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“LASCIAMI, LASCIAMI” - INTERVENTO CHOC DELLA POLIZIA FRANCESE SUL TRENO VENTIMIGLIA-CUNEO: ALLA STAZIONE DI BREIL GLI AGENTI SONO SALITI PER FAR SCENDERE UNA FAMIGLIA DI IVORIANI CHE NON AVEVA I DOCUMENTI IN REGOLA - IL RACCONTO DI UNA PASSEGGERA: “HANNO INIZIATO A USARE VIOLENZA FISICA E VERBALE CONTRO LA DONNA INCINTA DI SETTE MESI CHE TENEVA IN BRACCIO IL FIGLIO DI UN ANNO. SCENE INACCETTABILI IN UN PAESE DEMOCRATICO...” (COSA DICE IL BUON MACRON?) - VIDEO
Estratto dell’articolo di Giulia Marro per www.lastampa.it
intervento su un treno della polizia francese contro una famiglia ivoriana 3
Grida, urla, il pianto di un bambino. Spropositato intervento di una pattuglia della polizia francese ieri sera (22 agosto) sul treno Ventimiglia-Cuneo, alla stazione di Breil, per far scendere dal convoglio una famiglia di ivoriani (una donna incinta di 7 mesi, un uomo e un bambino di un anno) che secondo i gendarmi non avevano documenti in regola.
Le modalità dell'intervento ha suscitato la reazione di diversi passeggeri che hanno iniziato a riprendere la scena con i cellulari, tra questi l’insegnante cuneese Paolo Bogo: "Continuavano a sostenere di avere il diritto di rimanere a bordo perché erano su un treno che li conduceva in Italia. I gendarmi allora, come dimostrano i video che ho ripreso e diffuso in diretta, hanno iniziato a chieder loro di scendere dal treno anche usando parecchia violenza, sia verbale che fisica. Eravamo tutti sconvolti. Abbiamo iniziato a urlare di smetterla.
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Ma non si fermavano. La donna piangeva, con lei il bambino. Non ho mai visto nulla del genere, scene non accettabili in un Paese democratico. I gendarmi hanno iniziato a chiedere di non opporre resistenza perché gli altri passeggeri avevano fretta di tornare a casa. Come se quel ritardo fosse stata la nostra preoccupazione principale in un momento di tale violenza e choc. [...] Ad un certo punto volevano che ci spostassimo per poterli prelevare con la forza. Erano in 6 gendarmi. Alla fine la famiglia si è arresa e sono scesi.
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Quando siamo ripartiti alcuni passeggeri hanno iniziato ad ipotizzare che potesse essere una situazione costruita ad hoc per riuscire a fermarsi in Francia. Anche fosse stato così, non aveva molto senso perché avrebbero avuto tutto il tempo di scendere mentre facevano i controlli. E comunque hanno subìto violenza, questo è provato ed non è tollerabile umanamente in un Paese democratico”
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intervento su un treno della polizia francese contro una famiglia ivoriana 1
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