha avuto degli amori sconvolgenti. In che senso?
«Non credo di averlo detto perché non è così. Certo, alcuni amori mi hanno turbata. Da quando ho pubblicato è successa una cosa strana, sono stata sommersa da una valanga di fan, per questo sono stata molto in ritiro».
Fan solo femminili?
«La gran parte sono donne. Ma anche qualche uomo che immagina chissà cosa di una scrittrice erotica. Appena mi conoscono, gli crolla il mito...»
Come spiega il successo dei suoi libri?
«Le lettrici si identificano in Elena, la protagonista. E si identificano perché racconto storie verosimili. Qui non ci sono jet privati o elicotteri come nelle Sfumature...»
Si dice che il suo protagonista sia ispirato allo chef Filippo La Mantia...
«Certo è siciliano come lui, e gli ho rubato alcune delle sue ricette... Ma credo che le lettrici abbiano apprezzato soprattutto l' immedesimazione con Elena».
piu sesso ad ogni capitolo di 50 shades
E qual è il segreto del successo di questa letteratura, scritta esclusivamente da donne?
«Non dovrei dirlo perché va contro il mio interesse, ma credo stia calando.
Le donne avevano bisogno di sentirsi ascoltate. Leggere questi libri sui mezzi pubblici, per esempio, le fa sentire più libere.
Eppure allo stesso tempo non mi spiego perché in parallelo crescano altri fenomeni negativi, come quello delle molestie».
Lei ha volutamente evitato il sadomaso. Perché?
«Quando tratti certi argomenti ci vuole sensibilità, rischi di dare un messaggio contraddittorio, il confine tra piacere e dolore è sottilissimo. Non rispecchia la mia visione della vita, non ho mai sperimentato pratiche del genere.»
Lei ha detto che nel tradimento il colpevole non è solo uno...
«Nel caso del tradimento di un uomo anche lei deve porsi qualche dubbio. La coppia è un organismo che va nutrito ogni giorno.
Qualche domanda deve farsela anche il tradito, o la tradita: cosa l' ha spinto, o spinta? È troppo semplice dire sei uno stronzo, vattene via. Nel caso di Elena e Leonardo, per esempio, è mancata la comunicazione: procedevano su due binari paralleli».
Lei ha tradito?
«Io non tradisco, casomai mollo prima. Il peso del tradimento sarebbe troppo forte per me, non riuscirei a sopportarlo».
È stata tradita?
«Penso di sì, più di una volta. Diciamo che il tradimento è più nell' indole maschile. Ma anche nel mio caso le domande me le sono fatte».
Oggi si diffonde il fenomeno del ghosting: scomparire senza spiegazioni. Che ne pensa?
«Ho sperimentato anche questo, e mi infastidisce. Ci vuole un' etica anche nel dire addio».
È fidanzata?
«No. Sono appena uscita da un rapporto naufragato ancora prima di cominciare, è coinciso proprio con l' uscita del libro».
Un autore che ama?
«Il mio preferito è Andrea De Carlo. Di lui ho letto tutto.
2 – SOTTOMESSE E FELICI, NUOVE SFUMATURE PER DONNE MODERNE
Piero Degli Antoni per “la Nazione”
In principio furono le Sfumature, anche se non è del tutto vero, come sostiene la stessa Irene Cao nell' intervista. Ma diciamo che il sadomaso soft di E.L. James pseudonimo di Erika Leonard ha sdoganato la letteratura erotica nei confronti delle donne.
Le quali non solo hanno evidentemente trovato nei libri della scrittrice inglese lo sfogo alle loro fantasie fin lì represse, ma le hanno trovate modulate secondo la psicologia femminile. Tutto però all' insegna del politically correct: il sadomaso è regolato da un contratto ben preciso tra i protagonisti, quindi non c' è prevaricazione maschile, e il tutto viene benedetto dal più borghese dei matrimoni.
Dalle Sfumature è però partito un vero e proprio ciclone di letteratura erotica che ha coperto ogni sfumatura, appunto, possibile, dal sadomaso al soft al porno vero e proprio.
Citiamo solo come esempi più recenti «International Guy» di Mondadori a firma di Audrey Carlan, oppure la trilogia «King», «Queen», «Desire» di Meghan March per Sem, o ancora l' ennesima trilogia (numero perfetto, si vede, e non solo nell' editoria), «The Bridge Series» edito da Newton Compton e scritta da Meredith Wild.
Le caratteristiche che accomunano questi libri - nati evidentemente per suggere un po' del successo delle Cinquanta Sfumature - è l' ambientazione «ricchi ma belli».
Gli uomini protagonisti rivestono i più frusti cliché delle fantasie femminili: non solo alti, belli, palestrati, ma pure ricchi e potenti: manager, maghi della finanza, amministratori delegati. Gli eroi sono la versione addolcita del macho alla Mickey Spillane: duri ma teneri, sicuri ma cuccioloni, brutali alla bisogna ma romantici nel cuore.
Le donne possono essere manager inaridite alla ricerca della propria femminilità o ingenue quanto incaute ragazze virginali. Il bello è che un panorama del genere avrebbe dovuto far inorridire le femministe d' antan, mentre oggi E.L. James e compagnia sono viste come le nuove liberatrici del sesso femminile, le vessillifere di una rivoluzione sessuale paragonabile a quella sessantottesca.
Incatenate, ammanettate e frustate, però felici. Niente a che vedere con le antesignane del genere erotico al femminile come Anais Nin con il suo «Delta di Venere» o Erica Jong che in «Paura di volare» rivendicava il diritto delle donne a fare sesso senza amore proprio come gli uomini. I veri ispiratori dell' erotismo in rosa che va per la maggiore adesso sembrano piuttosto il marchese De Sade e Von Sacher Masoch. Non sempre teneri con le donne, e rigorosamente maschi.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – VIVENDI VENDE? I CONTATTI TRA BOLLORÉ E IL FONDO BRITANNICO CVC VANNO AVANTI DA TRE…
FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…
DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN…
COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…