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ISRAELE HA UN PROBLEMA: HA BISOGNO DELLE ZIO SAM PER ESPUGNARE LA “MONTAGNA ATOMICA” IRANIANA – IL SITO NUCLEARE DI FORDOW È UN GIGANTESCO BUNKER NEL QUALE IL REGIME DEGLI AYATOLLAH HA INSTALLATO UNA PARTE DELLE CENTRIFUGHE NECESSARIE PER ARRICCHIRE L’URANIO, A UNA PROFONDITÀ DI 100 METRI – L’AVIAZIONE ISRAELIANA È IN GRADO SOLO DI “GRAFFIARE” L’ESTERNO DELL’IMPIANTO, SOLO L’ESERCITO AMERICANO HA LE BOMBE “GBU 57A”, ABBASTANZA POTENTI PER DANNEGGIARLO…
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
La chiave è protetta dalla «montagna sacra», il sito nucleare di Fordow. È all’interno di questo gigantesco bunker che l’Iran ha installato una parte delle centrifughe necessarie per arricchire l’uranio. Un obiettivo duro anche per l’aviazione israeliana in grado per ora solo di «graffiare» l’esterno di un impianto fondamentale. Le ultime immagini satellitari hanno mostrato, per ora, conseguenze minori per un muro di contenimento lungo una via d’accesso, nulla di rilevante.
La Repubblica islamic […] per otto anni ha guerreggiato con l’Iraq, usando anche i missili terra-terra, strumento bellico oggi irrinunciabile. In quello stesso periodo è stata testimone del raid israeliano sul reattore nucleare iracheno di Osirak, primo atto di contro-proliferazione messo in atto da Tel Aviv.
Ed ha compreso che se avesse voluto sviluppare il settore atomico (anche civile) avrebbe dovuto pensare come proteggerlo. Da qui il piano di strutture nel sottosuolo, in grado di incassare colpi, come Fordow e più di recente a Kolan Gaz, a sud di Natanz.
La regione dei martiri
impianto nucleare di Fordow in iran
La costruzione del «laboratorio» è iniziata nel periodo 2006-2007 mentre il regime ne ha riconosciuto l’esistenza solo nel 2009. La scelta del luogo è stata determinata dalle caratteristiche della zona montuosa perfetta per essere utilizzata come «rifugio». Secondo alcuni c’è anche un risvolto simbolico: la regione di Fordow ha avuto un’alta percentuale di «martiri» nel conflitto con le truppe di Saddam Hussein e non è molto distante dalla città santa di Qom, faro dell’Islam sciita. […]
L’impianto sarebbe composto da una serie di spazi, molto ampi, dove sono stati sistemati gli equipaggiamenti. Un rapporto del RUSI britannico stima che siano ad una profondità di 90-100 metri, un livello sufficiente per resistere ad un attacco da parte israeliana.
L’aviazione dispone di ordigni anti-bunker, ne ha usati molti per eliminare i capi dell’Hezbollah ospitati in gallerie ricavate sotto i palazzi ma non ha in dotazione le GBU 57A messe a punto dal Pentagono, bombe sganciabili dai bombardieri B 2.
Scudo anti commandos
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
Infatti, in questi giorni osservatori e diplomatici hanno ribadito ai media: solo con un intervento americano è possibile danneggiare Fordow e non è neppure certo che basti. Sono state formulate varie ipotesi tenendo conto degli strati di cemento, terra e altro materiale impiegato dagli operai per trasformare il «centro» in una fortezza. Con margini di dubbio legati alla mancanza di dati precisi.
Le difese interne sono accompagnate da contromisure attorno al perimetro per sventare attacchi da parte di commandos. Mesi fa, una ricostruzione apparsa sul New York Times dedicata ai piani dell’IDF (Forze di difesa israeliane) non escludeva un intervento di forze speciali dopo uno strike, un’alternativa per sopperire alla mancanza di bombe sufficientemente potenti. E un’azione delle truppe d’élite israeliane in Siria, a marzo, con l’incursione nella fabbrica di missili sotterranea di Maysaf è stata interpretata da alcuni anche come una prova pensando all’Iran.
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
Prevedibile che i pasdaran abbiano aumentato il numero di uomini per rendere troppo rischiosa un’operazione del nemico ma anche un semplice sabotaggio, l’altra via scelta da Mossad per causare danni a Natanz. Solo che alcune carte le puoi giocare una volta, l’avversario impara la lezione, anche se proprio gli ultimi episodi dimostrano che a Teheran qualcuno non ha svolto fino in fondo il proprio compito tra errori e sottovalutazione. […]
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse1
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran 3
esplosioni vicino all impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
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