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A MACRON PRUDONO LE MANI (ANZI, LE TRUPPE) – DOPO LA SPARATA DEL TOYBOY DELL’ELISEO SULL’INVIO DI TRUPPE DI TERRA IN UCRAINA, 1400 MILITARI FRANCESI HANNO INTENSIFICATO L’ADDESTRAMENTO NELLA BASE DI CORRÈZE – IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLE FORZE ARMATE FRANCESI, THIERRY BURKHARD: “DOBBIAMO MOSTRARE A PUTIN CHE IL CONTESTO DENTRO IL QUALE LUI PENSA LA GUERRA NON È COSÌ TRANQUILLO” – NELLE DICHIARAZIONI DEI GENERALI NON SI FA PIÙ DISTINZIONE TRA TRUPPE COMBATTENTI E NON...

Estratto dell’articolo di Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”

 

EMMANUEL MACRON ESERCITO

«Se vuoi la pace prepara la guerra», l'adagio latino non è mai stato tanto di moda in Francia come in questo periodo. E non si tratta solo di parole o di frasi diplomaticamente scorrette come quelle pronunciate il 26 febbraio da Macron quando aveva affermato a bruciapelo che «non si può escludere niente», nemmeno l'invio di truppe di terra in Ucraina.

 

Ieri per la prima volta il capo di stato maggiore delle forze armate francesi, il generale Thierry Burkhard ha reagito a questa ipotesi che ha fatto tremare - e arrabbiare - le cancellerie di mezzo mondo. «Dobbiamo mostrare a Vladimir Putin che il contesto dentro il quale lui pensa la guerra non è così tranquillo: ha costruito tutta la sua manovra con l'idea che gli occidentali non andranno mai in Ucraina ma che si accontenteranno di fornire armi. Dobbiamo mostrargli che non potrà usare questa logica fino in fondo perché non è quella giusta. L'intenzione del presidente è far capire a Putin che sappiamo cosa si sta giocando in Ucraina».

 

putin e macron 2

Parole che trovano conferma nei fatti riportati in un lungo reportage pubblicato dal supplemento del quotidiano le Monde, secondo il quale nel cuore della Corrèze, la terra cara a Chirac nel cuore profondo della Francia, i 1400 militari (tra soldati e riservisti) del 126esimo reggimento di fanteria della caserma Laporte hanno già da un pezzo intensificato addestramenti e allenamenti.

 

Ufficialmente non esiste nessun ordine, nessuna previsione, nessun preallarme: «Un giorno si parte, un altro no, è nostro dovere essere pronti per qualsiasi operazione. Dunque se dovremo andare in Ucraina, ci andremo» ha dichiarato all'inviata del giornale il comandante del reggimento, colonnello Paul Sadourny. Resta il fatto che già da alcuni mesi le sessioni di addestramento si sono intensificate, si marcia di più, ci si addestra la notte.

 

EMMANUEL MACRON - ESERCITO FRANCESE

A gennaio - sempre secondo Le Monde - è stata fatta richiesta di fondi supplementari per costruire altre trincee di addestramento in uno dei campi di manovra del reggimento. Altra novità, che denota un innalzamento della soglia di operatività: è stata creata una nuova sezione di servizio di informazione, «di robotica e informazione della fanteria» con la missione di potersi avvicinare il più possibile al nemico e fornire informazioni alle truppe, in particolare grazie all'uso di mezzi ottici e di droni.

 

EMMANUEL MACRON - ESERCITO FRANCESE

[…]  il generale Burkhard si è ben guardato ieri di confermare la distinzione - più volte tirata in ballo in queste settimane per attenuare la portata delle dichiarazioni di Macron - tra invio di truppe «combattenti» e «non combattenti»: «La guerra - ha precisato il generale - finirà quando la Russia smetterà di attaccare».

 

Ieri segni tutt'altro distensivi sono arrivati da Mosca dove il vicepresidente della Douma Piotr Tolstoj ha fatto sapere che «uccideremo tutti i soldati francesi che verranno sul suolo ucraino». Tanto per non essere frainteso ha tenuto a precisare che «l'idea di inviare dei soldati francesi in Ucraina finirà con le bare a Orly», l'aeroporto a sud di Parigi. […]

putin zelensky macronemmanuel macron con il capo delle forze armate francesi francois lecointre EMMANUEL MACRON IN VISITA IN UNA BASE MILITARE