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Giovanni Del Giaccio per “il Messaggero”
Quando non lo hanno visto rientrare hanno capito subito. Il viavai di sirene, i primi messaggi degli amici, la corsa disperata di un paio di chilometri per avere la tragica conferma di quello che avevano già compreso. Perché loro, i familiari, quell'esperienza l'avevano già vissuta.
Esattamente 12 anni fa avevano perso un figlio per incidente stradale, venerdì sera si sono trovati di fronte alla stessa scena. Straziante. È in lutto la comunità di Pontinia, piccolo centro al confine con il capoluogo pontino. Si piange la scomparsa di Giacomo Truini, 20 anni il prossimo 23 febbraio, finito contro un grosso albero forse per schivare un cane che ha attraversato l'Appia, all'altezza del chilometro 82, dove la statale si incrocia con la Migliara 50.
Era lì, a poche centinaia di metri da casa, ancora un minuto e sarebbe arrivato, ma la sua vita si è spenta per sempre tra le lamiere contorte della Hyundai I 10 dalla quale i vigili del fuoco lo hanno estratto.
l auto di giacomo truini contro un albero
LA DINAMICA
Inutili i soccorsi dei sanitari dell'Ares 118, mentre gli agenti della Polizia stradale di Terracina - guidati da Giuliano Trillò - cercano di ricostruire la dinamica. C'è, in realtà, un cane trovato poco distante dal luogo dell'incidente ma non è chiaro se c'entri con il drammatico impatto. E con un dolore immenso che si è ripresentato.
Anche Samuele Truini, all'epoca 21 anni e padre da qualche mese, era morto sulla Migliara 50. Anche lui a pochi chilometri da casa. L'unica differenza è che era giorno, il ragazzo stava andando al lavoro ed era uscito dalla carreggiata cercando di evitare lo scontro con un autoarticolato carico di balle di fieno.
Aveva provato a schivarlo ed era scivolato sull'erba che costeggia la strada, finendo nel canale con la sua Fiat 500. Era il 21 luglio del 2009, Giacomo aveva solo 8 anni allora, poi era cresciuto come «un ragazzo modello». Così lo descrive chi lo conosceva.
La scuola, il calcio nelle giovanili del Pontinia, mai nessuna bravata, giudizioso al volante. Fino all'altra sera, quando forse la velocità era sostenuta e si è trovato di fronte quell'ostacolo. «Amava gli animali e per evitare un cane ha perso la vita lui» - dice affranta Paola Villa, ex insegnante di Giacomo alle medie e già sindaco di Formia.
Lei stessa ha condiviso un ricordo sulla pagina facebook del ragazzo, dove gli amici lasciano immagini di cuori spezzati e pregano per la famiglia «Giacomino, così ti chiamavamo a scuola, il più piccolo di statura e il più casinaro - scrive la Villa - il più chiacchierone e il più ribelle. Tanti i ricordi...».
SOTTO CHOC
Sotto choc la comunità di Pontinia, dove Giacomo e la sua famiglia sono molto conosciuti. Nessuno riesce a darsi pace per la nuova tragedia che ha colpito la mamma e il papà. «Non si parla d'altro, siamo sconvolti - dice il sindaco, Carlo Medici - e vicini a questa famiglia come comunità. Una sorte avversa inspiegabile, una tragedia immane. Esprimo le condoglianze mie e dell'intera città, certo che questa famiglia saprà trovare ancora la forza di andare avanti». Domani alle 10,30 le esequie presso la parrocchia in località Quartaccio. Stessa chiesa di 12 anni fa.
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