DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Paolo Mastrolilli per "la Stampa"
Lee Harvey Oswald aveva ucciso John Kennedy per obbedire ad un ordine di Nikita Krusciov. E questa è sola una delle rivelazioni esplosive contenute nel libro Operation Dragon, appena pubblicato dall'ex direttore della Cia Jim Woolsey e dall'ex capo dei servizi segreti romeni Mihai Pacepa.
JIM WOOLSEY - OPERATION DRAGON
Perché quando poi passiamo all' Italia, escono notizie che varrebbero ognuna un libro: Stalin aveva cercato di eliminare Pio XII; Enrico Fermi aveva contribuito a passare i segreti della bomba atomica a Mosca; Togliatti era stato fatto fuori in Urss perché aveva urtato Krusciov. Più di recente, poi, sono credibili l'audio di Gianluca Savoini all'albergo Metropol che documenta la corruzione della Lega, le interferenze nelle elezioni italiane, e gli obiettivi nascosti della missione inviata in Lombardia per il Covid.
MATTEO SALVINI - SERGEY RAZOV - GIANLUCA SAVOINI
Perché è convinto che Oswald lavorasse per Mosca?
«Krusciov era uomo emotivo ed impetuoso, e odiava Kennedy dall' epoca delle crisi dei missili a Cuba, perché lo aveva fatto sembrare uno stupido costringendolo al ritiro. L'ordine per eliminare il capo della Casa Bianca era stato emesso. Poi Krusciov aveva capito che così rischiava la guerra con gli Usa, e aveva bloccato il Kgb. Oswald però era un fanatico e non era riuscito a fermarsi».
Jack Ruby fu parte dell'operazione?
«Il Kgb gli ordinò di uccidere Oswald, perché altrimenti avrebbe sicuramente parlato».
Perché gli investigatori e la Commissione Warren non lo avrebbero scoperto?
«L'analisi delle comunicazioni fra Krusciov ed Oswald non fu fatta in maniera efficace. Il mio coautore Pacepa, che operava in quel mondo, ne era convinto. Ora speriamo nella revisione dei fatti».
Voi scrivete che dopo l'uccisione di Kennedy l'Urss aveva lanciato una campagna di disinformazione, anche attraverso la pubblicazione di libri, a cui aveva partecipato l'editore di origini italiane Carlo Aldo Marzani.
«I russi fanno sempre disinformazione, è un aspetto centrale del loro rapporto col mondo esterno. A volte ci incappano buoni autori, altre volte quelli cattivi. Sarebbe bello poter verificare credenziali e motivi di tutti, ma su Kennedy sono stati pubblicati oltre 3.000 libri, e buona parte contiene bugie».
Denunciate che Marzani era «un noto agente del Kgb (nome in codice Nord)».
«Il Kgb ha sempre usato centinaia di "illegali", cittadini stranieri che passano l'intera vita a disposizione di Mosca, magari per essere chiamati all'azione una sola volta, o anche mai.
Ruby era uno di questi. In genere fanno lavori e conducono esistenze normali, fino a quando vengono attivati».
Scrivete che uno di loro era Teodoro Castro, ambasciatore della Costa Rica in Vaticano, che in realtà era l'agente Iosif Grigulevich mandato da Stalin a Roma per eliminare Pio XII.
«La Chiesa cattolica è sempre stata un target del Kgb, per molti motivi. Pio XII era inviso per varie ragioni. È una vergogna, perché durante la Seconda Guerra Mondiale aveva compiuto molti passi per proteggere gli ebrei ed ostacolare i nazisti. I papi avevano operato in onestà, a differenza di chi uccideva».
Dite che il complotto era stato cancellato per la morte di Stalin.
«Il processo decisionale somiglia a quello che aveva usato Krusciov nei confronti di Kennedy».
Denunciate che il padre della bomba atomica, Oppenheimer, aveva passato i segreti delle armi nucleari ai sovietici, parlandone con i colleghi del Manhattan Project, incluso Enrico Fermi.
«La condivisione di questi segreti con Mosca è avvenuta, con l'accordo di Oppenheimer e gli altri colleghi».
nikita krusciov john fitzgerald kennedy
Perché?
«Ragioni ideologiche, e la preoccupazione che i nazisti arrivassero prima. Coinvolgendo i sovietici speravano di accelerare».
Fermi sapeva ed era d'accordo?
«Questo ho letto, e credo sia così».
Riportate una conversazione di Pacepa con il leader romeno Gheorghe Gheorghiu-Dej, in cui il suo amico Chivu Stoica dice che Togliatti era stato ucciso in Crimea, non era morto di malattia.
«È una conversazione che ha ascoltato di persona».
Nel libro sostenete che questi comportamenti sono una costante dei russi, anche oggi. È credibile che abbiano interferito nelle elezioni in Italia e il referendum del 2016?
einstein, enrico fermi e la bomba atomica
«Assolutamente. I russi interferiscono nella politica dei vicini da decenni, è quello che fanno. Semmai bisogna chiedersi perché non lo fanno, quando non avviene. Lo considerano un loro diritto, e non è limitato alle operazioni digitali o all'uso dell'intelligenza artificiale. Include anche l'omicidio, come nel caso di Ruby».
L'audio di Gianluca Savoini, collaboratore di Matteo Salvini che discuteva di corruzione all'hotel Metropol, è credibile?
«Certo. È sfacciato parlarne seduti nella hall di un hotel a Mosca, ma i russi vanno oltre la sfacciataggine. Sono molto diretti nelle operazioni di interferenza».
Danno soldi per ottenere favori, o come strumento di ricatto?
«Usano entrambe le tecniche. L'Italia è da sempre un target. Pacepa era informato sulle operazioni nell'area del Mediterraneo e lo confermava».
Quando la Russia aveva inviato la missione in Lombardia per il Covid, La Stampa aveva rivelato che era condotta da personale militare dell'intelligence. Il ministero della Difesa di Mosca aveva reagito con un comunicato minaccioso.
«Noi americani - ride Woolsey - definiremmo una simile risposta come "spararsi nei piedi", ma i russi hanno un approccio filosofico diverso».
Il New Yorker ha scritto che hanno usato ceppi di Covid italiano per fare i test del loro vaccino Sputnik.
Papa Pio XII MILITARI RUSSI IN ITALIA PER IL CORONAVIRUSmezzi militari russi nelle strade italiane 1mezzi militari russi nelle strade italianemezzi militari russi nelle strade italiane 3mezzi militari russi nelle strade italiane 2MEDICI MILITARI RUSSI IN ITALIA
«Così operano».
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