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MILEY CYRUS, CHI? - PER OSCURARE IL MITO DELL’EX STELLINA DISNEY CI VOLEVA LA 17ENNE LORDE, LA ‘TEENAGER PIU’ INFLUENTE DEL MONDO: ‘IO E MILEY SIAMO AGLI ANTIPODI E RAPPRESENTIAMO DONNE DIVERSE - FIERA DEI SUOI BRUFOLI, HA RIFIUTATO DI APRIRE I CONCERTI DI KATY PERRY

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1 - LORDE: SONO L’ANTI MILEY CYRUS E LASCIATEMI I MIEI BRUFOLI 

Sandra Cesarale per il "Corriere della Sera"

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Bruce Springsteen nei concerti a Auckland ha cantato «Royals» di Lorde. Persino lo scontroso David Bowie dice meraviglie della gotica popstar neozelandese. La diciassettenne dai riccioli disordinati mostra il suo entusiasmo solo quando le dicono che è stata lodata dall’ex Take That Robbie Williams. 

«Davvero?», chiede incredula Lorde che con vendite e visualizzazioni da capogiro ha messo sottosopra il mondo della discografia e vinto due Grammy. Liquida il Duca Bianco con un poco originale «è un onore». Al Boss va meglio: «Springsteen è un’icona. Peccato che quando ha suonato io fossi su un aereo». 

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È sbarcata a Roma per la prima volta, accompagnata da mamma Sonja, per partecipare ai Music Awards che ieri hanno premiato le stelle italiane (da Pino Daniele, a Ligabue e Laura Pausini). Per due giorni ha fatto la turista, ma fuori dal palco Ella Maria Lani Yelich-O’Connor (il suo vero nome) assomiglia a un’adolescente come tante. Anche se nel 2013 la rivista americana Time l’ha messa in cima alla lista dei 16 teenager più autorevoli, superando l’attivista pachistana Malala Yousafzai.

Lorde commenta: «Malala è una grande ispirazione, lei fa cose molto significative per il mondo. Essere una delle rare voci adolescenziali è una responsabilità, ma io faccio quello che sento e mi diverto. Commetterò errori, non sono perfetta». Se la sua «collega» Miley Cyrus è provocatoria e sexy, Lorde evita gli ammiccamenti sessuali. «Siamo agli antipodi e rappresentiamo donne diverse. 

Femminista io? Sì, ma anche Miley». Ha rifiutato di aprire i concerti di Katy Perry («Non era il momento giusto») e ha litigato con un mensile perché aveva ritoccato una sua foto con i brufoli (lo scatto «vero» l’ha postato sul web) ma poi ha firmato un contratto per una casa cosmetica. 

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«Ho una pelle orribile, ci combatto da anni. Il rossetto e la matita che sponsorizzo sottolineano una parte del mio viso che mi piace». Cita lo scrittore Raymond Carver e, fra le influenze musicali, Neil Young, Otis Redding, band indie come gli Animal Collective, i Grizzly Bear e la musica da classifica. 

La sua «Royals» ha avuto otto milioni di download e il video è stato visto 50 milioni di volte. L’album «Pure Heroine» ha venduto quattro milioni di copie. A 13 anni era sotto contratto con una major. «Oggi molti consumano la musica gratis. Bisogna essere creativi per fare soldi e continuare a cantare». 

 

2 - LORDE, 17 ANNI “IL MIO VALORE? L’INDIPENDENZA”

Carlo Moretti per “la Repubblica”

MILEY CYRUS AL CLUB GAY DI LONDRA MILEY CYRUS AL CLUB GAY DI LONDRA

Se a diciassette anni hai già conquistato la vetta, la fortuna non c’entra. Se la vetta poi è la classifica dei dischi più venduti in America e tu sei partita da Auckland in Nuova Zelanda, prima artista del tuo paese ad arrivare così in alto, vuol proprio dire che le frecce al tuo arco sono straordinarie. Per la prima volta in Italia, Lorde ieri sera è salita sul palco dei Music Awards a Roma. Un enorme successo dopo 8 milioni di copie vendute per la canzone Royals , premiata con due Grammy Award, e i 4 milioni di copie vendute

dell’album, Pure eroine.

 

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Nell’ultimo anno le sono accadute cose notevoli, a cominciare dall’essere stata definita da Time «la teenager più influente del mondo»: cos’ha pensato leggendo quella classifica?

«Ho pensato che fosse un onore, ma non credo sia davvero così. Io penso che una vera ispiratrice per i teenager di tutto il mondo sia Malala Yousafzai (la studentessa e attivista pakistana candidata, a 16 anni, al Premio Nobel per la pace, ndr). Per quanto mi riguarda ho solo la mia creatività, e il piacere di fare ciò che riesco a fare, dunque non gli do molto peso».

 

Ha detto di no a Katy Perry che le chiedeva di aprire i concerti del suo tour.

«Non ho nulla contro di lei, è una grande artista pop, ma io sono fieramente indipendente, preferisco farmi strada da sola piuttosto che sfruttare la visibilità altrui».

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Come sta vivendo il suo grande successo a 17 anni?

«Le aspettative intorno a me sono molte, sto cercando di mantenere un livello sano: il segreto è trovare il giusto bilanciamento tra quello faccio come personaggio pubblico e la mia vita privata. Mi piace divertirmi, fare la turista, a Roma ho visitato il Colosseo e la Basilica di San Pietro. Amo fare cose normali, come un bagno in piscina da sola alle 8 di mattina. Cose che non potrei fare se fossi a casa mia».

Lei mise le sue prime canzoni gratuitamente in rete, solo dopo è arrivato un contratto discografico, qual è il suo rapporto oggi con Internet?

«Sono cresciuta nell’era di Internet, dunque so bene che oggi c’è un modo completamente diverso di ascoltare la musica e tanta gente che non paga più per sentirla. Per essere artista nel 2014 bisogna ingegnarsi, riflettere su come rimanere creativi senza poter contare innanzitutto sui guadagni delle vendite».

Quando ha capito che la sua passione per la musica poteva diventare la sua maggiore occupazione?

Modonna ha seguito il concerto di Miley a New York Modonna ha seguito il concerto di Miley a New York

«Ho cominciato a prenderla seriamente a 13 anni: un’etichetta mi aveva messo sotto contratto per sviluppare le mie doti di cantante. Non ero ancora in grado di scrivere canzoni, provavo ma ero troppo concentrata a sistemare ogni sillaba. Poi a 15 anni ho incontrato l’autore musicale Joel Little e grazie a lui ho capito che scrivere canzoni

non era un lavoro ma un processo creativo da inseguire».

Le hanno attribuito critiche contro Miley Cyrus in difesa dell’immagine della donna.

«Non ho mai criticato Miley Cyrus. Siamo differenti e non cerchiamo di imitarci, siamo entrambe ragazze in carriera e femministe, solo che lo esprimiamo in modo diverso».

Ha polemizzato con una rivista per un photoshop su una sua foto, però firma la pubblicità di una ditta di cosmetici, non è in contraddizione?

IL BODY SGAMBATO DI MILEY CYRUS IL BODY SGAMBATO DI MILEY CYRUS

«Come molti adolescenti ho sofferto e soffro per la mia brutta pelle, è difficile vedersi brutte. Quando ho firmato, non è stata rivalsa ma autostima, il trucco mi dà sicurezza su alcune parti del mio viso che mi sono sempre piaciute ».