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“PUOI SPARARGLI ALLA TESTA O ATTRAVERSO LA PORTA, SCEGLI TU” – L’EUROPOL HA ARRESTATO CIRCA 200 PERSONE IN GIRO PER L’EUROPA CHE RECLUTAVANO MINORENNI ONLINE PER COMMETTERE REATI GRAVISSIMI, OMICIDI INCLUSI – IN ALCUNI CASI I MALVIVENTI, CHE SI TROVANO IN STATI COME TURCHIA, IRAN, IRAQ ED EMIRATI ARABI UNITI, CONTATTAVANO RAGAZZI GIOVANISSIMI, DI 13 ANNI, CHE NON RISCHIANO L’ARRESTO PER I CRIMINI COMMESSI – I CASI AGGHIACCIANTI IN SVEZIA, GERMANIA E FRANCIA…

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Estratto dell’articolo di Roberto Cosentino per www.corriere.it

 

bambino spara

Quasi 200 arresti in nove Paesi europei, decine di omicidi sventati, vite salvate, adolescenti sottratti a un destino di violenza. Già i numeri in sé dell'Operazione Grimm, appena conclusa, raccontano un fenomeno sconvolgente, anche perché coinvolge minorenni reclutati online, con un processo che diremmo di «gamification», come manovalanza per reati gravissimi, omicidi inclusi. Ma le storie che stanno dietro l'indagine dell'Europol raccontano realtà ancora più sconvolgenti, che meritano un racconto.

 

L’epidemia di violenza che ha portato all'indagine ha avuto come epicentro la Svezia e si è estesa a quasi tutta Europa: vittime e carnefici sono per lo più minorenni.[…] le ragazze si offrono come vere e proprie sicarie nelle guerre tra bande. Sono così motivate da voler dimostrarsi «più letali» dei “colleghi” maschi, per ottenere il «lavoro».

 

bambino pistola 1

L'IMPEGNO DELLE RAGAZZE MINORENNI

Il procuratore di Stoccolma, Ida Arnell, ha riferito all'agenzia Afp di essersi occupata di un caso di una ragazza di 15 anni «reclutata per sparare a qualcuno alla testa». Non solo: «Poteva scegliere il tipo di missione che desiderava, ovvero mirare alla porta del tizio o alla sua testa. Ha scelto la testa». La ragazza è stata arrestata insieme ad un complice di 17 anni, con cui ha sparato più colpi verso la vittima, colpita al collo, stomaco e gambe.

 

[…] «I preconcetti sul ruolo delle donne e delle ragazze nella criminalità comportano il rischio che non vengano viste né come criminali né come persone bisognose di aiuto», si legge sulla Cbs.

 

[…] Più in generale, secondo la polizia svedese, nel 2025 (dato aggiornato al 2 dicembre), 318 ragazzi di età compresa tra 13 e 17 anni erano sospettati di episodi di violenza in ambienti criminali. «Ciò corrisponde a un aumento di poco più del 60%» afferma la polizia. Alcuni minori risultano più vulnerabili di altri.

 

BAMBINO CON LA PISTOLA

È il caso di bambini con disturbi neuropsichiatrici, difficoltà cognitive o storie familiari fragili. Anche i ragazzi collocati nei centri residenziali statali (SIS) o negli HVB-hem (Hem för Vård eller Boende) ovvero strutture residenziali in Svezia che offrono assistenza, supporto e trattamento a bambini, giovani, adulti e famiglie con bisogni specifici. Questi ultimi vengono individuati dai gruppi criminali come bersagli facili. […]

 

I bambini vengono adescati su TikTok, Instagram, Snapchat per poi essere convinti a spostarsi su Telegram e Signal. In questi spazi vengono illustrate le «missioni», in una logica non lontana da quella di un videogioco d'azione. Con la differenza che non è un gioco: dalle uccisioni, al trasporto di armi, dall'incendiare case al far saltare in aria cancelli o auto, sino alle istruzioni per reclutare altri minorenni.

