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L’ORGASMO È FEMMINA – LA STORIA DI 11 IMPRENDITRICI NEL BUSINESS DEI SEX TOYS CHE HANNO FATTO DELLA SCOPERTA DEL PIACERE LE BASI PER COSTRUIRE AZIENDE DI SUCCESSO: C’È LORA HADDOCK DICARLO CON IL SUO OSÈ, UN FORMIDABILE VIBRATORE MULTIUSO CHE DA' ORGASMI MISTI. E TI CHANG, AMERICANA E INDUSTRIAL DESIGNER CHE FA GIOIELLI-VIBRATORI. E IN ITALIA…

Maria Elena Barnabi per "www.cosmopolitan.com"

 

cotr

C'è un mercato in costante crescita, e probabilmente l'epidemia del coronavirus che stiamo vivendo in questo periodo lo farà impennare ancora di più: stiamo parlando del business dei sex toys, che secondo la più recente analisi crescerà dai 28 ai 52 miliardi di dollari entro il 2026.

 

Accanto ai potentissimi brand nati da un cervello maschile che dominano il mercato (Lelo, Doc Johnson, Tenga), ce ne sono tanti altri, alcuni di nicchia, altri con numeri competitivi, interamente ideati e sviluppati da donne imprenditrici: creative, ingegneri, ricercatrici, esperte di sesso, designer.

 

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Ed è di loro che vogliamo parlarti, a cominciare da quella che negli ultimi mesi ha scardinato il mondo dell'hi tech: Lora Haddock DiCarlo* che con il suo sex toy/robot rivoluzionario Osé (dentro la vagina si muove avanti e indietro sfregando la zona del punto g, mentre esternamente succhia il clitoride), aveva dapprima vinto il premio per l’innovazione nella sezione “robotica e droni” al Ces di Las Vegas, la fiera hi-tech più importante del mondo, salvo poi essere giudicato immorale quindi indegno del premio.

lora haddock dicarlo 1

 

«Ho scoperto il Sacro Graal dell’orgasmo misto (clitorideo e del punto g, insieme, ndr) quando studiavo medicina all’università. Mi sono detta: “Come faccio a ricrearlo?”. Sul mercato non c’era un vibratore così, che sfruttava appieno la fisiologia della vagina. Ho fatto ricerca, ho intervistato migliaia di donne, ho lasciato l’università e con ingegneri donne del laboratorio di robotica dell’università dell’Oregon abbiamo creato Osé, il sex toy che dà orgasmi misti».

 

bijoux indiscrets

Ci sono state molte polemiche, l’award è stato poi riabilitato e Osé ha fatto 3 milioni di dollari in 5 settimane. Quest’anno a gennaio, Lora e i prodotti della sua start up Lora DiCarlo sono tornati in pompa magna al Ces, insieme a tante altre donne produttrici di sex toys. Insomma qualcosa è cambiato nel mercato dei giocattoli e degli accessori erotici, e quel qualcosa sono le donne, che da clienti sono sempre più imprenditrici. Ecco quelle che devi assolutamente conoscere.

 

*In questi giorni Lora DiCarlo ha dichiarato su Instagram di essersi ammalata piuttosto seriamente di Coronavirus, ma è sulla via della guarigione. Daje Lora!

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Elsa Viegas, 43 anni, e Marta Aguiar, 40, sono le fondatrici di Bijoux Indiscrets, brand spagnolo cheap & chic di accessori e gioielli erotici presente in 42 Paesi. Elsa: «Quando abbiamo iniziato noi, nel 2006, i sex toys erano o bruttissimi o molto cari. C’era un vuoto, e noi lo abbiamo riempito con oggetti di design e accessori raffinati ma dai prezzi ragionevoli».

 

cinco, sex toy anale

«È stato difficile: erano i nostri risparmi e le banche storcevano il naso quando sentivano la parola “sesso” (ora fatturano intorno ai 3 miloni di euro, ndr). Ma ce l’abbiamo fatta. Il nostro segreto? Spingere le donne a esplorare il proprio corpo e la propria mente. E rompere i tabù, come con la nostra biblioteca virtuale di orgasmi orgasmsoundlibrary.com». Una donna che ti ispira? «Madonna: come lei crediamo nella libertà sessuale e amiamo lavorare con persone brillanti».

