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LA MADRE E LA FIGLIA MORTE A CAMPOBASSO PER INTOSSICAZIONE ALIMENTARE POTEVANO ESSERE SALVATE: SI SONO PRESENTATE DUE VOLTE AL PRONTO SOCCORSO, E IN ENTRAMBI I CASI SONO STATE RIMANDATE A CASA CON LA DIAGNOSI DI UNA SEMPLICE GASTROENTERITE. SONO TORNATE UNA TERZA VOLTA CON DOLORI LANCINANTI, MA ERA TROPPO TARDI – LA MORTE DI SARA DI VITA, 15 ANNI, E DELLA MADRE ANTONELLA DI IELSI, 50, È STATA CAUSATA DA UNA “INSUFFICIENZA MULTIORGANO” – LA CENA “SOSPETTA” È QUELLA DEL 23 DICEMBRE: NEGLI SCARTI ALIMENTARI RECUPERATI DALL’IMMONDIZIA C’ERANO...
Estratto dell'articolo di Luca Pernice per il “Corriere della Sera”
Per due volte sono andate al pronto soccorso e per due volte sono state mandate a casa con la diagnosi di una semplice gastroenterite. Sono tornate una terza volta per i continui dolori lancinanti, ma ormai era troppo tardi: Sara Di Vita, studentessa liceale di 15 anni e la madre Antonella Di Ielsi, 50, sono decedute a poche ore di distanza l’una dall’altra all’ospedale Cardarelli di Campobasso.
La morte, secondi i medici, è stata causata da una «insufficienza multiorgano» provocata da un’intossicazione alimentare. Una tragedia che ha distrutto una famiglia di Pietracatella, un piccolo comune molisano di poco meno di 1.200 abitanti.
Anche il padre e marito delle vittime, Gianni Di Vita, 55 anni, commercialista ed ex sindaco del paese, è stato ricoverato nel reparto di Medicina d’Urgenza dell’ospedale di Campobasso. Ieri sera l’uomo, che non è mai stato in pericolo di vita, è stato trasferito all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma dove sarà sottoposto ad esami, anche tossicologici, necessari per individuare la sostanza o l’agente che possa aver causato la grave intossicazione alimentare. [...]
[...] Sulla vicenda la Procura di Campobasso ha aperto un’indagine contro ignoti e ha disposto l’autopsia sui corpi di mamma e figlia che dovrebbe essere eseguita domani. Sequestrate anche le cartelle cliniche delle vittime. Intanto anche l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise ha avviato un’indagine interna.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Campobasso, coordinati da Marco Graziano, la sera di Natale le due donne e l’uomo si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale molisano perché accusavano dolori di stomaco e vomito. Intorno all’una di notte sono stati dimessi per una semplice intossicazione alimentare e gastroenterite. Pare che i medici avessero escluso il botulino.
antonella di ielsi con il marito gianni di vita e le figlie
La mattina successiva il nucleo familiare è tornato nuovamente al pronto soccorso per gli stessi sintomi del giorno precedente: nel pomeriggio tutti e tre, però, sono stati nuovamente mandati a casa.
[...] Le condizioni della quindicenne sono precipitate il 27 quando, accompagnata in ospedale da un parente, è stata immediatamente ricoverata in Rianimazione, dove è deceduta intorno alle 23. In serata nello stesso reparto è stata ricoverata anche la madre, dove ha scoperto che la figlia Sara non ce l’aveva fatta: la donna è morta ieri mattina
[...] Stando alla prima ricostruzione degli investigatori la famiglia, la sera della vigilia di Natale, aveva cenato a casa con altri amici e parenti: una quindicina di persone in tutto. Una cena a base anche di pesce e funghi. Ma, esclusi i tre familiari che poi hanno accusato i sintomi, nessuno degli invitati ha avuto malori.
Ecco perché all’attenzione di chi indaga c’è anche la sera del 23, quando a cenare — sempre nell’abitazione di famiglia — c’erano solo la madre, la figlia minorenne e il padre. La figlia più grande, infatti, aveva cenato fuori.
Gli agenti di polizia per tutta la giornata di ieri hanno sequestrato nell’abitazione del commercialista barattoli alimentari, conserve e altri prodotti commestibili che saranno analizzati per capire cosa abbia potuto causare l’intossicazione mortale. Sequestrati anche alcuni scarti di alimenti recuperati dall’immondizia, tra cui gusci di mitili e altro pesce.
Al momento gli inquirenti tendono a non escludere alcuna ipotesi: un avvelenamento da botulino o da listeria sono solo alcune delle piste su cui si sta indagando.
All’attenzione di Procura e squadra mobile non c’è solo la causa dell’avvelenamento mortale ma anche la gestione dei tre familiari al pronto soccorso e le decisioni cliniche prese nei due giorni antecedenti al ricovero della ragazza e della madre.
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