DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Barbara Costa per Dagospia
Ogni potere cade sulla f*ga (o sul pisello) e se il potere è politico, tanto meglio, e se mister Putin finora non ha fatto questa fine è perché nella Russia sua non può esistere un Dagospia. Solo qui in Occidente siamo liberi di farci i fatti privati degli altri, e se questi altri sono politici, è un dovere vedere e sapere che succede nei loro letti. E che succede in quello di Putin? È vero sì o no che i figli che in segreto – si crede lui – ha avuto dalla sua ultima compagna Alina Kabaeva, non sono 4, ma 5?
È vero sì o no che l’ultimo nato è nato da poco, quando Alina ha lasciato la vita dorata a Lugano che le pagava Putin – a lei e a tutta la prole – per tornare in Russia da Vladi suo, e sfornargli un altro erede? È vero che si sono sposati di nascosto? Ed è vero che è stata lei, Alina, a far divorziare Putin dalla sua prima moglie Lyudmila? Putin e Lyudmila erano sposati da 30 anni, due figlie, Maria e Katya, e lei lo ha mollato quando è venuta a sapere che lui se la spassava con la sensuale – e giovane – ex ginnasta Alina.
Sarebbe stato non il primo ma il secondo figlio avuto con Alina – ancora da sposato con Lyudmila – a far decidere Lyudmila a darci un taglio. Come se quelle con Alina fossero le uniche corna che Putin le ha messo! È vero che botulino-Putin ha avuto (ha?) un harem di amanti, e una, Svetlana, era la sua donna delle pulizie, che a Montecarlo lo ha reso padre di Elizaveta?
Vladimir Putin fa quello che al Cremlino hanno fatto un po’ tutti i suoi predecessori, a cominciare da Lenin. Lo sapete che il signor Lenin fino a 40 anni si è fatto mantenere dalla mamma? Sicuro, è mica aiutare nelle oggettive difficoltà a cui un rivoluzionario va incontro. Lenin si faceva mantenere da mamma sua da sposato, e non nelle necessità. Lui e la moglie Nadia chiedevano – è provato, leggetevi le lettere tra Lenin e sua madre – anzi, pretendevano soldi per la cameriera. Ma certo, compagni!
Sono doveri comunisti! Insegnati da Marx! Marx mai ha lavorato sul serio in vita sua (lui ponzava!!!) e brindava appena gli moriva un parente e gli lasciava qualcosa… E poi, dai, c’era Engels, a mantenerlo, in quanto figlio di industriali! E a mantenerlo pure nel vizio dei bordelli! Al pari di Marx, anche Lenin sposa una nobile che non si abbassa a far le faccende domestiche.
Lo dice la stessa Nadia Lenin: “So cucinare solo uova strapazzate con senape”, sicché, si va a mangiare fuori, tanto paga mammà, e mamma Lenin manco era ricca: la signora era vedova e oltre Lenin passava soldi agli altri 6 figli, e pure loro dediti anima e corpo e denari di mammà alla rivoluzione. Sì o no Lenin e Nadia avevano una specie di 3some con Inessa Armand? Questa Inessa è stata l’altra donna di Lenin, è inesatto definirla amante perché Nadia sapeva di Inessa, la accettava, le due erano "molto" amiche.
Inessa, per Lenin e la rivoluzione, lascia marito e prole (e lascia pure il suo amante, cioè suo cognato, il fratello del marito, cognato toy-boy da cui ha un figlio), per tornare in Russia, con Lenin e, sebbene per gli impegni rivoluzionari, Lenin la molli, quando Inessa muore di tifo, Lenin è dietro la sua bara. Inessa è sepolta nella Piazza Rossa. Privilegio concessole per mano di chi?