 

Alicia Sinclair, 39 anni, americana, è la fondatrice di Cotr (Children of the revolution), che racchiude tre marchi: B-Vibe (sex toys anali), Le Wand (per lei) e la sex machine The Cowgirl. «Ho passato anni nel mercato dei sex toys prima di aprire la “mia cosa” nel 2015. Quello che ho voluto fare è proporre sex toys efficaci e insieme fare educazione sessuale con una campagna di marketing molto esplicita, con guide chiare ed esaustive, soprattutto sul sesso anale, molto stigmatizzato».

alexandra fine e janet lieberman

 

«Le donne ancora oggi sono guardate con sospetto se abbracciano la loro sessualità: io ci metto la faccia, faccio educazione sessuale, sono l’ambasciatrice dei miei brand. Spero che serva, e che spinga le persone ad avere la vita sessuale che ciascuno di noi merita». ?Una donna che ti ispira? «Quelle del mitico negozio Babeland: su donne, piacere e inclusività la pensiamo allo stesso modo».

 

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Lea-Sophie Cramer, 32 anni, fondatrice di Amorelie, uno dei più grandi produttori e venditori online europei di sex toys e accessori (nel 2017 faceva 65 milioni di euro), è una “ragazza prodigio”: a soli 23 anni era già vicepresidente di Groupon, nel 2013 ha fondato Amorelie e nel 2016 era nella prestigiosa lista Forbes 30 Under 30. Ora si è presa un anno di pausa. «Tutto è iniziato con il grande hype di 50 sfumature. Ho capito che vendere online, in modo massiccio e ragionato, oggetti divertenti e raffinati, in un contesto “normalizzante” sarebbe stato vincente.

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La differenza tra noi e gli altri? Noi ci siamo concentrati sulla coppia: il nostro scopo è aiutare le persone a rinforzare il loro legame. E funziona anche sul lavoro: nelle aziende in cui uomini e donne cooperano, la redditivà aumenta del 19%!». Una donna che ti ispira? «Sara Blakely la vulcanica fondatrice di Spanx».

 

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Polly Rodriguez, 33 anni, è ceo e fondatrice di Unbound, brand di Manhattan che ha un magazine e crea sex toys supertecnologici, accessori e lubrificanti. «A vent’anni mi colpì il cancro e andai in menopausa precoce. Un’infermiera mi consigliò di usare un vibratore per ritrovare la mia libido. Entrai in un negozio: che tristezza, che volgarità».

 

«C’erano mille brand cool per la sessualità dei maschi (Playboy, Viagra), perché non ce n’era uno per le donne, fatto da donne? Con la mia socia nel 2014 ho creato Unbound, con lo scopo di portare il benessere sessuale nella vita di tutti i giorni: per i primi tre anni abbiamo lavorato di notte e l’ufficio era il nostro appartamento. Ora siamo in dieci e produciamo i nostri sex toys. Il mio preferito: l’anello con vibratore Palma». Una donna che ti ispira? «Le mie nonne, imprenditrici e lavoratrici quando non era facile esserlo per una donna».

 

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Manon Vallée ha 65 anni ed è la fondatrice e la vicepresidente di Shunga Erotic Art, storico brand canadese di gel, lubrificanti e cosmetici erotici. «Trovare un libro di Shunga, cioè di stampe erotiche giapponesi, per me e il mio compagno fu il punto di inizio. È nato tutto lì, nel 2000. A volte bisogna essere capaci di far fruttare le ispirazioni. Abbiamo creato dei prodotti che promuovono il benessere sessuale, come il gel clitorideo o per il punto g, e il mio compito è girare nei negozi e nei distributori di tutto il mondo (siamo in 70 Paesi!) per insegnare come usarli a chi li vende.

