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GERMANIA STUPEFACENTE! ALLA SCOPERTA DEL PAESE LABORATORIO DELLE DROGHE - L'EROINA FU INVENTATA NEL 1897 DA UN CHIMICO DELLA BAYER E VENIVA DATA ANCHE AI NEONATI CONTRO LE COLICHE - GLI OPPIACEI NELLA GRANDE GUERRA E LA METAFENTAMINA DI HITLER - IL PERVITIN USATO DALLO STATO MAGGIORE DELLA WERMACHT COME EUFORIZZANTE (OLTRE CHE DALLE DONNE PER COMBATTERE LA FRIGIDITÀ)

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Paolo Sebastiani per La Verità

GERMANIA DROGHEGERMANIA DROGHE

 

La droga è una piaga che tormenta la società moderna. Chi assume stupefacenti oggi, tuttavia, lo fa consapevolmente.

 

Non è sempre stato così, tuttavia. Fino a due secoli fa, dell' ampia gamma di sostanze psicotrope reperibili oggi non ne esisteva praticamente nessuna. Il termine droga - dall' olandese droog secco - era utilizzato per indicare i generi voluttuari essiccati (come le spezie o il tè) provenienti dalle colonie.

 

In seguito questa parola passò a designare tutti i farmaci e i medicinali. Con la rivoluzione industriale il mondo iniziò a cambiare a ritmi serrati e la chimica fece il suo ingresso sulla scena della farmacologia, per non uscirne più.

 

Un giovane aiuto farmacista in una remota cittadina della Germania, Fredrich Serturner, riuscì a isolare la morfina, il principale alcaloide dell' oppio, capace di trasformare il dolore in piacere. Fu una scoperta sensazionale. Per la prima volta nella storia dell' umanità il dolore poteva essere alleviato, se non eliminato, con dosi precise di una sostanza specifica.

pervitin la droga dei nazistipervitin la droga dei nazisti

 

La presunta sostanza miracolosa si impose in tutti i ceti sociali e in ogni angolo del globo.

 

All' epoca, in qualsiasi drugstore degli Stati Uniti erano disponibili succhi con effetto sedativo contenenti morfina e bevande miste contenenti cocaina (come il Vin Mariani e la Coca-Cola), che venivano usate per combattere i disturbi dell' umore o come euforizzanti.

 

Nel 1897 il chimico della Bayer, Felix Hoffmann, sintetizzò l' acido acetilsalicilico, estraendolo dalla corteccia di salice. Il preparato, lanciato con il nome di aspirina, fu un successo clamoroso. Pochi giorni dopo il geniale ricercatore inventò un' altra sostanza destinata a diventare, invece, una piaga mondiale: la diacetilmorfina.

 

Il derivato semisintetico della morfina, prima droga sintetica mai conosciuta, fu immesso sul mercato con il nome di eroina, per l' eroico effetto sedativo e antinfiammatorio prodotto sui pazienti. Propo Fu sintetizzata a fine Ottocento da un aiuto farmacista, Fredrich Serturner, per alleviare il dolore.

 

la temmler di berlino fabbricava droga per soldatila temmler di berlino fabbricava droga per soldati

Nel 1897 Felix Hoffmann, chimico della Bayer, ricavò dalla morfina un derivato semisintetico, l' eroina. Veniva raccomandata ai neonati per le coliche.

 

sta quale rimedio contro l' emicrania e come sciroppo per la tosse per i bambini, veniva raccomandata anche per i neonati, in caso di disturbi del sonno e di coliche intestinali. La Germania divenne il laboratorio del mondo.

La situazione non cambiò nemmeno al termine della prima guerra mondiale. La perdita dei possedimenti coloniali e le fortissime ristrettezze cui fu soggetto il popolo tedesco, in virtù del trattato di Versailles, indussero a cercare metodi artificiali di produzione di sostanze altrimenti irreperibili.

 

Le profonde ferite fisiche e psichiche inferte dalla sconfitta, poi, portarono a un aumento della richiesta di droga. Gli abitanti di quello che era stato il temuto secondo Reich avevano bisogno di lenire il dolore, rifugiandosi in mondi immaginari. Le società tedesche conquistarono così la leadership sul mercato mondiale: gli oppiacei, soprattutto, erano una specialità teutonica.

 

La neo costituita Repubblica di Weimar detenne per tutta la sua travagliata durata il poco invidiabile primato per la produzione di morfina, eroina e cocaina. I colossi farmaceutici germanici controllavano, infatti, l' 80 per cento del mercato della cocaina, raffinando pressappoco l' intera produzione sudamericana di foglie di coca. La crescita inarrestabile dell' inflazione produsse una sensazione di disperazione senza precedenti, attirando nel vortice tossico persone di ogni ceto sociale e di ogni età.

