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JEFFREY EPSTEIN ANDÒ 17 VOLTE ALLA CASA BIANCA DURANTE LA PRESIDENZA CLINTON - IL "PROCESSO MAXWELL" A MANHATTAN SCOPERCHIA UN MONDO SEGRETO. MINORENNI "ADDESTRATE" A PROSTITUIRSI E I LEGAMI CON BILL CLINTON (NON È CHIARO SE OGNI VOLTA EPSTEIN AVESSE INCONTRATO IL PRESIDENTE DI PERSONA, NÉ SE BILL FOSSE ALLA CASA BIANCA IN QUEL MOMENTO) - I RITI INTIMIDATORI AL PERSONALE...

Francesco Semprini per "La Stampa"
 

Ghislaine Maxwell, Jeffrey Epstein e Bill Clinton

«Ricordati di non sentire nulla, non vedere nulla e non dire nulla se non per rispondere a una nostra domanda». Era questo il rito intimidatorio con il quale Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell istruivano il personale che prendeva servizio nelle magioni del finanziere «predatore» a Palm Beach, New Mexico, New York e sull'isola privata nelle Isole Vergini americane.

Juan Alessi 2

 
È quanto emerso nelle prime battute del processo alla sodale del finanziere 66 enne travolto da uno scandalo sessuale e accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione e traffico di minori, trovato morto impiccato nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di Manhattan, dove era recluso in attesa del processo.
 

Bill Clinton e Ghislaine Maxwell sul jet di Epstein

Nel quarto giorno del processo federale di Maxwell per sfruttamento della prostituzione minorile ed altri capi di imputazione per cui rischia sino a settanta anni di carcere, è stato ascoltato l'ex domestico di Palm Beach, Juan Alessi. Dal suo racconto emerge il profilo di Maxwell come una despota che faceva richieste quasi impossibili. Ordinava ai dipendenti della villa di tenere gli occhi bassi, di non parlare a meno che non fossero stati interpellati e di ripulire e mettere a posto i giocattoli sessuali sparsi per casa e di cui si faceva ampio uso.

Processo a Ghislaine Maxwell, Juan Alessi

 
Nessun dettaglio veniva lasciato al caso, dall'assicurarsi che ogni scatola di fazzoletti fosse piena, al controllo dei buchi nella recinzione in modo che lo Yorkshire di Maxwell, «Max», non scappasse. La donna, prima fidanzata di Epstein e poi complice nel crimine, era il suo «numero 2» e gestiva le proprietà occupandosi di assunzione e licenziamento del personale.
 
Per instillare ai sottoposti gli imprescindibili doveri aveva compilato un libretto di istruzioni di 58 pagine che includeva elenchi di controllo delle attività che dovevano svolgere ogni giorno per ogni singola stanza delle case. «Era degradante il modo in cui mi trattava», ricorda Alessi che ha lavorato per Epstein e Maxwell dal 1990 al 2002.
 

Processo a Ghislaine Maxwell, Juan Alessi 2

L'uomo descrive un ambiente disfunzionale dove le donne andavano e venivano a tutte le ore del giorno e della notte e dove lui doveva cambiare asciugamani e lenzuola almeno tre volte al dì. Racconta di aver visto «centinaia» di donne passare per la villa di Epstein nei 12 anni di servizio. Prendevano il sole a bordo piscina in topless e venivano chiamate a turno per fare massaggi a Epstein, mentre la maggior parte sembrava avere più di 20 anni, Alessi ne ricorda due molto più giovani.
 

Processo a Ghislaine Maxwell

Una era «Jane», pseudonimo utilizzato dall'accusa per una delle vittime di Maxwell da lei accusata di complicità in molestie. «Era una ragazza straordinariamente bella», ha detto l'ex dipendente, spiegando alla giuria che Jane inizialmente ha visitato la villa con sua madre, e poi ha iniziato a venire da sola. Alessi l'avrebbe presa a scuola e portata alla villa molte volte, oltre ad accompagnarla all'aeroporto, dove si imbarcavano sul jet privato di Epstein, il «Lolita» insieme allo stesso finanziere, a Maxwell e alla sua assistente di lunga data, Emmy Tayler.
 

Bill Clinton e Jeffrey Epstein

Un'altra ragazza che Alessi ricordava spesso presente a casa era Virginia Roberts, «sembrava avere circa 14 o 15 anni, ed era una visitatrice abituale». Così come Roberts Giuffre adescata per strada e reclutata nell'esercito delle sfruttate. La ragazza in precedenza aveva citato Maxwell in tribunale civile sostenendo che lei ed Epstein l'avevano fatta prostituire con uomini potenti, tra cui - dice - il principe Andrea e l'avvocato Alan Dershowitz. Entrambi gli uomini hanno negato le accuse.
 

Epstein, Maxwell e Bill Clinton

È però la lista di amicizie e frequentazioni illustri di Epstein a far tremare una serie di potenti dentro e fuori gli Stati Uniti. Personalità in alto come dimostrerebbe le almeno 17 visite alla Casa Bianca nei primi anni della presidenza di Bill Clinton, fatte dal finanziere. A rivelarlo sono i registri dei visitatori secondo cui in alcune occasioni Esptein è stato al 1600 di Pennsylvania Avenue anche due volte in un giorno.
 

Processo a Ghislaine Maxwell 2

In un'occasione, il 29 settembre 1993, Epstein ha partecipato a un evento in cui è stato fotografato con Maxwell assieme a Clinton. Secondo il Daily Mail, Epstein è tornato alla Casa Bianca 12 volte nel 1994, ma dai documenti ufficiali sembra che il presidente, la maggior parte delle volte, non fosse in sede.

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