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L'ITALIA, IL PARADISO DEGLI EVASORI FISCALI (TANTO LE TASSE LE PAGANO I LAVORATORI DIPENDENTI) - FERRUCCIO DE BORTOLI: "IL CONDONO FISCALE DI AGOSTO È TOMBALE PER LE IMPOSTE EVASE TRA IL 2019 E IL 2023. CINQUE ANNI SANABILI PAGANDO, CON LA MIGLIORE DELLE PAGELLE FISCALI, SOLO IL 10 PER CENTO.  MA SE POI UNO PENSA CHE I CONTROLLI RIGUARDANO SOLO L’1,42 PER CENTO DELLA PLATEA DEI CONTRIBUENTI COINVOLTI, PERCHÉ PAGARE? MEGLIO ASPETTARE LA PROSSIMA ROTTAMAZIONE CHE INEVITABILMENTE VERRÀ"

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Estratto dell'articolo di Ferruccio de Bortoli per www.corriere.it

 

FRODE FISCALE

Due piccole (si fa per dire) notizie agostane confermano che l’evasione fiscale non è più vissuta, nella nostra Nazione, come un’emergenza. Forse nella realtà non lo è mai stata. Fa parte del carattere italiano.

 

Il miracolo economico del secolo scorso, dopotutto, è stato reso possibile anche da un atteggiamento sulle tante attività economiche che, nel formalismo fiscale, non sarebbero mai nate. [...]

 

Con il passare degli anni la progressività dell’imposta (ormai limitata all’Irpef da cui chi può sfugge), assomiglia a un relitto novecentesco. Diffuso è il senso di ingiustizia in dipendenti e pensionati, tassati alla fonte, che però hanno meno peso politico di autonomi e piccole imprese, destinatari della flat tax e delle sue estensioni.

FERRUCCIO DE BORTOLI

 

Stupisce che il dato appena pubblicato dalla Corte dei conti, secondo la quale solo il 17,7 per cento dell’evasione scoperta è alla fine incassata, non susciti grandi discussioni. Scivoli via come qualcosa di risaputo, persino risibile. Non siamo ancora al compiacimento della furbizia italica, ma ci siamo vicini. È ormai diffuso il concetto dell’evasione di necessità. Se uno non paga le tasse è perché non riesce a farlo, pur volendolo con tutto il cuore. [...] Dunque perché non aiutarlo?

 

E colpisce che sia passato inosservato un piccolo - si fa per dire anche questo caso - condono d’agosto. Lo commenta sulla newsletter Appunti, diretta da Stefano Feltri, un esperto della materia come Roberto Seghetti. Una norma del primo agosto scorso converte in legge un decreto del 17 giugno 2025 numero 84 che rinnova, per gli anni 2025 e 2026, il concordato preventivo biennale. Contiene un condono tombale per le imposte sui redditi e l’Irap evasi negli anni tra il 2019 e il 2023. Cinque anni sanabili pagando, con la migliore delle pagelle fiscali, solo il 10 per cento.

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Ma se poi uno pensa che i controlli riguardano solo l’1,42 per cento della platea dei contribuenti coinvolti, perché pagare? Meglio aspettare la prossima rottamazione che inevitabilmente verrà.

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