 

HITLERHITLER

L' idea che non ci sarebbe stato un domani corrose i valori etici sui quali era stato edificato il rigido tessuto sociale prussiano, a favore di un' effimera cultura del divertimento.

Con l' avvento del nazismo le aspettative della popolazione tedesca furono radicalmente modificate, ma l' ormai abituale propensione ad assumere sostanze chimiche rimase, spostandosi verso nuove sostanze in grado di soddisfare le mutate esigenze. Il desiderio di fluttuare in dimensioni immaginarie fu surrogato da quello di essere perfettamente svegli ed efficienti, come richiesto dai nuovi ritmi di vita.

 

In un periodo in cui ogni cosa parlava di rinnovamento, un efficace eccitante era ciò che ci voleva. Le Olimpiadi di Berlino del 1936 avevano visto gli atleti statunitensi raggiungere risultati sbalorditivi, primo tra tutti il centometrista di colore Jesse Owens. Il segreto degli atleti d' oltreoceano non risiedeva in una preparazione atletica migliore, bensì in una potente anfetamina: la benzedrina.

 

La società chimica Temmler investì tutte le risorse destinate alla ricerca in un prodotto che superasse quello americano. I chimici decisero di sviluppare un lavoro compiuto da alcuni ricercatori giapponesi che, nel 1887, avevano sintetizzato per la prima volta una molecola iper stimolante denominata N-metilanfetamina, perfezionandone la formula nel 1937.

 

La Temmler registrò all' ufficio brevetti di Berlino la prima metilanfetamina tedesca, la loro versione dei medicinali rivitalizzanti, che eclissava di gran lunga la benzedrina americana. Nome commerciale: Pervitin. Una sostanza in grado di superare rapidamente la barriera emato-encefalitica e di scatenare nel cervello umano un fuoco d' artificio neuronale.

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I sensi si acuiscono, l' energia aumenta, la paura e il senso di fatica svaniscono. Il nuovo ritrovato prometteva di essere un affare senza precedenti, così fu organizzata una campagna pubblicitaria come in Europa non se ne erano mai viste. Emulando il successo ottenuto dalla Coca-Cola company, la capitale prussiana fu tappezzata di cartelli pubblicitari del Pervitin. Ma la Temmler non si fermò qui.

 

Decine di rappresentanti furono inviati in tutto il Paese a visitare i grandi ambulatori, gli ospedali e le cliniche. Nella descrizione si legge: «La gioia di vivere infusa dal Pervitin ai soggetti rassegnati è uno dei doni più preziosi che si possano fare ai malati». «Con le compresse di Pervitin si può combattere anche la frigidità femminile». Il foglietto illustrativo specificava, inoltre, che il farmaco era studiato per integrare, grazie all' energia sprigionata, nel processo lavorativo «simulatori, scansafatiche, guastafeste e brontoloni».

 

Lo stimolante iniziò ad andare a ruba, diventando ben presto un compagno della giornata lavorativa del popolo tedesco.

adolf hitleradolf hitler

 

La presunta panacea prese piede in tutte le classi sociali, dagli operai alle catene di montaggio, ai burocrati. Furono immesse sul mercato persino deliziose praline di cioccolato ripiene di metanfetamina.

 

«Le praline Hildebrand ti tirano sempre su di morale», recitava lo slogan. Il dogma nazionalsocialista richiedeva un continuo superamento dei limiti sotto tutti i profili, umani e territoriali. Il Pervitin divenne, così, un genere di prima necessità.

 

Il Reich doveva tornare grande, ad ogni costo. Il dottor Theo Morell, medico personale del Führer, svolse un ruolo fondamentale in questo contesto di politica espansionistica. Il medico conquistò la fiducia di Hitler, guarendolo da un problema intestinale che lo affliggeva da tempo con il preparato Mutaflor. Ceppi batterici estratti per la prima volta nel 1917 dalla flora intestinale di un sottoufficiale che, a differenza di molti commilitoni, aveva superato la guerra balcanica senza disturbi intestinali. In Germania il preparato è ancora in commercio: viene pubblicizzato per il suo «principio naturale unico, escherichia coli ceppo Nissle 1917»» e utilizzato nel trattamento di infiammazioni intestinali croniche.

 

La seconda guerra mondiale rese i servigi del dottor Morell sempre più indispensabili. Il Führer doveva essere in grado di sopportare pressioni inaudite e così il suo apparentemente invincibile esercito. Il Pervitin divenne il farmaco più richiesto dallo Stato maggiore della Wehrmacht per i propri soldati e il più utilizzato da Adolf Hitler. Il futuro premio Nobel per la letteratura, Heinrich Böll, nelle lettere inviate dal fronte alla famiglia chiede il miracoloso rimedio.

HITLER PERVITINHITLER PERVITIN

L' uso prolungato lo rese dipendente e per tutta la vita non sarebbe riuscito a rinunciarvi, come molti sopravvissuti alla tragedia che ha cambiato il volto del mondo.