DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Paura per il terremoto che da Catania a Genova oggi ha fatto tremare l'Italia. "Nessuna correlazione ma non possiamo escludere scosse più forti", così il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni.
Le ultime due scosse sono state registrate a pochi minuti di distanza sull'Appennino Tosco Emiliano. La prima, secondo le rilevazioni dell'Ingv, di magnitudo 3.8 è avvenuta alle 17.47 a Pievepelago (Modena). Due minuti dopo la terra ha tremato a Fosciandora (Lucca) con una scossa di magnitudo 3.2 a cui è seguita una terza di magnitudo 2 alle 17.50.
Queste scosse sono state percepite anche a Firenze. Anche se al momento non si registrano danni a cose o a persone, è allerta dei sistemi di controllo. "Attraverso la sala operativa della protezione civile regionale sto monitorando la situazione" fa sapere il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in un tweet.
Un'altra scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle 15.39 a Bargagli, a 11 chilometri da Genova, un'altra di assestamento di 2.6 alle 17.32. E un'altra alle 14.18 sulla costa calabra sud-orientale (Reggio Calabria) di magnitudo 3.2
Un sisma è stato registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia anche in provincia di Ascoli Piceno, alle ore 12.24 con magnitudo 4.1. La scossa è stata seguita ad un minuto di distanza, alle 12.25, da un ulteriore evento di magnitudo 3.6. Un'altra scossa. Una prima scossa di magnitudo 3.6 si è verificata alle 4:21 in provincia di Catania. Il sisma, di magnitudo 3.6, ha avuto origine a quattro chilometri da Paternò, a una profondità di dieci chilometri.
Treni sospesi a Genova, caduta la statua in una chiesa
Restano fermi almeno fino alle ore 20:00 i treni in Liguria a causa delle verifiche in corso a quattro linee dopo la scossa di terremoto delle 15:39 avvertita a Genova, nell'entroterra e nel levante. Nelle stazioni, dove migliaia di passeggeri sono in attesa di ripartire, è stato annunciato che il servizio non riprenderà prima delle 20. Trenitalia ha confermato la notizia.
I treni sono stati tutti fermati nelle stazioni. Non è stato possibile al momento preparare dei servizi navetta. Trenitalia ha anche confermato che i controlli sono in corso da ore ma è necessario tempo per consentire alle squadre di tecnici di verificare a vista il percorso delle quattro linee che da Genova portano a levante, verso Santa Margherita Ligure, e a nord, verso Milano, Torino e Busalla. I controlli procedono infatti a piedi e con i carrelli.
Per le scosse sono arrivate oltre 300 chiamate alla centrale operativa del 112. "Da un primo monitoraggio - dice il presidente Giovanni Toti - il terremoto ha danneggiato la chiesa di Pieve Alta, ed è crollata sul sagrato una statua. Ma la cosa importante è che al momento non sembra ci siano feriti".
Nessun danno in Emilia
In Emilia Romagna secondo i primi contatti avuti con tutti i sindaci dei comuni della zona e con i vigili del fuoco, non sono stati rilevati al momento danni a cose o a persone. L'agenzia regionale per la protezione civile rimane "in stato di allerta", con personale già presente al centro operativo di marzaglia per monitorare gli effetti del fenomeno, "in stretto contatto con i sindaci del territorio interessato, le autorità competenti e tutti i soggetti interessati".
Restano aperte le scuole ad Ascoli Piceno
"Non sono stati riscontrati danni agli edifici scolastici" al termine dei sopralluoghi disposti dopo le due forti scosse di terremoto avvertite nell'Ascolano. Lo rende noto il sindaco Marco Fioravanti. Per questo motivo, "dopo esserci confrontati anche con il presidente della Provincia Sergio Loggi e con alcuni rappresentanti dei genitori, le scuole di ogni ordine e grado resteranno regolarmente aperte nella giornata di domani, venerdì 23 settembre".
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