DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Cristiana Lauro per Dagospia
Il conservatorismo non è di destra, né di sinistra: è un modo di pensare e Milano è esattamente l’opposto del conservatorismo. Ha l'incedere disinvolto di chi investe nel futuro e questo c'entra poco con Albertini, Moratti, Pisapia, Sala o chi per loro. Oggi più che mai ci sono famiglie che investono e rischiano, altrove succede un po' meno. A Milano, che accoglie talenti del saper fare e del rischio, tira ovunque un'aria di frizzante ottimismo che attrae investimenti esteri. Ecco perché il glamour sta lì, piaccia o meno.
Come mai le nuove aperture di lusso negli ultimi anni sono state a Milano e non a Roma?
Per quale ragione le più importanti catene di lusso alberghiero come Park Hyatt, Four Season e Mandarin Oriental si tengono alla larga dalla capitale? Evidentemente perché da qualche tempo la fiducia punta tutta su Milano che picchia come un fabbro su più fronti di crescita e il trend è in estensione.
Buona parte della ristorazione di lusso parte dall’albergo benché non sia accessibile a tutti e, come dice Marco Civitelli - che con la sua giovane squadra ha creato Ceresio 7 uno dei locali di successo più belli di Milano - è un bene accessorio che ha cambiato la ristorazione e il rilancio degli alberghi a Milano parla di questo, come a Londra.
carlo tinelli, trussardi alla scala
Ecco una lista di ristoranti di alto livello che ho provato di recente a Milano. Sono posti abbastanza costosi eppure trovare un tavolo richiede spesso qualche giorno di pazienza.
Trussardi alla Scala, piazza della Scala 5
Lusso e stile. Il ristorante, con vista su Piazza della Scala, sotto la guida di Roberto Conti e la direzione di uno dei più grandi maestri di sala e manager della ristorazione, Luca Cinacchi, ha preso negli ultimi anni un indirizzo vincente che mi piace molto. La cucina si muove su un'ottima scelta di materie prime e propone piatti classici vivacizzati dalla mano creativa e tecnicamente inappuntabile di Conti.
carlo tinelli, trussardi alla scala
La sala e la carta dei vini si fregiano dell'esperienza internazionale di Carlo Tinelli, restaurant manager di indiscussa professionalità. Lusso reale anche nell'adiacente fumoir. Buona scelta di vini, sigari e distillati nonché ottimi drink a cura di Tommaso Cecca, fra i barman più apprezzati in circolazione. Dall'attuale menu suggerisco: gnocco arrosto, zuppa di pesce, seppia e cipollina, calamari ripieni e porcini, ma soprattutto un grande classico dell'alta cucina che pochi sono in grado di affrontare col dovuto rispetto: lepre à la royale.
Berton, via Mike Bongiorno 13
Bellissima location per il ristorante di Andrea Berton a Isola, in una delle zone più belle e nuove di Milano. Una comunità e un quartiere che fanno sentire la piacevolezza del passato e del futuro, proprio vicino al Bosco Verticale, capolavoro dello studio Boeri. Ambiente elegante e raffinato che propone una cucina tecnicamente perfetta - distinguibile nei sapori degli ingredienti selezionati con doveroso riguardo alla stagionalità - figlia di esperienza, creatività e profonda conoscenza delle materie prime.
Buona carta dei vini a cura di Luca Berté. Non perdete il migliore soufflé del mondo, dopo un anguilla con cavolo rosso marinato, yogurt salato e alloro e le lasagne di piccione. Oppure l'originale menù tutto brodo, di grandissima personalità. Se volete buttare un occhio più da vicino alle attività volte al vostro benessere, prenotate la nicchia per due, una sorta di chef's table con vista sulla cucina. Adatto anche per pranzi di lavoro o situazioni di necessaria privacy. Vale le conquistate Due Stelle Michelin.
Terrazza dell'Hotel Excelsior Gallia, P.zza Duca D'Aosta 9
Ottima collaborazione dei fratelli Cerea del Tre Stelle Michelin Da Vittorio a Brusaporto (Bg). I giovani Antonio e Vincenzo Lebano in cucina hanno tecnica e talento. Valentina Bertini, simpaticissima esperta di vini e di servizio in sala propone, nell'agio più assoluto, grandi bottiglie anche by the glass. Terrazza Gallia è tutto quello che potete desiderare per trascorrere una serata speciale a Milano nella riqualificata area della stazione centrale.
