RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
1. 007 IN FRANCIA CHIEDONO PRUDENZA PER POSSIBILI DISORDINI AL VOTO. IN CASO DI VITTORIA DI LE PEN, BANLIEUE A RISCHIO
MILITANTI DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL
(ANSA) - Dopo aver messo in guardia contro possibili violenze urbane nelle giornate elettorali del 30 giugno e 7 luglio - come riportato ieri dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin - i servizi di informazione francesi continuano ad osservare da vicino i movimenti delle frange più pericolose degli schieramenti di estrema destra ed estrema sinistra. Secondo fonti della sicurezza citate da Le Parisien, al momento "non ci sono segnali espliciti di un aumento" di tensione, né di azioni violente, "ma tutto questo può evolvere in modo estremamente rapido".
I servizi hanno notato, peraltro, appelli alla prudenza e alla calma da parte sia dell'ultradestra, sia dell'ultrasinistra. Si tratterebbe di appelli che hanno l'obiettivo di non dare motivi che favoriscano il campo avverso. Azioni coordinate dell'ultrasinistra con possibili disordini nelle banlieue fanno invece chiaramente parte delle previsioni dei servizi nel caso di vittoria del Rassemblement National il 7 luglio.
2. FRANCIA, APPELLO DI 2.500 PROF E RICERCATORI CONTRO RN
(ANSA) - In Francia 2500 ricercatori e scienziati chiedono "una mobilitazione contro l'estrema destra", a pochi giorni del primo turno delle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio che secondo tutti i sondaggi pubblicati finora vedrebbero una schiacciante vittoria del Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen e Jordan Bardella. "Siamo ricercatori, insegnanti, di tutta la Francia e di tutte le discipline scientifiche": questo l'incipit dell'appello pubblicato dal collettivo 'Scientifiques en rébellion' e firmato da 2.500 studiosi in discipline diverse, dalla climatologia fino alla matematica e alla chimica, preoccupati per il possibile arrivo al potere del partito nazionalista francese.
I firmatari denunciano, in particolare, l'opposizione del ventottenne candidato premier del Rn, Jordan Bardella, alle energie rinnovabili. A loro avviso, "puntare tutto sul nucleare non consentirebbe di rispettare l'accordo di Parigi (sul clima, ndr) al livello francese". Pubblicato sul sito del giornale Nouvel Obs, il testo denuncia più in generale l'atteggiamento di "post-verità" dei partiti di ultradestra, evocando, tra l'altro, gli esempi di Brasile, Stato Uniti o Ungheria
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