stefano argentino sara campanella

“L’ULTIMA VOLTA TI HO DETTO LASCIAMI IN PACE. COSA HAI CAPITO DI QUESTA COSA?” –  SARA CAMPANELLA, LA 22ENNE AMMAZZATA A MESSINA DA STEFANO ARGENTINO, ERA ARRIVATA A REGISTRARE UNA CONVERSAZIONE CON IL SUO ASSASSINO DOPO L’ENNESIMO INSEGUIMENTO QUALCHE MESE FA: “ORA TE LO RIDICO, SE MI VUOI LASCIARE IN PACE. TU TE NE TORNI A CASA TUA O MI DEVI SEGUIRE? PERCHÉ FAI COSÌ?”. LUI PROVA A REPLICARE, MA LEI LO FERMA: “IO NON VOGLIO OTTENERE NULLA, SEI TU CHE VUOI OTTENERE QUALCOSA SE MI SEGUI” – IL BUCO DI SEI ORE NELLA FUGA DELL’ASSASSINO E IL MESSAGGIO DELLA MADRE… - L’AUDIO CHOC

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Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per "la Repubblica"

 

sara campanella

«Io non ho tempo da perdere», dice Sara Campanella. Ma Stefano Argentino, il compagno di università, continua a insistere: «E perché non me lo dicevi?». Lei non si lascia intimorire: «Io non voglio nulla con te. Spero ora, dopo un anno, di essere stata chiara». La voce di Sara Campanella, ferma e decisa, è rimasta impressa in uno degli audio inviati alle amiche, qualche mese fa, subito dopo l’estate.

 

Il collega che lunedì l’ha accoltellata a morte continuava a pedinarla, a inviarle messaggi. Lei era davvero stanca, un giorno decise di registrare le sue parole: «L’ultima volta ti ho detto lasciami in pace — dice in un altro passaggio dell’audio mandato in onda da “Mattino 4” — Cosa hai capito di questa cosa?». Il tono della voce si fa accorato: «Ora te lo ridico, se mi vuoi lasciare in pace.

 

Tu te ne torni a casa tua o mi devi seguire?». La giovane è un fiume in piena di domande: «Perché fai così? Cosa speri di ottenere?». Lui prova a rilanciare. Sara Campanella taglia corto: «Io non voglio ottenere nulla, sei tu che vuoi ottenere qualcosa se mi segui».

stefano argentino

In quel delirio di messaggi e pedinamenti, Stefano Argentino era arrivato a dirle: «Stiamo bene insieme». Ma non erano mai usciti insieme e quei messaggi sono adesso il segno di un’ossessione, che ha portato al femminicidio. Si dispera il fratello Claudio: «Non eravamo a conoscenza di tutta questa storia.

[…]

 

Nella storia di Sara Campanella c’è ancora un buco di sei ore, riguarda la fuga del suo assassino.

Da Messina a Noto, dove poi è stato trovato dai carabinieri lunedì sera, intorno alle 23.30, in un bed&breakfast gestito dalla madre. Chi indaga sospetta che qualcuno possa avere aiutato Stefano Argentino: probabilmente la madre, e non solo lei.

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Per certo, l’assassino non ha un’auto, l’ultimo a vederlo è stato un giovane che l’ha inseguito per circa cinquecento metri: «Poi, l’ho perso di vista — ha detto ai carabinieri — ma sono sicuro che è andato in direzione del mare». Ora, gli investigatori stanno esaminando decine di telecamere. E ritengono che risposte importanti possano arrivare dal sopralluogo del Ris nell’abitazione di Argentino a Messina, posta sotto sequestro […]

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