Ottimi i cappellacci con ripieno di trippa alla romana, pecorino e fagioli cannellini. Ancora, le capesante scottate, mousse alle castagne e ketchup di barbabietola e la battuta di manzo con friarielli, provola di bufala affumicata e cremoso di pan bruschetta. Il cocktail bar sullo stesso piano, elegante e suggestivo, non ha mantenuto le promesse iniziali. Da rivedere la proposta di vini al calice, ad esempio.
Essenza, via Marghera 34
Essenza è piccolo, accogliente e piacevolissimo. Gli arredi semplici, sono di raffinata delicatezza. E' il luogo perfetto per un pranzo di relax che può essere anche un riservato incontro di lavoro in situazione di privacy. Ambiente misuratamente più sofisticato la sera. I piatti raccontano tutta la genialità creativa di Eugenio Boer, giovane maestro in cucina che vi stupirà per talento tecnico, cultura e alta capacità di concepire il piatto secondo l'idea irrinunciabile di armonia e buon gusto. Garbatissimi accoglienza e servizio. Carta dei vini tutt'altro che banale - curata del raffinato palato di Damian Piotr Janczara - e colonna sonora jazz e blues ricercata completano i dettagli di uno dei locali più interessanti di Milano.
Dal nuovo menù suggerisco diverse squisitezze: Carpa in carpione, Zuppa di piselli secchi, Autunno (che scoprirete solo vivendo, ovvero provatelo) e poi Lepre à la royale in una versione arricchita dall'indiscusso talento tecnico e creativo di Boer. Grande, straordinaria versione di Filetto alla Wellington. Potete provare più piatti affidandovi ai vari menù degustazione.
VUN Andrea Aprea, Park Hyatt, via Silvio Pellico 3
All'insegna della contemporaneità, in cucina da Andrea Aprea (stella Michelin) tradizione e innovazione una volta tanto non fanno a cazzotti. Setting e location di grande classe, secondo lo stile della nota catena internazionale di alberghi di lusso. Gestione esperta della sala a cura di Nicola Ultimo, buona scelta di vini in carta. Disponibile anche un privée per 8 coperti, ideale per cene riservate. Non perdete: caprese dolce e salato, intensità di limone e baccalà, pizzaiola disidratata. La scelta della materia prima è sempre al centro della scena.
LUME, via Giacomo Watt 37
La cucina di Luigi Taglienti convince comunque si esprima, dalla tradizione all'innovazione.
Tecnico e creativo, istintivo e razionale, come ama definirsi, Taglienti merita i numerosi riconoscimenti conseguiti in questi anni di brillante carriera. Nella bellissima sala, con cucina a vista, Federico Recrosio crea agio con classe e professionalità allineate allo stile della casa: sobrio, elegante, tutt'altro che algido.
Konstantinos Stavroulakis segue carta e servizio dei vini con grazia, talento e senza sbavature. Disponibili due menù degustazione di cui uno tradizionale (ma pur sempre reinterpretato dal bravo Taglienti) oltre a un menù di caccia, in stagione, con ampia scelta di selvaggina. Suggerisco il musetto di vitello, la lasagna al sugo di lepre, il raviolo di magro con ragù all'italiana, il cappuccino di funghi con budino di fegatini chiari (da sballo) e una lepre reale da champions league.
Enrico Bartolini, Mudec, via Tortona 56
Situato al terzo piano del museo Mudec è un locale sofisticato, essenziale negli arredi eleganti con illuminazione garbata e ottimo servizio di sala. Enrico Bartolini è fra i grandi chef riconosciuti a livello internazionale e pluristellato Michelin. Segnalo: Gamberi mezzi fritti, ovvero crudo e fritto croccante, insieme: il tatto è un senso importante a tavola e sulla lingua è più sensibile che altrove, non servo io a spiegarlo. Bottoni cacciucco e lime per non dimenticare i sapori tradizionali attraverso il guizzo dell'artista e poi pollo, cavolfiore e fegatini: questi fra i miei piatti suggeriti, ma potete divertirvi su tutta la proposta in carta. Meritatissime due Stelle Michelin.
Contraste, via Meda 2
Bellissimo locale con pochi coperti, arredi moderni eleganti, adeguata illuminazione e servizio di alto livello per cura e attenzione al cliente. Dal menù volutamente semplificato dall'attitudine creativa, misurata e attenta di Matias Perdomo, dovete provare, fra gli altri, le cozze cacio e pepe l'animella con lenticchie fritta e Pulp Fiction, appagante, divertente e buono.
