lavatrice curry

MACCHIA E SMACCHIA! ARRIVA IN INDIA LA LAVATRICE PER TOGLIERE LE IMMANCABILI MACCHIE DI CURRY - L'IDEA SI PUÒ ADATTARE AL MERCATO CINESE CON UN PULSANTE PER LE SALSE DI SOYA E A QUELLO ITALIANO DA SEMPRE ALLE PRESE CON LE INDELEBILI PATACCHE DA RAGÙ

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Raimondo Bultrini per la Repubblica

 

CURRYCURRY

In India solo una famiglia su dieci possiede una lavatrice. Per questa fetta comunque consistente di 100 e passa milioni di benestanti in grado di sborsare una media di 20mila rupie (300 dollari) per comprarla, il più serio problema è rappresentato dalla sfida tecnologica contro le macchie provocate da una delle componenti essenziali dell' alimentazione nazionale: la salsa al curry.

 

A vincerla è stata la giapponese Panasonic, convinta dalle lamentele dei clienti a dotare l' elettrodomestico venduto in India di uno specifico pulsante contro questa quotidiana minaccia al candore di kurta, saree e salwar kameez. Ci sono voluti anni di ricerche sulle caratteristiche chimiche degli oli e delle principali spezie che compongono - secondo le varie tradizioni - gran parte delle polveri di curry come coriandolo, cumino e curcuma.

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Ma adesso basta spingere il magico bottone di fianco a quello dei tessuti delicati per portare l' acqua ad alta temperatura con velocità sei volte superiore alla media. Visto che c' erano, i pragmatici nipponici hanno creato in esclusiva per il grande Continente anche uno speciale programma per smacchiare il popolare olio usato sui capelli.

 

Appena uscito, lo speciale modello chiamato "Master-Stain", maestro delle macchie, ha già venduto 5mila esemplari che saliranno entro un anno a 30mila. Ma la concorrenza non resterà a guardare. L' idea si può adattare al mercato cinese con un pulsante per le salse di soya e, perché no, a quello italiano da sempre alle prese con le indelebili macchie di ragù.

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