jamil abdullah al amin

LA GUERRA È FINITA PER JAMIL ABDULLAH AL-AMIN – LO STORICO LEADER DEL “BLACK POWER” È MORTO A 82 ANNI IN UN CARCERE DELLA NORTH CAROLINA, DOVE SCONTAVA L’ERGASTOLO – NEGLI ANNI SESSANTA, CON IL NOME DI H. RAP BROWN, PREDICÒ LA RESISTENZA ARMATA CONTRO L'“OPPRESSIONE BIANCA”, IN CONTRAPPOSIZIONE ALLA STRATEGIA NON VIOLENTA DEL MOVIMENTO PER I DIRITTI CIVILI. SOSTENEVA CHE "LA VIOLENZA È NECESSARIA, FA PARTE DELLA CULTURA AMERICANA”. NEGLI ANNI '70 SI CONVERTÌ ALL’ISLAM E SI RITIRÒ A VITA PRIVATA. FU ARRESTATO NEL 2000 PER L'OMICIDIO DI UN VICE SCERIFFO…

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Jamil Abdullah Al Amin

(ANSA) - Jamil Abdullah Al-Amin, il carismatico leader del Black Power, è morto a 82 anni in un ospedale in un carcere della North Carolina, dove scontava un ergastolo. La sua morte è stata confermata da Kristie Breshears, direttrice delle comunicazioni del Federal Bureau of Prisons, che gestisce l'ospedale.

 

La donna non ha specificato la causa. A febbraio, il Washington Informer aveva riferito che Al-Amin era affetto da mieloma multiplo e che le sue condizioni di salute stavano peggiorando.

 

Con il nome di H. Rap Brown, definì la militanza nera negli anni '60 con un appello alle armi contro l'oppressione bianca, vivendo successivamente in silenzio come religioso musulmano e negoziante fino al suo arresto nel 2000 per l'omicidio di un vice sceriffo.

 

Jamil Abdullah Al Amin

Prima di convertirsi all'Islam e cambiare nome negli anni '70, Al-Amin fu uno degli oratori più infuocati tra gli attivisti del Black Power emersi alla fine degli anni '60 per sfidare la leadership e la strategia non violenta del movimento per i diritti civili.

 

Ammiratore della rivoluzione cubana, predicava la resistenza armata e il separatismo, dichiarando che "la violenza è necessaria. La violenza fa parte della cultura americana. È americana come la torta di ciliegie".

 

Con il suo caratteristico basco nero e gli occhiali da sole, la sua mente agile, la sua imponente statura e la sua chioma afro, era una figura persuasiva e carismatica per molti, abile nel radunare il pubblico nero alla sua causa, allarmando al contempo molti ascoltatori bianchi.

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