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L'EXIT STRATEGY DI JOHN ELKANN – JAKI, CHE HA OTTENUTO L’OK DELLA PROCURA PER LA MESSA IN PROVA PER USCIRE DAL PROCESSO SULL’EREDITA’ DELLA NONNA MARELLA AGNELLI, SVOLGERÀ PER DIECI MESI IL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ IN UNA STRUTTURA DEI SALESIANI – IL PRESIDENTE DI STELLANTIS SARÀ IMPIEGATO COME TUTOR, IN UNA DELLE TANTE ATTIVITÀ NO PROFIT ORGANIZZATE DALL’ISTITUTO RELIGIOSO, CHE VANNO DALL’ISTRUZIONE AI CORSI DI SPECIALIZZAZIONE, PER RAGAZZI E PERSONE IN DIFFICOLTÀ – A ELKANN SONO CONTESTATI I REATI DI DICHIARAZIONE INFEDELE E TRUFFA AI DANNI DELLO STATO...
Estratto dell’articolo di Massimiliano Nerozzi per il “Corriere della Sera”
La bozza del programma per la messa alla prova è stata pianificata già da qualche tempo con l’Uepe, l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna: John Elkann svolgerà il lavoro di pubblica utilità in una struttura dei Salesiani, probabilmente come tutor, in una delle tante attività no profit organizzate dall’istituto religioso fondato a metà Ottocento a Torino da San Giovanni Bosco.
Attività che, a seconda dei casi, vanno dall’istruzione ai corsi di specializzazione, per ragazzi e persone in difficoltà. Va da sé, ottenuto il parere favorevole della Procura diretta da Giovanni Bombardieri, l’accordo dovrà essere approvato dal giudice.
Dopodiché, come ricordava l’altro giorno l’avvocato Paolo Siniscalchi, uno dei difensori del presidente di Stellantis, «se tale proposta sarà accolta, il procedimento sarà sospeso e all’esito positivo della prova (10 mesi, ndr) si concluderà con una sentenza di estinzione di tutti i reati» contestati.
Lo scenario è quello dell’inchiesta della Guardia di finanza — coordinata dall’Aggiunto Marco Gianoglio e dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti — nell’ambio dell’eredità di Marella Caracciolo, la vedova dell’Avvocato, e — secondo gli investigatori — delle conseguenti ipotesi di reato, di dichiarazione infedele e truffa ai danni dello Stato.
Un’indagine che tra perquisizioni, rogatorie in Svizzera e Lussemburgo, analisi documentali, ha portato all’accertamento di «una massa ereditaria non sottoposta a tassazione per un valore pari a circa un miliardo di euro». E, da qui, «il versamento all’Erario di complessivi 183 milioni di euro», sulla base di quattro verifiche fiscali operate dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino delle Fiamme gialle. [...]
Una volta ottenuto il sì del giudice, John Elkann potrà metterci un punto seguendo il programma di messa alla prova, che dovrà specificare mansioni, orario di svolgimento della prestazione lavorativa (non retribuita, of course), alcune ore settimanali, il tutto nel rispetto delle esigenze di vita del richiedente la messa alla prova.
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