yahia sinwar

“LA MORTE DI MIGLIAIA DI CIVILI È UN SACRIFICIO NECESSARIO” – YAYA SINWAR, LEADER DI HAMAS NELLA STRISCIA DI GAZA, AMMETTE LA “STRATEGIA” DEL GRUPPO TERRORISTA: USARE LA POPOLAZIONE COME SCUDI UMANI O COMPLICI (GLI OSTAGGI ISRAELIANI LIBERATI SABATO ERANO A CASA DI CIVILI E DI UN GIORNALISTA DI AL JAZEERA). CHISSÀ CHE NE PENSA L’ONU, CHE CONDANNA ISRAELE ANCHE PER IL BLITZ CON CUI SONO STATI LIBERATI QUATTRO PRIGIONIERI: “SIAMO SCIOCCATI DALL’IMPATTO SUI CIVILI”. COME MAI NON SONO SCIOCCATI DAL COMPORTAMENTO DI HAMAS?

 

IL LEADER DI HAMAS SINWAR DEFINISCE LA MORTE DI MIGLIAIA DI CIVILI «UN SACRIFICIO NECESSARIO»

Estratto da www.corriere.it

 

Yahya Sinwar

Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha definito la morte di migliaia di civili nell'enclave palestinese, dal 7 ottobre scorso, un «sacrificio necessario», in occasione di alcuni messaggi inviati a funzionari del movimento estremista palestinese incaricati dei negoziati sul rilascio degli ostaggi.

 

È quanto scrive oggi il Wall Street Journal, spiegando che il leader di Hamas ha presentato come esempio le vittime civili della guerra d'Algeria.

 

In una lettera inviata a Ismail Haniyeh, dopo che tre dei suoi figli sono morti in un attacco aereo israeliano, secondo quanto si legge, Sinwar ha scritto che la morte dei civili palestinesi a Gaza avrebbe «infuso la vita nelle vene di questa nazione, spingendola a raggiungere la sua gloria e il suo onore». Per quanto riguarda le donne civili e i bambini presi in ostaggio dai palestinesi il 7 ottobre, il Wsj cita poi alcuni suoi messaggi ai negoziatori, in cui il leader di Hamas precisa che «le cose sono andate fuori controllo». «La gente è rimasta coinvolta in questo, e questo non sarebbe dovuto accadere», ha affermato.

 

ONU SCIOCCATO DA IMPATTO SU CIVILI PER LIBERAZIONE OSTAGGI 

liberazione degli ostaggi israeliani a gaza 7

(ANSA-AFP) - L'Onu ha affermato di essere "profondamente scioccato" dall'"impatto sui civili" dell'operazione militare condotta sabato scorso da Israele a Nuseirat per la liberazione di quattro ostaggi in mano ad Hamas. Le Nazioni Unite si sono dette inoltre "profondamente angosciate" dal fatto che i gruppi armati palestinesi "detengano ancora numerosi ostaggi". Nell'operazione sono stati uccisi più di 270 palestinesi, compresi donne e bambini, oltre a un militare israeliano. Nell'operazione sono rimaste ferite anche 400 persone.

 

Yahya Sinwar in fuga nei tunnel di hamas

Queste azioni, da entrambe le parti, "possono costituire crimini di guerra", ha detto oggi a Ginevra Jeremy Laurence, portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani. Nel blitz di Israele del fine settimana, secondo quanto riferito, "centinaia di palestinesi, molti dei quali civili, sarebbero stati uccisi e feriti.

 

Il modo in cui il raid è stato condotto in un'area così densamente popolata mette seriamente in dubbio se i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione - come stabiliti dalle leggi di guerra - siano stati rispettati dalle forze israeliane", ha detto iL portavoce in un briefing per la stampa.

 

"Il nostro Ufficio - ha proseguito - è inoltre profondamente afflito per il fatto che i gruppi armati palestinesi continuino a tenere molti ostaggi, la maggior parte dei quali civili, una condotta vietata dal diritto umanitario internazionale. Inoltre, tenendo ostaggi in aree così densamente popolate, i gruppi armati mettono a rischio la vita dei civili palestinesi, così come quella degli ostaggi stessi", ha aggiunto.

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