putin zelensky lukashenko

SECONDO L'INTELLIGENCE UCRAINA, LA BIELORUSSIA ENTRERÀ IN GUERRA A FIANCO DELLA RUSSIA (NONOSTANTE L'OPPOSIZIONE DEI MILITARI E DEI CITTADINI) - LUKASHENKO HA RITIRATO DALL'UCRAINA I SUOI UNDICI DIPLOMATICI, LE FOTOGRAFIE SATELLITARI HANNO MOSTRATO DEI MEZZI MILITARI CARICATI A BORDO DI UN CONVOGLIO CHE DA MINSK TAGLIAVA VERSO LO SNODO FERROVIARIO PIÙ VICINO A LEOPOLI, LE STRADE DELL'UCRAINA IN DIREZIONE DI QUEL CONFINE SONO STATE FORTIFICATE…

Niccolò Zancan per “la Stampa”

 

putin lukashenko

Qui è molto difficile distinguere quello che è vero da quello che è falso. E ancora di più: distinguere ciò che viene dichiarato per ottenere una reazione. Ma due testate locali, «Zaxid» e «Ukrainian Truth», ieri riportavano una notizia senza condizionali citando fonti dell'esercito. «Secondo l'intelligence ucraina, nel giro di uno o due giorni la Bielorussia entrerà in guerra a fianco della Russia».

 

L'articolo continuava così: «Fonti di sicurezza affermano che la decisione è ormai stata presa dalla leadership bielorussa nonostante l'opposizione dei militari e dei residenti». Nell'articolo era riportato un altro virgolettato attribuito, senza un nome preciso, allo stato maggiore delle forze armate ucraine: «Il coinvolgimento diretto delle truppe bielorusse nell'aggressione armata contro l'Ucraina, contro la volontà dei soldati comuni e della stragrande maggioranza del popolo bielorusso, sarà un errore fatale di Alexander Lukashenko».

 

soldato bielorusso contro la guerra in ucraina

I fatti certi sono tre. Sabato 19 marzo la Bielorussia ha ritirato dall'Ucraina i suoi undici diplomatici ancora in ambasciata: non è rimasto nessuno. Giovedì 17 marzo delle fotografie satellitari hanno mostrato dei mezzi militari caricati a bordo di un convoglio che da Minsk tagliava in direzione di Brèst, lo snodo ferroviario più vicino a Leopoli. Il terzo fatto è testimoniato da molti residenti: le strade dell'Ucraina in direzione di quel confine sono state fortificate con barricate e blocchi, con nuovi presidi militari. Leopoli, la città che aspetta, ora si guarda da due fronti.

 

putin e lukashenko guardano le esercitazioni militari

Da Sud e da Nord. Colpita dai missili russi sparati dal Mar Nero che hanno distrutto l'hangar dell'aeroporto, ora ritiene molto probabile un attacco anche dal confine opposto. Con il conflitto allargato a un terzo Paese. Alle quattro di domenica pomeriggio le campane di tutte le chiese dalla città suonano a lutto. È il ricordo delle vittime di questa guerra, la guerra della Russia contro l'Ucraina. Sono 902 i civili uccisi. Ma è un calcolo in continuo aggiornamento. I 109 bambini morti sotto i bombardamenti fino a due giorni fa, oggi sono già diventati 115. E domani scriveremo un altro numero.

Il tavolo dei lavori per i negoziati tra Kiev e Mosca nella sede a Gomel, in Bielorussia

 

Ogni dettaglio racconta l'attesa per un attacco considerato imminente. I treni pieni di profughi che vanno via anche da qui, i monumenti chiusi dentro gigantesche scatole di allumino, in modo da trattenere le macerie e poter tentare la ricostruzione. Anche i paramenti sacri della cattedrale sono stati imballati dentro giri e giri di materiale anti choc. Molti commercianti hanno chiesto di poter aprire i loro locali normalmente almeno nella giornata di domenica, ma il sindaco Andriy Sadovyi sabato sera ha scritto un'ordinanza apposta per togliere qualsiasi dubbio e ribadire la legge marziale.

 

esercitazione russa e bielorussa 2

L'ultimo allarme aereo è suonato alle 5.28 di domenica. A Leopoli nessuno dubita su quello che sta per accadere, ma su dove accadrà. Da che parte arriverà l'attacco? Sul fatto che i cittadini bielorussi siano contrari all'entrata in guerra una prova c'è: da due giorni i ferrovieri hanno interrotto la linea che portava rifornimenti all'esercito russo e collegamenti con l'Ucraina.

 

putin e lukashenko

«Ho fatto appello alle ferrovie bielorusse di non eseguire ordini criminali e di non guidare i ranghi militari russi in Ucraina. Non posso dire i dettagli, ma sono grato per quello che hanno fatto», ha detto Oleksandr Kamyshyn, 37 anni, il presidente delle ferrovie ucraine. Uno dei nemici giurati di Vladimir Putin, proprio per questa sua strategia che ha indebolito i rifornimenti all'esercito russo. Ma se i ferrovieri bielorussi sembrano stare con l'Ucraina, non ci sono dubbi su da che parte stia il presidente Alexander Lukashenko.

esercitazione russa e bielorussa 1

 

Sabato ha concluso un'intervista con il canale giapponese Tbs con queste parole: «L'Ucraina non dovrebbe avere armi nucleari, non dovrebbe minacciare la Russia, non dovrebbe proibire alle persone che vivono in Ucraina di parlare qualsiasi lingua. Sono praticamente convinto che non dovremo entrare in guerra, ma se l'Ucraina continuerà a intensificare i suoi attacchi».

 

esercitazione russa e bielorussa 3

Intanto ha messo a disposizione un aeroporto per i cacciabombardieri russi. Così, in questa guerra fatta anche di propaganda e di dichiarazioni non verificabili, qualcosa di nuovo sta succedendo sul fronte Nord-occidentale. Lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine usa queste parole: «La minaccia di un'offensiva da parte della Bielorussia è alta». Ecco la notte a Leopoli: coprifuoco, sirene. Attesa. -