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Luigi Ippolito per il Corriere della Sera
Ci sono attentati terribili e sanguinosi come quello al concerto di Manchester di Ariana Grande o quello sulle Ramblas a Barcellona. E ci sono terroristi fai-da-te che sembrano presi di peso da un episodio di Mr Bean.
Come l' aspirante kamikaze di venerdì scorso a Buckingham Palace, che voleva in realtà attaccare il castello di Windsor. Solo che il navigatore satellitare lo ha spedito per sbaglio in un pub e allora lui ha dovuto cambiare obiettivo: finendo comunque per essere arrestato.
Mohlussunnath Chowdhury è un autista di Uber di 26 anni, nato in Gran Bretagna ma di origini bengalesi. Venerdì scorso ha lasciato un biglietto alla sorella Sneha, di 23 anni, in cui scriveva: «Quando leggerai queste parole, inshallah , io sarò con Allah. Non piangere e sii forte. Lo shahid (martire) porterà 70 membri della sua famiglia con sé in paradiso. Io ti poterò lì, inshallah ».
Poi le minacce: «Dì a tutti che gli voglio bene e che dovrebbero combattere contro i nemici di Allah. La Regina e i suoi soldati finiranno nelle fiamme dell' inferno, vanno in guerra contro i musulmani in giro per il mondo e li uccidono senza pietà».
Quindi il giovane ha caricato una spada da samurai nella sua Toyota Prius blu e ha inserito nel navigatore il suo obiettivo: Windsor Castle. Ma la tecnologia lo ha tradito e dopo un po' si è ritrovato davanti a un pub: chiamato proprio Windsor Castle. Ha capito che quello non poteva essere il teatro di un gesto terroristico clamoroso e allora si è diretto verso qualcosa di più facilmente identificabile: Buckingham Palace.
Ma il maldestro jihadista è riuscito solo a fermare la macchina nella piazza del palazzo, a pochi metri da una pattuglia di agenti. Quando questi lo hanno avvicinato si è messo a gridare «Allah Akbar» e ha tentato di afferrare la scimitarra. I poliziotti lo hanno rapidamente immobilizzato riportando solo lievi tagli alle mani.
Le forze dell' ordine hanno perquisito la casa di Luton, a nord di Londra, dove Chowdhury viveva con i genitori e la sorella, e hanno sequestrato un cellulare e un computer portatile: probabilmente forniranno la chiave per capire il possibile percorso di radicalizzazione su Internet.
Gli ex vicini di casa della famiglia a Uxbridge, sobborgo a ovest di Londra, hanno raccontato che entrambi i fratelli sono andati a una scuola elementare gestita dalla Chiesa d' Inghilterra: è probabile dunque che, come in molti altri casi, non si abbia a che fare con un pio musulmano ma con uno sbandato dalla biografia accidentata.
Questo non toglie che la polizia in Gran Bretagna sia sempre in stato di massima allerta propri per prevenire attacchi da parte di lupi solitari che sfuggono ai radar dell' intelligence: ormai basta un' auto e un coltello per fare una strage.
E si ritiene che gli estremisti residenti nel Regno Unito siano almeno 35 mila: sorvegliarli tutti è pressoché impossibile.
Chowdhury è stato comunque incriminato per preparazione di atti terroristici e rischia l' ergastolo. Difficilmente avrà un' altra chance di impostare meglio il navigatore.
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