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Da “la Repubblica”
STRAGE DI NIZZA - MOHAMED BOUHLEL
L'attentatore di Nizza si recava regolarmente in Italia. Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il franco-tunisino che il 14 luglio scorso a bordo di un tir falciò la folla uccidendo quasi novanta persone durante i festeggiamenti lungo la Promenade des Anglais, «frequentava con regolarità l' Italia assieme a uomini barbuti, radicalizzati, per portare cibo ai migranti siriani».
O almeno, così riferisce uno dei presunti complici dell' autore della strage. Che ha anche aggiunto un dettaglio: il l 5 agosto 2015, un anno prima dell' attacco, l' attentatore sarebbe stato «controllato al confine di Ventimiglia mentre si trovava a bordo di una Fiat con tre uomini fra cui uno noto ai servizi di intelligence per un dossier legato alla filiera siriana».
La versione del presunto complice è stata ascoltata dagli inquirenti francesi, e a riferirla in questi termini è stata l' emittente televisiva BFM- TV. Se venisse confermata, getterebbe una luce nuova sull' attentato rivendicato dall' Isis. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, Bouhlel aveva subìto una radicalizzazione rapida, avvenuta in poche settimane. Stando invece alla testimonianza, Bouhlel premeditò a lungo l' attacco.
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