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SE NON FOSSE UNA TRAGEDIA, CI SAREBBE DA RIDERE - L'INCREDIBILE STORIA DA OSTIA, DOVE IL BOSS ENRICO SPADA SI ADDORMENTA NELL'APPARTAMENTO ADIBITO A "FORTINO" DELLO SPACCIO, IL PUSHER MOLDAVO DORIN NEMTELEA TENTA DI SVEGLIARLO CALANDO, DAL PIANO SUPERIORE, LA PROPRIA COMPAGNA ANGELINA SOARES DE SOUZA CHE...PRECIPITA DAL QUARTO PIANO E MUORE! - PER QUESTO, DORIN È STATO ACCUSATO DI OMICIDIO E LA PROCURA HA CHIESTO UNA CONDANNA A 15 ANNI...

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Estratto dell’articolo di Ettore Saladini per www.repubblica.it

ANGELINA SOARES DE SOUZA

 

Il boss che si addormenta nel fortino dello spaccio al terzo piano di un palazzo a Ostia. Il traffico di droga che si ferma. L’altro pusher allora trova un modo per svegliarlo: calare la compagna dalla finestra di un appartamento al quarto piano per raggiungere il balcone e provare a farlo alzare.

 

Ma le cose non vanno nel verso giusto. La donna precipita e muore sull’asfalto, la notte del 4 aprile del 2024. È questa la storia ricostruita ieri in aula dalla procura di Roma. Una vicenda diversa da quella ipotizzata all’inizio delle indagini. Non si è trattato di un litigio terminato con un femminicidio, ma di altro. Ad ogni modo Angelina Soares De Souza, 46 anni, è morta e Dorin Nemtelea è accusato di omicidio. Nei suoi confronti la pm Eleonora Fini ieri ha chiesto al tribunale una condanna a 15 anni di carcere.

 

Il teatro della scena è una piazza di spaccio in un palazzo in via Fasan a Ostia. I protagonisti sono il boss Enrico Spada e Dorin Nemtelea, 43enne moldavo, che secondo l’accusa vendevano droga in un appartamento al terzo piano dell’edificio. [...]

 

ENRICO SPADA

Il meccanismo si inceppa il 4 aprile 2024. “Quel giorno - ripercorre in aula la pm - Nemtelea ha una discussione con la compagna che inizia su whatsapp e continua dal vivo quando l’imputato sale al quarto piano per parlare. Spada chiude la porta di casa e si addormenta”. Il flusso di vendita a quel punto si interrompe. Tanto che uno dei clienti è costretto a bussare alla porta di un altro supermarket della droga.

 

Ma la piazza principale deve essere controllata: “Se Nemtelea avesse abbandonato il presidio ci sarebbero state ripercussioni, sia fisiche che economiche – continua il magistrato – Ecco perché i numerosi tentativi per svegliarlo (il complice, ndr)”. Nessuno dei quali andato in porto.

 

Da qui, l’idea disperata di calare la compagna dalla finestra dell’appartamento al quarto piano, fino al balcone al terzo per poter svegliare il boss. La donna accetta. Sono le 4:38. Pochi attimi dopo, precipita. Il cadavere viene ritrovato sull’asfalto, riverso a faccia in giù vicino a una Ford Fiesta, gli occhiali rotti vicino al corpo.

ANGELINA SOARES DE SOUZA

 

Poi l’arresto, le indagini, il contributo di due collaboratori di giustizia, le udienze in Corte d’Assise e ora le richieste di condanna: “L’imputato si è prefigurato la possibilità che la donna potesse cadere, ma ha scelto di farlo pur di farla arrivare al terzo piano”, spiega la pm. Per questo, per l’accusa, Nemetlea merita 15 anni di carcere, attenuanti generiche riconosciute e confermata l’aggravante per la relazione sentimentale tra i due. Diversa la posizione della difesa.

 

L’avvocato Andrea Palmiero ha chiesto l’assoluzione di Nemtelea per assenza di prove. E comunque, secondo lui, se la ricostruzione della procura venisse accolta si tratterebbe comunque di un omicidio colposo, non volontario. [...]

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