 

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Adoro aprire le menti. Oggi mia figlia Kim lavora con me: è una giovane donna molto professionale. Non vedo l’ora di vederla realizzare le sue idee». Una donna che ti ispira? «Mia madre e la sua tenacia. E Lise Watier, la business woman del Quebec che negli Anni 70 ha lanciato i cosmetici con il suo nome».

 

Alexandra Fine, 31 anni, e Janet Lieberman, 34 anni, sono le fondatrici di Dame Products, il brand di Brooklyn che con il crowfunding ha raccolto 600mila dollari in 45 giorni. Alex è una psicologa della Columbia University, Janet un ingegnere laureata al prestigioso Mit.

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Janet: «Subito dopo la laurea mi sono messa a lavorare su qualunque prodotto elettronico, dalle palette alle stampanti, e mi sono resa conto che i sex toys avevano standard bassissimi di qualità rispetto al resto. Ho capito che potevo cambiare le cose e ho incontrato Alex. Abbiamo creato Eva, lo stimolatore clitorideo da usare senza mani durante il rapporto. Volevamo ridurre il “pleasure gap” tra uomo e donna: il 70% delle donne ha bisogno della stimolazione clitoridea per raggiungere l’orgasmo durante il sesso». Una donna che ti ispira? «Limor Fried, giovane ingegnere elettronico che ha fondato la start up di successo Adafruit».

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Ti Chang ha 40 anni, è americana ed è industrial designer e cofondatrice di Crave, che fa gioielli-vibratori di design venduti nei negozi più di tendenza del mondo. È appena tornata dal Ces di Las Vegas ed è carica a pallettoni. «Perché una caffettiera dovrebbe avere un design più curato di un sex toy? E come fa un uomo a produrre un vibratore, senza sapere che effetto ti dà?

 

Nel 2014 abbiamo lanciato la nostra collana Vesper, e da allora è un continuo successo: le donne amano indossare un gioiello che è anche una forte dichiarazione di indipendenza e del fatto che abbracciano apertamente la loro sessualità. Avere il controllo del proprio piacere rende le persone più felici: ecco perché non dovrebbe esserci spazio per la vergogna, né per la gogna». Una donna che ti ispira? «Betony Vernon, la designer che per prima creò i gioielli erotici agli inizi degli Anni 90».

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Éva Goicochea, 37 anni,è fondatrice di Maude, brand newyorkese essenziale e di design che produce condom, lubrificanti, candele e un unico sex toy molto minimale. Lanciato nel 2018, nel 2019 in un anno ha fatto circa 2 milioni di dollari in vendite e le previsioni sono di raddoppiare nel 2020. Il loro punto forte? L’essere gender free e puntare tutto sul naturale.

 

«Se guardi il mercato dei sex toys, per anni è stato dominato dai maschi, mentre ora va molto la comunicazione verso le donne. Il che va benissimo, ma io ho voluto creare un brand no gender: il piacere non ha sesso, e chi l’ha detto che noi donne non possiamo fare prodotti per tutti gli umani?». Una donna che ti ispira? «Eileen Fisher, che ha ideato il suo brand fashion sostenibile da zero. Una volta ha detto: “Il lavoro che ti dà soddisfazione non ha a che fare con i soldi, ma con la vera passione: è lei che ti fa trovare un modo per crescere”».

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E in Italia?

Secondo le stime degli addetti ai lavori, il mercato dei sex toys in Italia si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro, di cui 8 online. È un mercato in crescita, dove negli ultimi anni le donne stanno emergendo, non tanto come produttori (in verità non ci sono grandi brand italiani che fanno sex toys), ma nella vendita. Il nome più famoso è senza dubbio quello di Norma Rossetti, 36enne alla guida di MySecretCase, che in pochi anni è riuscita a creare un sito cliccatissimo e women friendly.

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Realtà più piccole ma molto attive sul territorio con corsi, serate e incontri sono il Vizia Shop della 43enne Viviana Poli a Rimini, Zou Zou Store di Roma di Tiziana Russo, 51 anni. Menzione a parte per Frida Affer , 33 anni che a Milano ha aperto Wovo Store, shop supercool con un canale YouTube.

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