Chiudete con un assaggio di pasta al posto del dessert, se volete giocare, ma sia chiaro che la pasticceria è validissima. Carta dei vini a cura del giovane "signor palato" Thomas Piras, socio di Matias e ottimo padrone di casa. Nessuna dispersione, si tratta di una carta dei vini ricca di proposte soddisfacenti che ho trovato intelligente per mille ragioni, compreso il fatto che accontenti i gusti di tutte le tasche. Nulla è scontato da Contraste, il pensiero, la riflessione e l'apertura mentale accompagnano la filosofia di questa bella squadra di lavoro. Il successo quasi mai avviene per caso
Felix Lo Basso, Piazza Duomo 21, Townhouse
Location di grande charme con vista spettacolare sul Duomo dal quinto piano. Decisamente indicato per serate di coppia e non solo. Menu creativo con necessario rispetto per la riconoscibilità delle ottime materie prime utilizzate. Richiamo tradizionale alla cucina pugliese, trattata con gentilezza e proposta su varie portate in un menu ricco di pesce dove suggerisco la ventresca di tonno con melanzane e maionese di acciughe, ma fate attenzione anche ai risotti. Ottima la pasticceria.
.
Seta. Hotel Mandarin Oriental, via Andegari 9
Da non perdere per trascorrere l'intera serata. Molto bene il bar, sia per l'aperitivo (buoni i classici con qualche tocco orientale) che per l'after dinner. Affidabile e coerente la proposta del menù al bistrot - con spazio all'aperto durante la bella stagione - diretta da Simone Dimitri, grande maestro di sala e di accoglienza. Il ristorante Seta ha due Stelle Michelin e la cucina di Antonio Guida è fra le migliori in Italia. Ottima carta dei vini a cura di Ilario Perrot.
Wicky's Wicuisine Seafood, Corso Italia 6
Moderno, elegante e comodo: uno dei migliori indirizzi etnici di Milano. Potete mangiare anche al banco le preparazioni di Wicky, maestro a dir poco geniale e grande utilizzatore di ingredienti italiani. La cucina è a vista, come usa ovunque nelle più moderne metropoli internazionali. Sushi, sashimi e cucina giapponese dalle forti contaminazioni mediterranee come l'utilizzo di capperi, pomodori, olio extravergine di oliva proveniente da varie zone di produzione e selezionato dallo chef per abbinamenti dalla precisione quasi chirurgica Provate anche le carni. Tutto caratterizzato da grande digeribilità e sapori autentici
Sadler, via Ascanio Sforza 77
Niente di nuovo, Sadler è storia a Milano e ha da tempo Due Stelle Michelin. Un classico dell'alta ristorazione, frequentatissimo da sempre, con un servizio di sala indiscutibile e la gradevole cordialità di Claudio Sadler ad accogliervi. Cucina creativa su solide basi tradizionali. Disponibili anche i piatti storici intramontabili come la lombata di vitello in crosta di pane dorato alla milanese.
Langosteria cafè, Galleria del Corso 4
Langosteria, via Savona 10
Uno dei posti più affidabili e divertenti di Milano. Spazi ampi e comodi, amichevoli banconi confidenziali in un ambiente elegante e moderno. La cucina è aperta dalle 12 alle 24 e propone crudi formidabili, il migliore King Crab su piazza e poi ostriche gamberi, aragoste e varie proposte del giorno fuori carta.
Fra le 18 e le 20 aperitivo al banco bar con ricca scelta di drink.
In via Savona invece la sede ufficiale, più piccola e ristorante a tutti gli effetti, con un menu più ampio e una carta dei vini e dei distillati da alta ristorazione. Cool e abbastanza sofisticato.
Piccolo Peck, via Spadari 9
Il piccolo bistrot all'interno della più nota e prestigiosa gastronomia italiana, è sempre pieno. Trionfo di caviale, salmoni, e ogni bendidio di materie prime di altissima qualità a prezzi, ovviamente, faraonici. Grandi champagne dalla storica collezione Peck. Cantina formidabile, locale informale, cibo di lusso. Aperto tutto il giorno fino alle ore 20 è indicato per il pranzo ma soprattutto per fare una spesa di lusso per casa vostra.
E con qualche giorno di ritardo sta per aprire il suo nuovo ristorante gourmet Carlo Cracco, in Galleria, a proposito di lusso vero. A Milano la ristorazione di lusso sta picchiando come un fabbro.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…