A Lenin succede Stalin, e sor Josip c’aveva una passione proibita agli altri ma mica a lui: le minorenni! La sua prima moglie, Kato, aveva 15 anni, gli dà un figlio, e muore di tubercolosi. Dopo Kato arriva Maria, milf, più grande di lui e già madre: i due convivono un anno, lei rimane incinta, e lui l’abbandona col bimbo neonato. Per la rivoluzione, sì, ma pure per mettersi con la 14enne Lida, e conviverci more uxorio, metterla incinta due volte in due anni, il primo figlio muore.
Segue un’altra minorenne, Nadia, 16 anni, a 18 sposata da Stalin – sottolineo che, mentre sta con tutte queste minorenni, Stalin ha ben superato i 30 – e Nadia che gli dà due figli, Vasili e Svetlana. E poi Nadia si spara. Dicono che Stalin l’abbia fatta abortire 10 volte. Che forse le ha sparato lui, ubriaco.
Stalin non si risposa più: quando sale al Cremlino è ufficialmente bis vedovo, e però Nadia, lui la fa passare morta di appendicite, e di Nadia distrugge ogni lettera e prova della loro unione… A capo dell’Urss, Stalin spedisce in Siberia i parenti della prima moglie Kato, e si bea di amanti: Vera Davydova, cantante d’opera, è stata “con lui 19 anni”, ci ha scritto un libro, "Confessioni di una amante di Stalin", uscito in Inghilterra, dove racconta che “a Josip piaceva farlo al buio”.
Non hanno avuto figli, ma Stalin la riempì di doni, “compreso un appartamento”. Amante di Stalin è stata Valia, sua colf, contesa a Stalin dal suo vice, Berja. Accertato maniaco sadico e allucinato, senonché pedo-pornografo, Berja avrebbe violentato Valia subito dopo morto Stalin. Della storia tra Stalin e Valia ci parla Svetlana, la figlia di Stalin, in "20 lettere a un amico".
Chi c’era e ci ha creduto, ha aspettato invano il sol dell’avvenire con Nikita Krusciov: l’ex contadino sale al Cremlino con la terza moglie contadina Nina (le prime due sono morte), e le foto di Nina pissi pissi con John Kennedy non ingannino: Nina al contrario del marito e delle altre first-lady sovietiche (tranne Raissa Gorbaciov) sapeva l’inglese, ha avuto tempo d’impararlo in quanto in casa ha sempre avuto compagna servitù. A Krusciov spedito via a calci dal Cremlino seguono Breznev, Andropov, e Cernienko. Se questi due ultimi son rimasti al potere pochissimo, fantocci di un Soviet d’età media 75 anni, dell’unica moglie di Breznev, Viktoria – e delle sue amanti – non so.
La passione di Breznev erano le auto di lusso: ne aveva 50, e quando vi dicono che Nixon aprì ai russi sta a dire che su richiesta di Breznev gli regalò una Cadillac e addirittura una Lincoln presidenziale personalizzata. Il nostro PCI gli regalò una Maserati. Se Gorbaciov e Raissa erano inseparabili, nei 90s non si riuscì a separare Boris Eltsin dai bicchieri. Alcolizzato totale (su YouTube eccolo lì, devastato) ospite alla Casa Bianca più volte gli agenti del Secret Service lo hanno seguito ′mbriaco, delirante per la Casa Bianca, una volta su Pennsylvania Avenue in mutande.
putin e le figlie maria e katya
L’alcool infesta Cremlino e Duma tutt’oggi. Nel libro "Sesso nella grande politica", Irina Khakamada, ex ministro, scrive: “I corridoi della Duma puzzano di minestra di cavolo, alito etilico e sudore, e verso sera s’aggiunge l’odore di alcool appena versato”. La politica in Russia è “un mondo di maschilisti”, da adulare, “volgari, rozzi” e guai “a non ridere alle loro barzellette sporche”. La politica russa è fatta di “funzionari che ti mettono le mani addosso”, ti salvi dalle loro molestie “se gli dici che hai il ciclo”. Femministe dove siete, c’è urgente bisogno di voi, come si dice MeToo in russo?
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