 

bambino pistola

I criminali, per convincere i ragazzi a portare a termine gli incarichi, minacciano i ragazzi di violenza anche nei confronti dei parenti. Per evitare che sfuggano alle missioni, chiedono di fotografare i propri documenti di identità.

 

Per procedere alla missione, al bambino o alla bambina viene fornito un indirizzo per reperire materiale, a volte esplosivo. I mandanti risiedono perlopiù all’estero. Lo scorso febbraio, Il primo ministro Kristersson ha affermato che la Svezia sta collaborando con paesi come Turchia, Iran, Iraq ed Emirati Arabi Uniti per ottenere l'estradizione dei capi delle gang che risiedono lì.

 

LE ESPLOSIONI

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E a proposito di esplosioni (esiste un sito che le monitora) negli ultimi mesi c’è stato un aumento. Sono in particolare concentrate nel sud della Svezia. Lo scorso 21 novembre un bambino di 13 anni ha fatto esplodere un cancello di una abitazione con una granata ed è stato arrestato poco dopo la deflagrazione. […]Poche settimane prima, due ragazzi minori di quindici anni, hanno fatto esplodere un altro cancello.

 

I CASI IN FRANCIA: IL TASSISTA UCCISO

Ma non è solo un fenomeno svedese. A Marsiglia, in Francia, nell’ottobre del 2024 Daniel Barrionuevo, avvocato del foro di Aix-en-Provence, ha affermato che «il 60% degli accusati di omicidio e tentato omicidio sono minorenni». Questo perché si tratta «di una fascia demografica che può essere sfruttata a un costo inferiore e che non pensa troppo prima di agire”. Inoltre, «se un adulto può ricevere 30 anni di carcere per omicidio, un minorenne verrebbe condannato a 15 anni per lo stesso reato».

 

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Ismaël Cousin, ex agente di polizia giudiziaria e fondatore dell'associazione Action Bomaye di Marsiglia, ha affermato che «quello che stiamo vedendo è che i giovani coinvolti in queste reti stanno diventando sempre più giovani; possono avere 11 o 12 anni. Sta facendo notizia, e si tratta di giovani che non provengono dalla zona».

 

 E ancora: «La violenza viene banalizzata da ciò che vedono sui social media e dalla musica che ascoltano. I giovani vengono reclutati attraverso i social e, quando arrivano, vengono pagati, ma se vengono arrestati, cosa che accade spesso, devono restituire i soldi persi. Finiscono indebitati con la rete, costretti a lavorare per ripagarli e intrappolati». […]

 

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IN GERMANIA

Lo scorso giugno la Global Initiative against transnational organized crime ha affermato che un fenomeno di questo tipo è avvenuto in Germania quando a gennaio un quindicenne ha sparato ad un pregiudicato russo di 49 anni all’interno di un ristorante turco. La vittima (ferita) ha poi rincorso con altri commensali il giovane che ha sparato e lo hanno colpito a loro volta con armi da fuoco. Nessuno è rimasto ucciso ed entrambi sono stati arrestati. Anche il quindicenne faceva parte dei giovani sicari assoldati tramite i social e le app di messaggistica.

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IN BELGIO, REGNO UNITO E SPAGNA

Un minorenne belga è invece stato arrestato lo scorso giugno a Gand per il coinvolgimento in un omicidio avvenuto nel sud della Spagna. Secondo quanto si apprende, il ragazzo, minorenne all’epoca dell’omicidio, ha ucciso a colpi d’arma da fuoco un olandese di 25 anni nel dicembre 2024. Il caso è stato chiuso con l’arresto di sei persone e l’uccisione di una settima. I numeri sono inquietanti: secondo l’organizzazione, il 65% degli arrestati per traffico di droga a Bruxelles sono minorenni. Nel Regno Unito, bande e reti hanno reclutato bambini di appena sette anni per fungere da corrieri della droga. A Madrid si stima che le bande latinoamericane hanno circa 1.700 minorenni nelle loro fila. […]