DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Estratto dell’articolo di Miriam Colaleo per www.corriere.it
«Mio padre era un genio, aveva detto a mia madre di comprare una tavola di compensato e aveva costruito, da solo, il suo nascondiglio». A parlare è Lidia Arena, TikToker 37enne di Catania, mentre in live sul social racconta dell’arresto di suo padre, Giovanni Arena, boss legato al clan Santapaola e per 18 anni latitante. «Era sempre stato a casa, con noi, non usciva mai se non sul balcone, per una sigaretta, ma senza farsi vedere».
Il boss, oggi condannato a due ergastoli e in regime di 41bis a L’Aquila, era riuscito a sfuggire all’arresto durante l’operazione “Orsa Maggiore” nel 1993 e per questo inserito tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia. Nella diretta social Lidia Arena ripercorre il giorno dell’arresto, avvenuto solo nel 2011: «Io pensavo che mio padre sarebbe stato a casa in eterno, invece quel giorno, quando ho capito che sapevano dove cercarlo, mi è crollato il mondo».
Arena, ricercato per associazione mafiosa, detenzione di armi, traffico di droga e per l’omicidio di Maurizio Romeo esponente di un clan rivale, fu arrestato proprio nella sua casa di Librino, a pochi passi dal centro dello spaccio, fortezza della sua famiglia.
Nella diretta - con migliaia di persone collegate che fanno domande, si appassionano alla storia, vogliono dettagli - Lidia è un fiume in piena, «sono arrivati in 50 o 60 e io all’inizio parlavo con tutti, ero tranquilla, tanto era successo molte volte». Qualcuno, tra i commenti, chiede a Lidia Arena se qualcuno «aveva fatto la spia», lei risponde laconica «e tu che dici?». «Non posso essere arrabbiata con mio padre, mi dispiace per le sue scelte, ma è il mio eroe» continua a spiegare la “creator”, che tra risate e applausi registrati, a un certo punto si commuove parlando dell’ultimo abbraccio con il padre […]
Perché in effetti Lidia Arena non sta raccontando una storia segreta, la storia della sua famiglia è ben nota: anche i fratelli e la madre - considerata «la zarina del palazzo di cemento» - sono stati arrestati in questi anni con vari capi d’accusa: dall’omicidio all’associazione mafiosa. La stessa Lidia Arena, che nella live si lascia andare dicendo «neanche io sono stata brava in passato», per poi aggiungere una risata registrata, è stata arrestata nel 2012 per detenzione di armi e munizioni comuni e da guerra, ricettazione e detenzione di stupefacenti. […]
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