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L’ARSENIO LUPIN DELL’ADRIATICO TRADITO DAI SUOI SOLLAZZI EROTICI - AD OSIMO, VICINO ANCONA, UN LADRO DIMENTICA IL TELEFONINO SUL LUOGO DEL FURTO - AD INCASTRARLO UNA SEX CHAT SPECIALIZZATE IN SCAMBIO DI COPPIE, DOVE AVEVA ANCHE POSTATO UNA FOTO DI LUI SEMINUDO

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Da “www.ilmessaggero.it”

LADROLADRO

 

Il ladro perde il cellulare sul luogo del furto a Osimo (Ancona). Ma non è stata la sim card contenuta nel dispositivo ad incastrare a responsabilità il 30enne osimano D.L, intestata ad un prestanome. Il giovane ha firmato il furto per aver lasciata aperta, proprio su quel telefonino, una sex chat specializzate in scambio di coppie, dove anche postato una foto di lui seminudo.

 

Hanno chiuso il caso davvero in pochi giorni gli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Osimo, denunciando D.L. per furto aggravato e continuato ai danni di un laboratorio di un idraulico che si trova proprio nelle vicinanze della abitazione del 30enne.

 

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Lui non ha battuto ciglio quando i poliziotti gli hanno fatto vedere la sua foto in costume quasi adamitico, lasciata nella chat erotica. Anzi si è giustificato spiegando che avrebbe voluto mettersi in proprio e che aveva necessità di quel materiale per far partire la sua azienda.

 

Tutto è cominciato circa 2 settimane fa, quando un idraulico osimano si è presentato in Commissariato per lamentare la sottrazione sistematica di ricambi e strumentazioni da lavoro dal deposito del suo laboratorio.

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Durante il sopralluogo svolto dagli agenti dell’Ufficio Anticrimine, è stato ritrovato il telefonino abbandonato che non apparteneva né al titolare dell'attività né a suoi collaboratori. Dall'analisi dell'apparecchio gli investigatori sono riusciti a risalire all’utilizzatore del dispositivo e quindi al presunto autore dei furti consumati, a più riprese e in orario notturno, nell’azienda.

 

C'è voluto poco agli uomini del vice questore Mariella Pangrazi per individuare il giovane, dipendente di un’azienda specializzata in installazione e assistenza caldaie, che aveva perso quel cellulare di proprietà di un collega straniero, mentre tentava di commettere l’ennesimo colpo ai danni dell’artigiano. Il 30enne abita vicino al magazzino della vittima, pertanto monitorava da casa sua gli spostamenti dei camion che rifornivano la ditta. Poi di notte si introduceva all'interno e lo ripuliva di merce e attrezzi.

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